Vera Slepoj: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Quel che non ho fatto io, l'ha fatto lei|[[Nicola Bartolini Carrassi]] su Vera Slepoj}}
{{Cit2|La mia psicologa preferita|[[MOIGE]] su Vera Slepoj}}
{{Cit2|La colpa se la terapia non ha funzionato e` sua e soltanto sua|[[Vera Slepoj]] ad un paziente in terapia da lei da dieci anni}}
 
 
'''Vera Slepoj''', o semplicemente zia Vera come viene affettuosamente chiamata dagli [[otaku]], è una famosa autrice di shojo [[manga]], nota per essere la creatrice del personaggio di [[Sailor Moon]] assieme ad [[Alessandra Valeri Manera]].
Vaga anche in giro per l` Italia a leggere la mano di persone con problemi di stitichezza o cattivo alito, facendoli parlare della loro vita, morte e miracoli. Particolarmente gettonate sono le analisi delle urine e quelle dei complessi di Edipo, Elettra e dei Take That con cui la Zia Vera ciuccia il proprio stipendio dai pazienti per anni e anni.
 
== Prima degli esordi ==
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[[File:Maga_Pancrea.gif|left|thumb|100px|Antico ritratto di zia Vera.]]
Un giorno o una notte, Vera Slepoj viene raggiunta da [[Alessandra Valeri Manera]] che passava di lì per caso durante una sciata. Condividendo le idee di Vera, Alessandra la convince a tornare a contatto con la civiltà per diffonderle al resto del mondo. La porta quindi con sé a Mil[[ano]] e le fa pubblicare un [[libro]] in cui la Slepoj esprime le sue sudette teorie, con tanto di braccialetto e figurine dei [[Looney Tunes]] in regalo con l'acquisto di una copia del libro.<br>
Notando la sua abilità nella scrittura, Alessandra Valeri Manera propone a Vera di scrivere un manga insieme, e Vera accetta a patti che si tratti di uno shojo manga. Il loro primo manga si intitola "Piccoli problemi del cristallo del cuore per lo stesso segreto", in cui narrano di {{S|<del>un ragazzo effeminato}}</del> una ragazza che si innamora di un {{S|<del>vecchio}}</del> giovane cavaliere, il quale però {{S|<del>è in realtà un prete}}</del> ha un fratello gemello prete, ed è quindi devoto {{S|<del>a [[Dio]]}}</del> al Signore Supremo.<br>
Il successo tuttavia arriverà con la creazione del manga di "[[Sailor Moon]]", a seguito della cui pubblicazione raggiungono la fama internazionale e vengono commercializzate riproduzioni tarocche delle armi utilizzate dalla protagonista, riproduzioni che attualmente sono state riciclate e spacciate per armi delle [[Winx]].
 
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[[File:Glass_Dildo.jpg|left|thumb|180px|Le spade incriminate.]]
Per porre rimedio alle voci secondo le quali Vera Slepoj non fosse una vera mangaka, Alessandra Valeri Manera la invita a scrivere un manga shōnen'ai intitolato "Una fava magica ai confini del sole dischiusa tra i petali di stelle del tempo", il quale parlerà di tre [[Strega|streghe]] pasticcione mandate in un altra dimensione per [[ManualiNonbooks:Salvare una principessa|salvare dal suicidio una principessa]] caduta in [[depressione]] per essere rimasta zittella a causa delle [[Gay|tendenze]] di tutti i maschi (ah, erano maschi?) del suo regno. La storia non raggiunge un successo paragonabile a quello di Sailor Moon, ma abbastanza da portare Mediaset Italianimation a fare una versione animata anche di questo manga.<br>
Anche in questo caso però la Slepoj non manca di rosicare: se la prende in particolare con la forma fallica delle spade usate dalle protagoniste e l'apparizione di mezza [[tetta]] scoperta di una di queste, accusando tali elementi di istigare alla prostituzione. Le critiche trovano ancora accoglimento da parte del MOIGE, che trasforma le spade in fiori, ma poco convincono Alessandra Valeri Manera, che non riesce a spiegarsi perché quelle armi dovrebbero ricordare dei falli (che in questo caso non c'entrano nulla con il calcio) quando hanno la stessa forma di qualsiasi altra spada.