Utente:Executive2/Sandbox3: differenze tra le versioni

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La [[vita]] di Tolstoj fu come uno dei suoi tanti romanzi: lunga, tragica e senza indice.<ref>Pare infatti avesse perso l'uso dell'indice...</ref> Tolstoj lottò con se stesso e con il [[mondo]] per via di questa sua anima tormentata e, per dei brutti crampi al pirolo. Come scrisse un certo Igor Sibaldi, la biografia tolstoiana necessita impegno e fatica, perché un po' è stata una vita di merda, un altro poco perché soleva scrivere mentre sbronzo. Forse la ragione di questa difficoltà sta nel fatto che abbiamo un'infinità di appunti tutti sparpagliati, infatti lo scrittore era solito scrivere nei posti più impensabili, la prima versione di Guerra e pace fu redatta cerchiettando [[parole]] a caso da un'intera collezione enciclopedica. Notare come questa sezione sia la parte biografica, ma non v'è ancora scritto da quale rapporto incestuoso sia nato, tuttavia sarà Leone stesso a darci una definizione della sua vita attraverso queste sue parole, lasciate scolpite su di una [[patata]]:
 
{{quote|[...]<ref>Ladra maiala, dov'è la penna?!</ref> quel primo tempo poetico, meraviglioso, innocente, radioso dell'infanzia fino ai quattordici anni. Poi quei venti anni orribili di grossolana depravazione al servizio dell'orgoglio, della vanità e soprattutto del vizio. Non dimentichiamoci ovviamente le puttane. Il terzo periodo, di diciotto anni, va dal matrimonio fino alla mia rinascita spirituale: il mondo potrebbe anche qualificarlo come morale, perché in quei diciotto anni ho condotto una vita familiare onesta e regolata, senza cedere a nessuno dei vizi che l'opinione pubblica condanna, concedendomi qualche libidinoso gioco di ruolo ogni tanto<ref>Sempre...</ref>. Tutti i miei interessi però erano limitati alle preoccupazioni egoistiche per la mia famiglia, il benessere, il successo letterario <ref>MUORI DOSTOEVSKIJ!!!<\ref>e tutte le soddisfazioni personali. Ancora giù di puttane. Infine il quarto periodo è quello che sto vivendo adesso, dopo la mia rigenerazione morale, vecchiume e il coso che non si rizza manco col servizietto, una moglie vecchia che mi odia per il mio successo e figli bastardi che aspettano di vedermi morto per l'eredità... senza contare la scomunica da parte di quei froci del Sinodo [...]<ref>Concludo per troppe ingiurie.</ref>
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