→L'amicizia con Castro
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== L'amicizia con Castro ==
[[File:leila.png|left|thumb|290px| La principessa Leida, capo della ribellione cubana]]
Il girone cubano si rileva più impegnativo del previsto. Nel primo incontro a Niquero la squadra di casa coglie a sorpresa i “revoluzionarios” segnando una prima formidabile rete, uccidendone la metà e [[tortura|torturando]] i restanti. La partita viene però sospesa per [[Pioggia|cattivo tempo]]. Nella ripresa la squadra del Che riprende terreno, e vince l’incontro. Non mancano simpatici e [[Goliardia|goliardici momenti]] per festeggiare la [[vittoria]], quali l’incendio metodico delle caserme o la fucilazione degli allenatori avversari.
La finale viene giocata a Santa Clara, e diviene simbolo della genialità di Guevara, dove riesce ad applicare il temutissimo schema 37 [[Attentato a Napoli|“deragliamento del treno”]] portando subito in vantaggio i “revolucionarios”. La squadra avversaria viene battuta e fucilata, l’allenatore [[Fulgencio Batista|Batista]] la prende con sportività e si trasferisce in [[Italia]] dove tuttora allena la [[Digos]].
In accordo al [[libro nero del comunismo]], Guevara in questo periodo fucila un [[fottilione]] di persone, tanto che, finiti i cubani, è costretto ad importare cittadini di altri [[stato|stati]].
Sbaragliate le squadre avversarie,
L'esperienza cubana per Guevara non è solo professionale: lontano di casa e dalla moglie marxista si innamora del capo dei ribelli [[Leila Skywalker|Leida]], una ragazza che viene da una galassia lontana lontana [[Star Wars|ma questa è un'altra storia]]. Sfruttando la pozione di potere che ricopre si firma le carte
== Il Che non c'è! Dov'é? ==
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