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== Storia del macchinismo ==
Il primo treno fu inventato, [[Non ci resta che piangere|come tutti ben sappiamo]], dal solito [[Leonardo Da Vinci]], quindi è logico pensare che all'illustre scienziato possano essere attribuite le prime serie riflessioni che sarebbero poi sfociate nel macchinismo. Forse perché troppo in anticipo sui tempi, forse a causa della diffusa diffidenza di quei tempi, forse per colpa di qualche beffardo scherzo del destino, i concetti fondamentali del macchinismo restarono misconosciuti per tre secoli buoni, fino ai primi anni del [[1800]], quando un gruppo di perdigiorno riprese in mano alcuni bizzarri progetti leonardeschi. Tra essi c'era gente del calibro di {{Citnec|Richard Trevithick|e=uèèèèèèèèèèè!!!}}, {{Citnec|John Blenkinsop|e=ooooohhhhh!!!}}, e soprattutto {{Citnec|[[George Stephenson]]|e=seeeeeeeeeeeee!!!}}, che progettarono e costruirono le prime locomotive a vapore utilizzate in [[miniera]]. In questo modo i minatori
=== L'eccezione della [[Sardegna]] ===
Il macchinismo raccolse ampi consensi praticamente dovunque, tranne che in Sardegna, a causa di un disguido linguistico. Nella [[lingua]] dei conterranei di [[Marco Carta]] il sostantivo '''macchìne'''<ref>Che gli [[Bimbominkia|adolescenti isolani]] scrivono '''makkìne'''</ref> designa la [[Pazzia|follia]], e per questo motivo tutti i Sardi, notoriamente diffidenti, si chiusero ancora più a riccio di fronte alle novità tecnologiche provenienti dal [[continente]], ritenendo che coloro che parlavano di ''macchinismu'' cercassero di diffondere la pazzia per tutta l'isola. I trasporti ferroviari in Sardegna saranno pertanto caratterizzati da una profonda arretratezza che, lungi dall'appianarsi, si è semmai acuita ulteriormente negli ultimi anni, come dimostra l'immagine a lato.
=== È nato prima il treno o il macchinista? ===
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