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== Storia ==
Il caratterista nasce a [[Grenoble]] nel [[1308]], quando [[Enrico Montesano|Henry du Montesain]], noto attore alla corte di [[Filippo IV di Francia|Filippo il bello]], pestando il piede in un chiodo sporgente esordì in un prorompente ed involontario "''Li mortacci!''", espressione tipica della [[Lingua d'oil]]. Il pubblico applaudì fragorosamente questa performance e l'eclettico attore roman{{Censura|ac}}cio capì che avrebbe tratto un grande successo a ripetere quella battuta in tutti i suoi spettacoli. Gli stessi critici teatrali dell'epoca (già allora prezzolati servi del potere, sostenitori del [[governo Renzi]]) non definirono questo fenomeno come povertà creativa da parte dell'artista, ma unacome grande capacità di esserereinventarsi sempre seallo stesso modo, senza cadere nell'ovvia originalità. Ottenne così un enorme successo ed è tutt'ora annoverato tra i padri della letteratura e del teatro francese. Ciò dimostra l'enorme povertà letteraria e teatrale di quest'orrida e bellissima nazione.<br />
Il ruolo del caratterista si evolvette nel corso dei secoli, e numerosi sono gli esempi di grandi caratteristi che costellano il teatro, dalla [[Shakespeare|drammaturgia shakespeariana]] alla [[Carlo Goldoni|commedia dell'arte]]; tra questi possiamo ricordare: Mangaldio Pernacchione, specializzato nel ruolo dello scugnizzo presso la corte [[Borboni|borbonica]], Juan Joaquim Flatulentes, scomodo commentatore dell'imperialismo di [[Carlo V]] a suon di [[peti]], fino a Sam Zemeny, diventato famoso in epoca vittoriana con lo pseudonimo di ''[[Jack lo Squartatore]]''.<br />
Con l'invenzione del cinema il caratterista ha iniziato a penetrare nelle case e nei cuori delle genti. Gli [[anni '70]] sono il periodo di maggior prolificità di questa specie nel loro habitat naturale: la [[commedia all'italiana]]. Tra tette, culi, riflessioni sociali e lotte di classe costoro si collocano alla perfezione, mostrando ciò di cui nessuno aveva il coraggio di parlare, ovvero una spietata critica alla società attraverso ceffoni, scurregge, bestemmie e un vasto campionario di santi, espressioni emblematiche come "'''[[Enzo Salvi|amma mia gomme sdo!]]''" feroce satira sull'oppressione delle classi sociali più basse dalla [[DC]].<br />
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