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*''La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene''
 
Se le prime due, visti gli argomenti trattati, hanno conosciuto l'[[ban|oblio definitivo]] il giorno dopo la loro prima ed ultima pubblicazione, la terza è senza dubbio un'opera che vale la pena leggere, almeno per stupirsi delle capacità gastriche di questo personaggio: basti pensare alle numerose portate ed alle generose porzioni che caratterizzano un normale pranzo di Casa Artusi. Con questo libro, che viene tuttora stampato e tradotto in tante lingue<ref>Sono previste prossime uscite in [[Spagnogallo|spagnogallese]] e in [[dialetto]] [[Inuit]].</ref>, Artusi raggiungerà fama e notorietà durature. Con buona pace di tutti gli estimatori della ''nouvelle cuisine''.
 
== La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene ==
{{Cit2|(...)Mettete al fuoco i cervelli col suddetto burro, salateli e, rimovendoli spesso perché s'attaccano, cuoceteli; ma avvertite di non rosolarli, indi passateli dallo staccio. Aggiungete dopo il parmigiano, la noce moscata, le uova frullate, la panna e, mescolato bene ogni cosa, versate il composto in uno stampo liscio, che avrete unto con burro diaccio e mettetelo al fuoco per restringerlo a bagno-maria.(...)|Dalla ricetta n. 348: budino di cervelli di maiale.}}
 
'''La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene''' è un [[Manuali: Organizzare una grigliata|manuale]] di cucina scritto nel [[1891]] dallo [[scrittore]] e [[gastronomo]] [[Pellegrino Artusi]]. È considerato il ''non plus ultra'' dalle folte schiere di ghiottoni e buongustai, che in ogni tempo non sono mai mancati. Inizialmente l'Artusi incontrò non poche difficoltà, poiché nessun editore voleva pubblicare il suo scritto, visto l'[[discarica|esito nefando]] delle precedenti due pubblicazioni. Per di più, si diffuse la voce secondo cui l'Artusi portava [[sfortuna]], e tutti gli editori facevano scongiuri più o meno osceni al suo passaggio. La prima edizione uscì completamente a carico dell'autore, stampata in un'anonima tipografia, e l'Artusi stesso dovette curarne la distribuzione, dal momento che nessuna libreria era disposta ad accoglierla nei propri scaffali. Tentò anche di rifilarla in qualche trattoria, invece di pagare il conto, senza successo.
 
La svolta avvenne allorquando gli amici gaudenti, che avevano formato un circolo denominato ''Compagni di merende'', tra una gozzoviglia e l'altra fecero conoscere il manuale ad altri pappatori, costoro lo fecero conoscere ad altri pappatori ed in pochi anni la diffusione varcò i confini nazionali. Adesso l'Artusi non portava più sfortuna, e tutti gli editori, da tutti i continenti, facevano a gara per pubblicare il suo manuale.
 
== Epigoni dell'Artusi ==
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