Ultimatum alla terra: differenze tra le versioni

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Film d'una imbecillità inaudita, l'essenza della stupidità fatta pellicola, non c'è un attore che sia uno, protagonista o comparsa, che ispiri simpatia o un buon pensiero se si eccettuano i nano-scarafaggetti che dovevano disintegrare l'umanità. Non c'è un dialogo che sia uno oppure una battuta degni di questo nome anzi a ben pensarci non ci sono dialoghi, il massimo della costruzione delle frasi si limita a soggetto verbo e complemento oggetto ad esempio "io distrugge te". In mancanza di dialoghi, di attori decenti o di originalità io mi sarei aspettato perlomeno qualche bell'effetto speciale, almeno per giustificare parte dei 7.50 euro buttati per questa pellicola, invece una delusione anche qui: nessuna innovazione tecnologica o effettistica.
 
Lo sconforto comincia a serpeggiare nello spettatore fin dalle prime scene, crescendo in maniera esponenziale tanto da avermi portato ad un passo dall'abbandonare la sala prima della fine, cosa che personalmente mi è successa una sola volta nella vita, perché avevo la febbre e non per il film.
L'unico e dico unico motivo per cui non ho abbandonato la sala era l'aspettativa di sentire dalla bocca di Klaatu (Neo) la famosa frase del film originale del 1951: "Klaatu barada nikto", frase con cui Klaatu ferma in qualche modo la distruzione della specie umana.
Invece... Niente! Nemmeno questa piccola soddisfazione. Nulla.
Usciti dalla sala abbiamo comprato al volo due biglietti per Madagascar 2 e ci siamo risollevati la serata ed il morale, levandoci quell'amaro dalla bocca e dal cuore che ci aveva lasciato quella pellicola tra le più insulse degli ultimi anni di cinema, Ultimatum alla Terra.
Consiglio: andate a vederlo, mal comune mezzo gaudio... Perfavore andate e buttate nel cesso anche voi i 7.50 euro non mi fate sentire cosi solo...
 
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Utente anonimo