Utente:Cacciatorpediniere/Sandbox/4: differenze tra le versioni

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*'''Soggetto''': Cleope e Pitone
*'''Stile''': arcaissimo
*'''Collocazione''': mura di Nasso
*'''Materiale''': pelle umana calcificata
*'''Descrizione''': Cleope e Pitoe furono due famosissimi guardiani dell'isola di Nasso. Essi controllavano che nessuno si intrufolasse nel castello. Tennero lontani per ben 150 anni [[Atene|Ateniesi]], [[Persiani]], [[Creta|Cretesi]] e i neri che per strada tentano di venderti i fazzoletti. Questi semidei, figli di Zeus e della prostituta Radamona, iniziarono però a invecchiare. Il re di Nasso, Naso, dunque decise di avviare il processo di calcificazione assistita, affinchè questi (anche da morti) continuassero a sorvegliare il castello di Naso di Nasso. Questi sembrano essere i corpi originali dei due guardiani, che non sono riusciti a tenere lontani gli archeologi. Questo rende le sue statue assolutamente verosimili e ci da una chiara idea di come fossero gli abitanti dell'isola di Nasso:
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''': il re Naso riuscì a ottenere la protezione di Cleope e Pitone grazie alla risoluzione di un difficilissimo enigma: egli riuscì a indovinare chi fosse Cleope e chi fosse Pitone. Proprio per questo episodio la saggezza del re di Nasso è proverbiale (''"astuto come un Naso", "avere una furbizia Nasale"'', ecc.)
*'''Il mito''':
*'''Il dilemma''': Gli studiosi hanno accertato che sicuramente la statua alla sinistra sia Cleope e l'altra Pitone, o forse quella a sinistra sia Pitone e l'altra Cleope. Dopo anni di ricerche hanno escluso che Cleope e Pitone fossero la stessa statua.
|immagine10=Bronzo di riace A.gif
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*'''Soggetto''': Bronzo A'mmazza che frescone
*'''Stile''': severo
*'''Collocazione''': <s>Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria</s> [http://www.affaritaliani.it/politica/g8-berlusconi-bronzi-riace140209.html La Maddalena]
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''': bronzo (97%), argento (2%), sale (1%)
*'''Descrizione''': il bronzo A'mmazza che frescone, abbreviato spesso in Bronzo A, è uno dei massimi esempi della kalokagatìa. La kalokagatìa consiste nell'essere boni, e il Bronzo A era assieme col Bronzo B ciò che c'era di più bono nell'antichità. Il pene del bronzo A è andato perduto a causa di ninfomani insaziabili e scolarette arrapate che, nell'antichità, recisero per puro egoismo il fallo bronzeo. I denti d'argento del bronzo conferiscono al soggetto anche una certa rilevanza sociale. Infatti, nell'antichità, si era soliti farsi asportare i deti naturali per sostituirli con denti di un qualsivoglia metallo prezioso (usanza ancora in voga nelle famiglie mafiose dell'Est Europa). Essendo stata ritrovata la statua in acqua, è rimasto del sale nelle orecchie del bronzo A, che neanche i migliori restauratori potrebbero asportare. Ha dichiarato, nel 1972, il restauratore calabrese Franco Risi: ''"ringraziate il cielo che non sia zeppo di rifiuti tossici marittimi!"''. Il mese dopo si scoprì che il Bronzo A era ricoperto da una sostanza tossica.
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''': il bronzo A rappresenta Polinice, un guerriero tanto figaccione da permettersi di andare in guerra nudo. La leggenda narra che perse la vita inciampando durante una concitata battaglia sul suo (attualmente irreperibile) batacchio.
*'''Il mito''':
|immagine11=Bronzo di riace 2.jpg
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*'''Soggetto''': Bronzo 'Bbono
*'''Stile''': piucchesevero
*'''Collocazione''': <s>Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria</s> [http://www.affaritaliani.it/politica/g8-berlusconi-bronzi-riace140209.html La Maddalena]
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''': bronzo (67%), altro bronzo (33%)
*'''Descrizione''': il Bronzo B, diminutivo per bronzo 'Bbono, è rappresentante con il bronzo A della kalokagatìà, letteralmente ''"sono nudo e bello e voi no"''. Il Bronzo B è più vecchio del precedente e ha la tartaruga meno accentuata. Secondo i criteri della kalokagatìà era comunque un bel fusto.
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''': il bronzo B rappresenta Polinice, un altro guerriero tanto figaccione da permettersi di andare in guerra nudo. Perse la vita, secondo il mito, al ritorno della guerra, dopo che sua moglie Taralla Scrofola scoprì le libertà che si era preso con le Troje e lo accoppò con la mannaia.
*'''Il mito''':
|immagine12=Antinoo.jpg
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