Urbano Cairo: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
Urbano sin da piccolo ha dimostrato la sua dote nel sparare stronzate nonostante l'evidenza.
Dopo aver fatto la controfigura per le scene pericolose che coinvolgevano l'astro nascente del Lato Oscuro della Forza, [[Silvio Berlusconi]], Cairo decide di contribuire alla rovina del paese mettendosi in proprio e cominciando a pubblicare ciarpame che con discreto coraggio definisce "riviste".
Tuttavia la sua storia inizia nel 2005, quando non sapendo che cazzo fare compra il Toro e ne fa il suo giocattolo personale.
 
Per il resto è un personaggio abbastanza piatto che vive in un suo mondo di seghe (mentali e non).
Data l'effettiva noia di una vita passata tra il ridente comune alessandrino di [[Masio]] e corso Magenta a [[Milano]] - sede dell'orrida società cui ha dato il suo nome, in un delicato sfoggio di fantasia e understate che precederà le meravigliose campagne abbonamenti degli "Anni del Calcio" - e frequentazioni del calibro di [[Sandro Mayer]] e [[Silvana Giacobini]], Urbano decide di comprare una squadra di calcio in grado di rendere concrete le sue ambizioni:
Di lui si ricorderanno le generazioni future per aver comprato l'unico campione del Mondo 2006 non in grado di giocare a calcio (Simone Barone).
 
- diventare [[Berlusconi|Silvio Berlusconi]].
- farsi [[Ilaria D'Amico]]
- diventare una faccia (di [[cazzo]]) nota.
- sgravare i bilanci delle sue aziene con giochi contabili che nemmeno la [[Lehmann Brothers]] (da non confondersi con [[Jens Lehmann]], altra calamità naturale che per fortuna ha fatto danni solo ai tifosi dell'[[Arsenal]]).
 
L'unico problema è che una squadra di calcio tendenzialmente costa. E anche tanto. E Urbano Cairo, nel 2004, ha già vinto il premio "Braccino" per la ventesima volta. Pare sia sua abitudine chiedere al vecchio Bepin di offrirgli il caffè con la scusa geniale di: "Non poter cambiare le banconote da 500 che ho nella tasca interna del mio gessato su misura". Fortuna vuole - da quel momento in poi, la data segnerà l'inizio dell'"Era della (ennesima) sciagura a tinte granata" - che quell'estate la rubiconda squadra del [[Torino F.C.]] fosse fallito e disponibile a costo zero.
Accolto da una folla festante - che anno dopo anno passerà dalle trombette ai forconi - che vede in lui il nuovo [[Berlusconi]] non solo per la foggia dei suoi abiti (abbiamo già detto che ha un gessato fatto su misura?) ma anche perché: "oh, Silvio sarà 'nostronzo però ha vinto le Champions". E chi da dieci anni si fa più campionati di B che di A è talmente disperato da non vedere che mentre sta facendo benzina, qualcuno gli sta rubando la macchina.
 
==Gli Anni del Calcio==
 
{{Cit|«Champions League in tre anni!»|''Urbano Cairo, 1 aprile 2005''}}
 
==Curiosità==
Utente anonimo