Giovarky93

Iscritto il 16 nov 2018
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{{Cit|Questo utente ènon ricchionefa ridere. Prendetelo.|[[Ricercatori Oral-SmitB|Il dentifrociodentifricio di una marca al suo esercito di smazzolinispazzolini con spodolesetole micropulsanti]]}}
{{Cit|[[non fa ridere|[[N.f.r.]]|Rosikone]] Un arguto roditore vandalo}}
{{Cit|Ma che smittobello, questo articolo!|[[qualcunoNessuno]]}}
{{Cit|Questo utente è ricchione. Prendetelo.|[[Ricercatori Oral-Smit|Il dentifrocio di una marca al suo esercito di smazzolini con spodole micropulsanti]]}}
{{Cit|Ma che smitto, questo articolo!|[[qualcuno]]}}
 
Arkyos93 nasce 93 anni dopo la venuta sulla terra del [[Chuck_Norris|Sommo]], all'epoca di [[Domiziano]]. Nello stesso anno lo vediamo fuggire, ancora in fasce, quindi rotolando su se stesso, durante la guerra tra [[Ricercatori Oral-B|alcuni ricercatori]] per l'attribuzione della paternità dell'invenzione dell'''unguentum antigurgulium'', in seguito evolutosi come shampoo antiforfora. Segue quindi un lungo periodo di viaggio che lo porterà alla scoperta del grande Nord. Il giovane Arkyos, dopo essersi stabilito in un fiordo dell'attuale Norvegia, assiste alla nascita di uno stato che segnerà il destino dell'umanità: la [[Svervegia]], di cui diventerà, in seguito ad una diatriba con il suo compagno di viaggio pluricentenario Amilcare Bompati, il ricercato numero due, dopo il [[Delfino Curioso]] accusato del furto di caramelle all'ortica. Il giovane Arkyos, a dire la verità non molto giovane a causa dei suoi 837 anni, dovuti all'assunzione prolungata di ''una certa bibita'', oggi scomparsa, è costretto così a subire gli effetti collaterali di una fuga effettuata con Drakar con i suoi amici Vichinghi per sfuggire alla polizia di [[Svervegia]], attrezzata, per l'occasione, con potenti propulsori appartenenti, probabilmente, ai progenitori di [[Lucy]]. Il povero Arkyos, [[Nessuno|secondo fonti attendibili]], sarebbe stato visto da [[Qualcuno|qualcuno]] spezzare, a causa della ovvia foga da olimpionico, un remo e perdere l'equilibrio e farsi male. La polizia di [[Svervegia]], sempre [[Nessuno|secondo fonti attendibili]], lo avrebbe catturato e sbattuto, a suon di calci rotanti, in un drakar corazzato che lo avrebbe condotto in Groenlandia e in America. Grazie quindi ad [[Erik il Rosso]] lo vediamo ritornare in [[Europa]] e, precisamente, a [[Firenze]], in [[Italia]]. Siamo nel tredicesimo secolo ed infuriano battaglie di qualsivoglia genere. E' costretto quindi ancora a fuggire, stavolta a causa di una guerra per l'attribuzione della paternità dello [[spazzolino a pedali]] tra Ghibellini e Guelfi. Qui fa la conoscenza di [[Giovanni Boccaccio]], che gli dedicherà una parte in [[Decameron|una opera letteraria sconosciuta ai più]], cambiandogli il nome in 'Panfilo'. Segue quindi un grande periodo di attività letteraria, che lo porta nel 1353 a scrivere "Sono io e voi non siete me" (titolo adattato all'Italiano moderno, tanto per non spaventarvi), in collaborazione con lo stesso Boccaccio, opera che, purtroppo, sarebbe stata inghiottita dal [[Delfino Curioso]] per ripicca (lo stesso Arkyos confesserà a [[Nessuno|fonti attendibili]] di aver definito l'animale ''zannuto'').
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