Utente:Zurpone/Sandbox: differenze tra le versioni

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== Tra il dire e lo scrivere... 说和写之间... {{Dimensione|80%|(Shuō he xiě zhī jiān...)}} ==
 
Con questo sistema comunicativo, continuamente variabile e modificabile a discrezione di chiunque, è ugualmente complicato trasporre in scrittura ciò che viene espresso verbalmente. Gli ideogrammi cinesi, nel corso del tempo, hanno subìto e subiscono tuttora modifiche di vario tipo: abbreviazioni, abbellimenti, cancellazioni, [[vandalismi]] e così via. Ogni ideogramma può anche essere interpretato a seconda della convenienza e dello stato d'animo non solo di chi lo ha scritto, ma anche di chi lo legge. A testimonianza di tale affermazione si riporta il seguente aneddoto: quando Mao Tse-tung, dopo la ''lunga marcia'', conquistò il potere assoluto, decise di porre mano alle abitudini culinarie dei suoi compatrioti. Fin da bambino aveva sempre schifato il cibo cinese, mentre apprezzava tantissimo la cucina italiana. Nel [[1949]], sconfitto Chang Kai-shek, si chiuse nella sua cameretta e cominciò a tradurre in cinese quello che considerava il capolavoro assoluto della letteratura culinaria: '''[[La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene]]''' di '''[[Pellegrino Artusi]]'''. Ci lavorò notte e giorno e finalmente potè presentarlo, rilegato in una bella copertina rossa, al grande pubblico, cui impose di impararlo a memoria e di applicarne scrupolosamente i dettami per tutta la vita. Il popolo cinese eseguì, ma a causa delle molteplici interpretazioni, continuò a nutrirsi nella maniera tradizionale, e si autoimpose quella forma di [[comunismo]] per la quale la [[Cina]] è giustamente nota nel mondo: era nato il [[Libretto rosso di Mao]]. Centinaia di ricette italiane vennero reinterpretate come comandamenti, direttive, [[legge|leggi]], [[linee guida|linee-guida]], senza che Mao se ne rendesse conto. Quando lo fece era ormai troppo tardi, comunque prese la cosa con [[filosofia]].
A riguardo, [[Antonio Gramsci]] la sapeva lunga: {{Quote|Se si domanda a Tizio, che non ha mai studiato il cinese e conosce bene solo il dialetto della sua provincia, di tradurre un brano di cinese, egli molto ragionevolmente si meraviglierà, prenderà la domanda in ischerzo e, se si insiste, crederà di essere canzonato, si offenderà e farà ai pugni. Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano<ref>'''Quaderni del carcere''', ''Passato e presente'', quaderno 15, § 21.</ref>.}}
 
== Fonologia 音韵学 {{Dimensione|80%|(Yīnyùn xué)}} ==
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