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[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]
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|testo={{Carattere|Franklin Gothic Medium|14pt|'''FILM DI CUL...TO
[[Qualcuno]] ha definito questa pellicola "capolavoro inarrivabile".<br />
[[Qualcun altro]] ha pensato che fosse "spazzatura intollerabile".<br />
È il momento di agire! Rendi il Cinema migliore: accoppa un [[critico]]!'''}}
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}}
 
{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
{{Film
|titolo=La ricotta (3° episodio di Ro.Go.Pa.G.)
|immagine=[[File:film RoGoPaG locandina.jpg|220px]]
|didascalia=Quattro registi per quattro storie.<br />(Sponsor: [[Quattro salti in padella Findus]])
|paese=[[Italia]]
|regista=[[Pier Paolo Pasolini|Pier Pablo Pisolini]]
|casaproduttrice=Centocelle Production™
|sceneggiatura=[[Pier Paolo Pasolini|Pier Paolo Facciotuttoio]]
|anno=[[1963]]
|genere=Perculata religiosa
|colore=In qualche scena
|suono=Se te stai zitto
|attori=[[Orson Welles]] (il regista), Mario Cipriani (Giovanni Stracci), altri (comparse)
}}
{{cit2|Quando sarai nel regno dei cieli, ricordami al padre tuo.|Unica battuta di Mario Cipriani, che interpreta l'attore Giovanni Stracci, che interpreta il ladro crocifisso a sinistra di Cristo.}}
{{cit2|Sì, nun te preoccupà, se me slegano me lo segno!|Battuta eliminata da Pasolini a seguito dell'incomprensibile condanna (a 4 mesi) per [[Vilipendio alla religione]].}}
 
'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
'''La ricotta''' è l'episodio girato da Pasolini contenuto in '''Ro.Go.Pa.G.''', un film del 1963 il cui titolo è una sigla che identifica i registi dei quattro segmenti: Rossellini, Godard, Pasolini e il [[pupazzo Gnappo]].<br /> È un film che parla di un film che parla della ''Passione''.<br /> Ossia è un film che descrive la lavorazione di un film che descrive come i romani si siano lavorati Gesù Cristo.<br /> In altre parole, Pasolini dirige un finto regista che dirige il cast che lavora al film della ''Passione''.<br /> In effetti è il regista che sta girando un film sulla ''Passione'', però a girarlo è un altro regista effettivamente.<br /> {{Citnec|Chiarito questo punto}} (e aspettato che vada via il mal di testa) cerchiamo di capire il perché si debba parlare di questa opera.<br /> In primo luogo per la presenza di Orson Welles nella parte del regista, un attore di caratura internazionale che restò molto sorpreso di dover lavorare con Pier Paolo Pasolini, la firma sull'assegno era illeggibile e credeva che si chiamasse Pier Poldo Pistolini. Tramite la figura del regista, Pasolini sfrutta un passaggio del film per esprimere la sua opinione su alcuni argomenti. Durante la scena un giornalista intervista dunque il regista, cioè il finto regista Orson Welles, non Pasolini, ma è come se fosse il vero regista a rispondere e non il personaggio del regista.<ref>Mentre leggete l'intervista, l'[[autore di questo articolo]] si prende un attimo di pausa per riconsiderare l'idea di andare avanti.</ref>
{{Dialogo2|Giornalista|Cosa vuole esprimere con questa sua nuova opera?|Il regista|Il mio intimo profondo arcaico cattolicesimo.}}
{{Dialogo2|Giornalista|E che cosa ne pensa della società italiana?|Il regista|Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa.}}
{{Dialogo2|Giornalista|E che ne pensa della morte?|Il regista|Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione.}}
{{Dialogo2|Giornalista|Qual è la sua opinione sul nostro grande regista [[Federico Fellini]]?|Il regista|Egli danza.}}
{{Dialogo2|Giornalista|Esiste una possibilità che lei risponda in modo comprensibile?|Il regista|Fuck you!}}
È anche la storia di Giuseppe Stracci, detto "[[Verme solitario|er Tenia]]", un poveraccio assunto per interpretare la parte del ladrone buono che verrà crocifisso a fianco di Cristo. Il tizio è affetto da una fame insaziabile e passa ogni istante a cercare di mangiare qualcosa, puntualmente interrotto dalle riprese. Alla fine si rimpinza comunque, talmente tanto che muore di indigestione sulla croce.
 
Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Trama illustrata ==
<gallery widths="420px" heights="280px" perrow="2">
File:film la ricotta scena 1.jpg|Prima di iniziare le riprese Pasolini parla con Orson Welles, i dettagli sono importanti. Fortunatamente la nonna dell'attore statunitense era originaria di Tor Pagnotta, quindi l'uso del [[dialetto romanesco]] eviterà fraintendimenti e l'ulteriore spesa per un interprete. Welles è comunque un vero professionista, considera Pasolini meno di una [[caccola]] ma gli assicura comunque il massimo impegno: ''"M'hai pagato 'na fracca<ref>davvero molto</ref>, a parte er culo chiedeme quello che te pare!"''
File:film la ricotta scena 2.jpg|L'americano è comunque un gran [[paraculo]]: finge di acculturarsi sui lavori precedenti di Pasolini, a suo dire ''"per meglio comprendere i desideri del regista"'', in realtà ha piazzato fogli di Domopak in mezzo al libro e ne approfitta per abbronzarsi. A tradirlo è il titolo del libro, ''Mamma Rom'' è la storia di una [[Rom|zingara che manda a rubare le figlie]], non ha nulla a che vedere con la ''[[Mamma Roma]]'' di Pasolini.
File:film la ricotta scena 3.jpg|Purtroppo il resto del cast non è alla sua altezza, per arrivarci dovrebbero sommare i loro stipendi e moltiplicare per [[ventordici]]. Uno di loro, che si è evidentemente montato la testa e pensa di essere [[Gesù Cristo]], vorrebbe addirittura cambiare la crocefissione con gli arresti domiciliari. Si scopre che è uno [[studente fuori sede]] di [[Giurisprudenza]], che si mantiene facendo l'attore. Viene cacciato a pedate, con indubbi benefici per entrambe le professioni.
File:film la ricotta scena 4.jpg|La scelta del sostituto si palesa da subito ardua. Siamo nell'età dell'oro di [[Cinecittà]] e del [[boom economico]], la maggior parte degli attori lavora già a qualche film serio, ne restano disponibili solo quattro di quelli part time: Gualtiero Scolari (bidello), Ciro Biancosarti (barman), Amedeo Prosperi (pompiere) e Bartolomeo Santopadre ([[borseggiatore]] al [[Vaticano]]).
File:film la ricotta scena 5.jpg|Alla fine viene scelto Santopadre, per due motivi: ha avuto a che fare con gli ambienti religiosi; all'occorrenza potrebbe anche recitare la parte del ladro, che gli viene naturale. Il cast resta comunque una triste accozzaglia di cialtroni, gente che sta alla recitazione quanto [[Pupo]] alla [[Basket|pallacanestro]]. Per fortuna Orson Welles non sembra molto contrariato dalla situazione, il film procede spedito verso l'epilogo.
File:film la ricotta scena 6.jpg|Giuseppe Stracci nel frattempo ha trovato un attimo di tranquillità e si concede una merendina. Iniziava a non vederci più dalla fame e allora, non disponendo di una [[Fiesta]], si strafoga: mezza [[quintalata]] di [[pane]] ripieno di ricotta; un trancio di [[pizza]] con strutto, salsiccia e [[cicoria]]; nove fegatini lardellati; sei [[Pajata|mazzi sfumati]]; un [[casatiello]] con quattro uova; un [[cocomero]].
File:film la ricotta scena 7.jpg|L'incauto individuo, per favorire la digestione, avrebbe fatto bene a concludere la manducata con un bicchierino di [[Unicum]], unica sostanza conosciuta dall'uomo in grado di sciogliere perfino i vincoli molecolari del [[diamante]], e senza penarci più di tanto. Quando manca appena l'ultima scena da girare, arriva la cuoca del catering strillando: ''"A morti de fame, daje che se fredda 'a [[Coda alla vaccinara|vaccinara]]!"'' Una pausa ci voleva proprio.
File:film la ricotta scena 8.jpg|Ancora con lo stuzzicadenti in bocca si riprende a girare. Stracci mostra immediatamente un'insospettabile padronanza del [[metodo Stanislavskij]], tanto che Pasolini dice all'altro ladrone: ''"Franco prendi esempio da Giuseppe, pare morto davvero. C'ha pure un rigagnolo de bavetta a un lato della bocca. Bravo Stracci, ti aumento la paga!"'' Il mancato "grazie" svela la tragedia, ma come si dice in questi casi: "[[Queen|The show must go on]]".
</gallery>
 
== Biografia ==
{{cit2|Padre, perché m'hai accannato?|Bartolomeo Santopadre alla battuta conclusiva.}}
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
{{cit2|STOOOPP!! Che Dio te furmini! Questa 'a rifamo!|Pasolini leggermente alterato.}}
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
 
Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
== La condanna per vilipendio ==
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
[[File:quadro vivente a tema religioso.jpg|right|thumb|380px|La scena a colori del film.]]
Pasolini subì una condanna a 4 mesi di carcere per [[Vilipendio alla religione]]. La scena incriminata era anche l'unica a colori del film. Il regista realizza due quadri viventi con gli attori, partendo dalla ''Deposizione'' di [[Jacopo da Pontormo]] (1525) e da quella di [[Rosso Fiorentino]] (1521), che fissano il tragico momento in cui Gesù viene tirato giù dalla croce (senza l'utilizzo di bestemmie).<br /> Durante la lavorazione, mentre sono intenti ad assumere le corrette posizioni per "ricreare" i dipinti, gli attori si abbandonano a scurrilità e battutacce, da cui emerge la loro assoluta estraneità rispetto a quanto rappresentato, sottolineata dai commenti del regista all'altoparlante, fuori campo.
{{cit2|Statte zitto, che te scomunico!|L'attore che interpreta San Giovanni rivolto ad un altro che faceva casino.}}
{{cit2|Sonia, ricordati che sei ai piedi di Cristo! Non pensare al cagnolino!|Il regista alla tizia che guarda dov'è finito il suo [[cane]].}}
{{cit2|Amorosi, la smetta di [[scaccolarsi]]!|Il regista all'attore impegnato in un [[Manuali:Traslocare|trasloco]] nasale.}}
{{cit2|Ahò, senti che tanfo! O questo è morto davvero, o qualcuno l'ha mollata!|La goccia che fa traboccare il vaso della [[censura]].}}
Anche il sonoro è poco in linea con la drammaticità della scena. Prima di azzeccare una solenne composizione vengono riprodotti: ''St.Tropez twist'' di [[Peppino di Capri]], ''Mille orsacchiotti'' dello [[Zecchino d'Oro]] e ''24.000 baci'' di [[Celentano]]; accompagnati ogni volta dai commenti sdegnati del regista.
{{cit2|A Repubblicani! ... Blasfemi! ... Mica stamo a [[Festival di Sanremo|Sanremo]], il disco nun è questo. Trovateme Scarlatti!|Il regista in preda allo scoramento.}}
 
All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
*Tra gli interpreti figura anche [[Tomás Milián]], il futuro [[Er Monnezza]]. In tutta la durata del film è l'unico che non dice una parolaccia.
*[[Maurizio Gasparri]] prima che si sforzasse di capire il film non era così.
*[[Flavia Vento]] ha chiesto inutilmente a Gasparri una spiegazione del film.
*[[Sara Tommasi]] ha capito il film. A [[Cazzo di cane|modo suo]].
 
Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.
== Note ==
{{Legginote}}
{{Note|2}}
 
Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.
== Voci correlate ==
 
*[[Regista]]
Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.
*[[Manuali:1001 modi per morire con fantasia]]
 
== Carriera politica ==
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.
 
La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.
 
Cronologia incarichi:
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.
 
Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].
 
A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.
 
Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.
 
== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].
 
Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.
 
Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.
 
Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.
 
== Note ==
<references/>
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