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== Negozio di abbigliamento ==
[[File:Commessa negozio abbigliamento.jpg|thumb|right|300px]]
{{cit2|Ho proprio bisogno di un nuovo paio di jeans. Questi sono tutti rotti...|Ignara preda poco prima di recarsi in un negozio di abbigliamento.}}
{{cit2|E di una canottiera, una maglietta, una felpa, due paia di scarpe, tre giacche, sedici occhiali, quattro orologi, nove paia di mutande...|La preda è stata colpita.}}
Il '''negozio di abbigliamento''' è quell'antro diabolico dall'aspetto barocco e nauseabondo di profumazioni in cui l'[[uomo]] moderno viene attirato all'interno da subdoli messaggi subliminali con l'intento di acquistare un nuovo capo di vestiario e rimpiazzare il vecchio, mentre alla modica cifra di "tutto quello che hai nel portafogli, carte di credito comprese" e alcuni chili di vestiti subisce invece una lobotomia che lo convince di possedere un fisico molto ben diverso da quello ritratto nello specchio. Per questi motivi è uno dei luoghi preferiti dalla [[donna]], sia per sentirsi come [[Shakira]] pur rimanendo [[Rosy Bindi]], sia per i costi galantemente sponsorizzati dall'accompagnatore, partner o parente che sia. Pur violando ogni convenzione contro la tortura psicologica, tali templi del male sono tutt'ora sparsi legalmente su tutto il territorio planetario; si possono trovare singoli o ammassati uno sopra l'altro in giganteschi centri commerciali, sempre più vicini alle zone residenziali dalle quali traggono linfa vitale, sangue e guadagni.
 
=== Cenni storici ===
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=== Tecniche di raggiro ===
Le tecniche [[jedi]] utilizzate dai maligni servi delle marche e delle case di moda, chiamati ''commessi'', variano molto a seconda dello stile di vestiario che si prodigano a spacciare, della persona che si trovano davanti, del tempo che fa fuori dal negozio, dal periodo dell'anno, della colazione che hanno fatto, del sesso che {{u|non}} hanno fatto, dello stipendio che ricevono, eccetera. Per quanto esse spazino per tutta la vastità dell'umano orgoglio sul quale fanno presa, possono essere tuttavia generalizzate in grandi gruppi che andiamo ad analizzare:
*'''Tecnica dell'apparenza che inganna sempre''': ogni diabolico dipendente del negozio si presenta sempre in maniera impeccabile, con alito alla menta a capello ordinato in modo da imbarazzare il cliente immediatamente dopo essere entrato nel negozio, facendolo sentire un disadattato. Anche se i commessi possono assumere qualsiasi forma e dimensione, fisicamente attraente o meno, essi osservano accuratamente l'occhio del cliente in modo da indirizzarlo verso outfit degni di un [[Dio]] e distoglierlo dal notare qualsiasi difetto all'interno del negozio, come i soliti dieci centimetri di polvere sui ripiani o le macchie di caffè e sangue sul pavimento. In questo modo la sensazione di torpore data dall'inarrivabile perfezione che emana il luogo stregato induce il cliente a rimanere all'interno dello stabile e perdere la cognizione del tempo.
*'''Tecnica della manipolazione della materia''': i cattivissimi manipolatori di menti hanno la capacità di illudere la vittima facendole credere di poter modificare la forma del suo corpo, permettendole tanto di infilarsi con l'imbuto in pantaloni di tre taglie più piccoli, quanto di vestire abiti che si trascinano al suolo. Questa illusione deriva dalle parole che il commesso usa: esse infatti non sono utilizzate a caso, ma sono versi tradotti e parafrasati dell'antico [[canto delle Sirene]] che già fecero danni nell'[[Antica Grecia]]. Al suono di parole come "Prova questo che so che ti piacerà" o "Stai veramente bene con quel <''inserire capo d'abbigliamento''>" il cliente subisce un'alterazione mentale in seguito alla quale le sue percezioni vengono distorte e non riesce più a distinguere allo specchio sé stesso dal manichino. A questo stadio l'orgoglio del cliente viene pompato a livelli talmente alti da stampargli in faccia un sorriso perenne, mentre la sua autocoscienza viene strappata dal corpo e con lei i risparmi dal portafoglio.
*'''Tecnica della conoscenza illimitata''': se la tecnica precedente non portasse agli effetti desiderati, i diabolici impiegati stupiscono le povere prede con ore ininterrotte di monologhi spiegando le particolarità del prodotto. Senza nemmeno accorgersi che nella maggior parte dei casi il commesso sta ripetendo a memoria il cartellino posto all'interno del vestito in tutte e [[ventordici]] le lingue diverse<ref>Comprese le istruzioni per il lavaggio</ref>, il cliente viene ammaliato da cotanta mole di espressioni e consapevolezza delle fibre che china inconsciamente il capo al suo nuovo padrone, perdendo ogni capacità decisionale ma convinto di stare comprando il capo che gli serviva fino all'uscita del negozio, dove il peso delle buste di carta lo riporta alla realtà.
*'''Tecnica del falso risparmio''': a cavallo di equinozi e solstizi, quando insomma finiscono le stagioni, o in occasioni particolari come l'apertura di un nuovo centro commerciale o una sagra paesana, i maligni adduttori decorano le vetrine e gli interni dei propri centri per lobotomie con enormi graffiti satanici generalmente rossi realizzati col sangue delle vittime; tali scritte come "''Sconti''" o "''Saldi''" vengono abitualmente seguiti da un numero in percentuale che indica il tasso di difficoltà a trovare un abito della propria misura. Ciò porta le deboli menti della clientela a riversarsi in massa dentro i negozi, rendendo l'opera di asservimento ancora più rapida e semplice per i commessi che con la scusa del risparmio intasano gli armadi delle vittime di tessuti inutili.
*'''Tecnica dell'idolo''': in occasioni eccezionali come Eclissi di Luna o pecunia della clientela causa crisi finanziaria, i dannati impiegati del [[Il diavolo veste Prada|Diavolo]] rilanciano invitando nelle loro idrovore di banconote personaggi famosi del calibro di un concorrente del Grande Fratello di due edizioni fa, un calciatore di Serie C2, uno scrittore di [[Harmony]], un atleta di corsa campestre o una comparsa di una pubblicità dell'[[Amaro Montenegro]]. L'evento viene pubblicizzato con largo anticipo in modo da dare tempo al sesso femminile di consultare internet; il solo fatto che la donna media riesca a trovare il nome e cognome dell'ospite su [[Google]] infatti la porta a credere di avere la possibilità di conoscere un VIP che, [[pompino|idolatrato]] a sufficienza, le permetterà di sbarazzarsi finalmente del suo partner attuale per darsi ad una vita di lusso. Ovviamente anche in questo caso si tratta di classico trappolone demoniaco per invogliare coppie intere a buttarsi a capofitto all'interno del negozio convinti di poter strappare un autografo e tre selfie con la star presente, ma venendo irrimediabilmente alleggeriti nel portafoglio ed appesantiti nelle sporte senza nemmeno accorgersene.
 
=== Tipologie di clienti ===
Dopo essere entrato in un negozio di abbigliamento l'assoggettamento è già iniziato, ma il suo influsso non è costante nel tempo. Infatti si possono distinguere varie gradazioni di perdita di coscienza nelle persone {{citnec|in mezzo a noi}} dovute al tempo perso a farsi ammaliare dai commessi.
*'''Il Browser''': questa tipologia di cliente, prevalentemente sorda, è quella meno incline a subire passivamente l'influsso delle parole dei dipendenti del negozio, rispondendo con un'unica unica frase di senso compiuto a qualsiasi domanda il commesso possa rivolgergli, anche se questi gli chiede se piove: "Sto solo dando un'occhiata". Visita un negozio dopo l'altro guardando a casaccio i manichini e provando ciò che gli piace, poi paga un articolo solo e se ne torna a casa. Questo cliente rappresenta l'85% della popolazione maschile italiana, alla quale non interessa che sia "trendy" o "cool" ma che sia comodo e duri nel tempo.
*'''L'annoiato''': questo cliente allo stadio successivo si spinge nel negozio attirato da una promozione o dalla necessità di comprare un nuovo qualcosa che non sa bene cosa. Egli si presenta alla soglia della bottega con stile casual e viene subito aggredito malamente dai commessi che lo vestono a strati di [[diciassei]] stili diversi, confondendolo a più non posso. Se in casi normali la vittima viene asservita piuttosto facilmente, cambiando totalmente look nell'armadio e dovendo rimpiazzare almeno tre stagioni di vestiti, è stato osservato che in alcuni casi il cliente viene talmente confuso su cosa scegliere che dimentica il proprio nome, data di nascita, dove ha parcheggiato la macchina e PIN del Bancomat. In tali circostanze si possono osservare clienti annoiati appollaiati davanti alle vetrine degli stessi negozi fissare il vuoto per ore.
*'''Il trascinato dalla donna''': il povero disgraziato che possiede una partner a tempo pieno sa che prima o poi durante il corso dell'anno verrà rimorchiato contro voglia all'interno di uno di questi malefici luoghi per prestarsi ad un'umiliante prova di più abiti di quelli che può contare. In queste situazioni il trascinato funge allo stesso tempo da manichino e da bancomat per la donna che diventa la mente decisionale della coppia. Mentre lei assorbe tutti gli inganni che possono propinarle e, assieme al commesso, decide due o tre outfit interi per l'uomo completi di accessori, il povero ominide sprofonda nella vergogna di apparire totalmente privo di palle e di assomigliare sempre più ad un manichino. Un manichino che può dire solo "Meh", "Mi piace" o "Possiamo andarcene?". Al termine di un calvario piuttosto lungo, la coppia esce finalmente dal negozio portando a casa di tutto tranne le calze nuove che si erano recati a comprare inizialmente.
*'''La donna convinta''': in questo stadio avanzato il deficit di intelligenza della vittima ha già precedentemente giocato a suo sfavore rendendola affamata di falsi commenti ed inattendibili complimenti sulla sua linea da [[orca assassina]] smagliata allo sfinimento. Ella si presenta nel negozio suggerendo immediatamente ai malefici dipendenti due o tre capi che le interesserebbe comprare, ma poi passa almeno tre quarti d'ora buoni dentro il metro quadrato del camerino fissando perennemente lo specchio e lasciandosi cullare dalle lusinghe del commesso di turno che frattanto le appioppa addosso qualsiasi cosa gli capiti a tiro, seducendola con frasi da amatore e sussurri da brividi sul collo. Dopo aver provato l'intera gamma del negozio (anche quella maschile se necessario) la falsa convinta si risveglia gradualmente dal suo torpore e si reca alla cassa con un sorriso post[[orgasmo]], compra tutto quello che le sue braccia riescano a portare fino al banco e poi twitta le news alle amiche.
*'''L'appassionato''': in questo stadio avanzato di controllo mentale la vittima è convinta di vivere in un mondo parallelo al nostro dove mettere ben in vista i marchi delle aziende che lo vestono è uno modo per affermare il suo altissimo sex appeal nonostante le ridotte dimensioni del [[pene]]. Egli non ha più le capacità mentali per comprendere in che situazione è finito e veste qualsiasi cosa trovi della propria misura di un singolo brand, senza pensare ad inezie come la comodità o il fatto di sembrare un [[coglione]], ma convinto invece di essere un esperto di alta moda<ref>O almeno così risponde agli amici</ref>. Quando porta i cinque sei stracci da tre zeri l'uno alla cassa [[erezione|gli si rizza]] al suono di parole come "VIP List" o "garanzia del prodotto" e versa tanta saliva in terra quante banconote sul banco. Purtroppo l'esposizione in questo caso è totalmente irreversibile, non può più essere salvato!
 
=== Curiosità ===
 
== Note ==