Utente:Zurpone/Sandbox2: differenze tra le versioni

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Come ogni ''civis romanus'' che si rispetti, anche Tacito fece il suo bravo ''cursus honorum''. Cominciò dalla gavetta, come bigliettaio della '''trambiga''' di linea, quindi fu avviato alla gestione di una cooperativa di servizi, che forniva personale paramedico sottopagato all'azienda sanitaria locale di [[Roma]]. Fu arrestato per bancarotta fraudolenta ed [[alitosi|alito cattivo in luogo pubblico]], e trascorse due anni a spaccare granito nelle cave di [[Carrara]]. Dopo questo incidente di percorso, con tre vertebre incrinate, un alluce schiacciato e il metacarpo della mano sinistra fratturato, riprese la sua scalata al potere. Nel frattempo gli imperatori della dinastia Flavia avevano fatto posto a [[Marco Cocceio Nerva|Nerva]], che prese in simpatia quel giovanotto un po' sfigato, e gli affidò i primi incarichi importanti. Fu console in breve tempo, e scoprì la sana arte dell' [[fancazzismo|''otium'']], che è propria delle classi politiche di un certo livello. Scoprì di avere un sacco di tempo libero, che impiegò nelle sue attività preferite: la [[caccia]], l'[[orazione|oratoria]], le belle lettere. Sono di questi anni le sue prime opere: l'''Agricola'' e la ''Germania''. A causa del suo alto tasso di vanità, egli reputava le sue opere come la migliore cosa che si potesse leggere in quel periodo, perciò costrinse tutti quelli che gli stavano vicino a sorbirsi ore ed ore di letture commentate, di orazioni, di declamazioni. In questo periodo Tacito inizia a farsi i primi nemici.
 
Dopo qualche anno trascorso in disparte, proprio perché tutti lo fuggivano a causa della sua [[logorrea]], Tacito ricoprì la carica di proconsole, che gli consentiva di avere ancora più [[noia|tempo libero]]: compose in quegli anni le ''Historiæ'' e gli ''Annales'', e si ostinò a leggerli a tutte le persone che incontrava. La pazienza di tutti i cittadini di Roma venne messa a dura prova, tanto che si era formato un comitato spontaneo dal nome: '''Tacita Tacito'''<ref>Il cui motto era: ''TacitusO tacitandusTacite, esttace!''.</ref>, che si proponeva di strappargli la lingua e [[fallo|qualcosa d'altro]]. L'imperatore [[Traiano]] trovò la soluzione e così sentenziò: {{quote|Promoveatur ut amoveatur.<ref>Anche in [[lingua italiana|italiano]] suona bene: ''"Sia promosso affinché sia rimosso".</ref>''}} Tacito fu promosso alla massima carica ottenibile da un cittadino romano, a parte il titolo di imperatore, ossia [[Presidente del Consiglio dei Ministri|governatore]] di una provincia romana. Fu spedito nell'antica provincia romana chiamata [[Asia]], corrispondente all'Anatolia Occidentale, nell'odierna [[Turchia]], così lontano che a Roma furono organizzati festeggiamenti che si protrassero per quattro settimane. Non è dato sapere come si sia comportato colà, ma è un dato di fatto che le popolazioni turche, da sempre miti e pacifiche, siano diventate rissose e litigiose senza motivazioni plausibili proprio a partire dal suo [[Dittatura|governatorato]]. Da qui in poi non si hanno più notizie sicure, e di Tacito si perde ogni traccia. L'unica certezza è che una tribù [[Vegetariano|vegetariana]] di [[Istanbul]], sua dirimpettaia, praticò il [[cannibalismo]] proprio in quel periodo.
 
== Le opere ==
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