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=Marina Abramovic=
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'''Marina
Iniziò la sua carriera tra la fine degli [[anni '60]] e gli [[anni '70]], e si autodefinisce "grandmother of performance art", definizione veritiera, perlomeno per quanto riguarda la prima parola. Il suo lavoro vuole esplorare i limiti del corpo e le possibilità della mente, cosa che milioni di persone fanno ogni sabato sera in birreria, ma senza vantarsi tanto.
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== Vita ==
[[File:Marina Abramovic in cucina.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic nel posto in cui avrebbe fatto meglio a rimanere.]]
Marina Abramovic nasce a [[Belgrado]] nel [[1946]], da una famiglia molto influente: suo nonno era un patriarca della chiesa serbo-[[ortodossa]], dopo la morte proclamato santo. Entrambi i genitori erano stati [[
== Opere, se così si possono definire ==
[[File:Marina Abramovic e tizio che le punta una freccia addosso.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic e un tizio con un autocontrollo invidiabile.]]
===''Rhythm 10'', 1973===
Nella sua prima esecuzione la Abramovic esplora elementi di ritualità gestuale. Usando venti coltelli, l'artista esegue il famoso gioco russo nel quale si tiene la mano aperta con le dita separate e si tirano coltellate cercando di non colpirsi, e l'operazione viene registrata. Ogni volta che si taglia prende un nuovo coltello. Dopo essersi tagliata venti volte, Marina
Il significato di questa performance è che tagliarsi con un coltello fa male.
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