Ultimo tango a Parigi: differenze tra le versioni

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Marlon passa le giornate passeggiando completamente nudo, coperto solo da un lunghissimo impermeabile color [[cammello]], ed adesca donne di ogni età con una sua personalissima variante della scena del bello e tenebroso: punta una vittima, si fa notare e si mostra piangente, malcelandosi volontariamente; le ragazze francesi, allora, [[stronze]] per natura e [[troie]] nell'anima, quasi sempre lo seguono a distanza, mute, finché lui non le attira nel suo antro, un decrepito appartamento sfitto nel bronx di Parigi.
Qui, per ogni ragazza il destino è il medesimo, quello di trovarsi le chiappe del culo spalmate di burro, e di venire sodomizzate dal vecchio Marlon coperto solo di un impermeabile chiaro.
Tecnicamente, tutto il film non è nient'altro che un ripetersi di questa scena fondamentale, per circa una cinquantina di volte, intervallate da brevi monologhi di Brando, scritti per lui dal regista stesso, Bernardo <s>Provenzano</s> Bertolucci, nei quali l'autore glorifica stesso, facendo dire al protagonista quanto egli sia bravo, profondo, colto ed incompreso.
 
Il film, incomprensibile per tutta la sua durata, termina con una scena esplicativa recitata dal regista stesso, nella quale <s>Provenzano</s> Bertolucci compare cosparso di burro assieme a Maurizio Costanzo, e da lui si fa sodomizzare di fronte a Nanni Moretti, che si masturba vigorosamente assistendo alla scena
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