Tragedia di Superga: differenze tra le versioni

m
Rollback - Annullate le modifiche di 84.221.88.94 (discussione), riportata alla versione precedente di NoncioBot
m (Rollback - Annullate le modifiche di 84.221.88.94 (discussione), riportata alla versione precedente di NoncioBot)
Riga 4:
 
== Il Grande Torino ==
[[File:Valentino Mazzola con bambino e madre.jpg|150px|thumb|Mazzola ci prova con una [[ragazza madre]].]]
Il Torino di quei tempi era una squadra imbattibile: in cinque anni fu capace di vincere sette [[scudetto|scudetti]], tre [[Coppa Italia|Coppe Italia]] e una [[Coppa del Nonno]]. In campo internazionale restano memorabili le vittorie per 4-0 contro il [[Real Madrid]], 7-1 contro il [[Manchester United]] e 120-56 contro i [[Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]].<br />Nel [[1946]], pur non essendo una Nazionale, il Torino partecipò con successo ai [[Mondiali]] di scena in [[Polosvacchia]] e sconfisse il [[Brasile]] in un'infuocata battaglia di [[capoeira]].
 
La stella della squadra era [[Valentino Mazzola]], padre di [[Sandro Mazzola]], Ferruccio Mazzola e di tutti gli altri Mazzola presenti nell'elenco telefonico del [[Piemonte]]. Amatore insaziabile, collezionò cinque mogli e ventisette amanti: fu il primo [[calciatore]] a fidanzarsi con una [[velina]] e il primo a festeggiare un [[gol]] mostrando una maglietta con scritto ''Ilary ti amo!'', cosa che dovrebbe spingere [[Francesco Totti]] a farsi qualche domanda.<br />Anche il suo stipendio era un vero record per l'epoca: ottocentomila lire. Non ancora soddisfatto, Mazzola impugnò il contratto e ottenne dalla società che le [[lire]] fossero convertite in [[vergine|vergini]].
 
A guidare il gruppo, nel quadruplice ruolo di presidente-allenatore-dietologo-massaggiatore, c'era [[Urbano Cairo]], il magnate della carta stampata che aveva cominciato la sua attività durante la guerra, vendendo informazioni ai [[nazisti]].
== Il disastro ==
 
Il [[4 maggio]] 1949, mezz'ora prima dell'inizio della partita Torino - Rosticceria da Piero valevole per l'assegnazione del Trofeo ''Ti piace vincere facile'', i giocatori del Torino trovarono negli spogliatoi una cassa di legno con sopra un messaggio:
 
{{quote|Questa cassa contiene undici paia di scarpini [[Superga]]. Firmato, un tifoso granata|}}[[File:Superga.JPG|thumb|left|220px|La causa del disastro.]]
Il messaggio era in realtà superfluo perché, nonostante la cassa fosse chiusa, le Superga emettevano una luminescenza che le rendeva visibili dall'esterno. Urbano Cairo, da imprenditore attento ai costi, accettò di buon grado il regalo e ordinò ai giocatori di indossare gli scarpini.<br />Le squadre scesero in campo. Dopo cinque minuti il Torino conduceva già 2-0 grazie a due conclusioni dalla lunga distanza di Romeo Menti, che tirò da [[Novara]]. Al 12' il primo campanello d'allarme: la mezzala Ezio Loik cadde in area e iniziò a secernere da occhi e orecchie un liquido verdognolo e corrosivo. L'arbitro lo ammonì per [[simulazione]].<br />Al 23' la Rosticceria da Piero ottenne un [[rigore]]: l'attaccante tirò a destra, il [[portiere]] Bacigalupo si tuffò dalla parte sbagliata ma grazie al braccio extra che gli era spuntato sulla spalla sinistra riuscì comunque a bloccare il pallone. Il pubblico si alzò in piedi per rendere onore alla prodezza.
 
In chiusura di tempo Mazzola prese palla, scartò quindici giocatori tra cui otto suoi compagni di squadra, fece un sombrero al portiere e a porta completamente sguarnita calciò fuori. In compenso la sua gamba destra, tranciata all'altezza del ginocchio, si infilò in rete. L'arbitro, dopo aver consultato il regolamento, convalidò il gol. Urbano Cairo capì che la situazione era grave (non era normale che Mazzola sbagliasse a porta vuota) e chiamò il [[SUEM]], i [[vigili del fuoco]], la [[Protezione Civile]], i [[NAS]] e l'[[ONU]].
[[File:Cairo.jpg|thumb|240px|Urbano Cairo riportò tremende ustioni e rimase sfigurato, come testimonia questa foto recente. Subì tredici trapianti di [[cervello]] ma li rigettò tutti.]]
Nel secondo tempo le condizioni dei giocatori peggiorarono: Ossola perse denti e capelli, Gabetto prese [[autocombustione|fuoco spontaneamente]], a Rigamonti spuntarono scaglie da [[iguana]] su tutto il corpo. Arrivarono sul posto i tecnici nucleari, i quali appurarono, grazie alle loro sofisticate strumentazioni e al fatto che sulla cassa fosse scritto a lettere cubitali ''MADE IN CHERNOBYL'', che gli scarpini venivano da [[Chernobyl]]. Per scongiurare il pericolo di fissione nucleare fu deciso di rinchiudere i giocatori nello spogliatoio e di sigillarli sotto una gettata di ventitremila tonnellate di [[cemento]].<br />In quel momento Valentino Mazzola, che era rimasto in campo perché il regolamento dell'epoca non prevedeva sostituzioni, provò a involarsi saltellando verso la porta per l'ultima volta, ma subì un fallo da tergo e detonò. Le esplosioni a catena che ne seguirono uccisero sul colpo tutti i giocatori, l'arbitro, i guardalinee, un panzone a petto nudo sugli spalti e [[Fabrizio Failla]] a bordocampo.
 
== Conseguenze ==
 
*Sulla città ricadde una nube di materiali radioattivi che la giunta comunale provò a combattere istituendo le [[targhe alterne]].
*Negli anni seguenti molti bambini nacquero con malformazioni congenite. No, [[Piero Chiambretti]] non è uno di loro.
*La vendita di Superga in Italia ebbe un calo del 340%.
*Sauro Tomà, il giocatore del Torino che quel giorno era a casa influenzato, pubblicò il bestseller ''Che bucio di culo!''
*Un'unghia di Mazzola è oggi gelosamente conservata in una teca di vetro nello Stadio Olimpico di Torino.
*La Procura di Torino aprì un'inchiesta per scoprire chi avesse inviato la cassa contenente le Superga. [[Luciano Moggi]] fu indagato e subito scagionato perché riuscì a dimostrare che in quel momento si trovava con Bergamo e Pairetto a comprare dei Rolex.
*I responsabili non furono mai trovati e il caso fu archiviato. Strano, in Italia!
 
== Voci correlate ==
 
*[[Alive - Sopravvissuti]]
*[[Incidente aereo]]
*[[Grande Torino]]
*[[Busby Babes]]
[[Categoria:Torino]]
[[Categoria:Catastrofi]]
[[Categoria:Calcio]]
{{calcio}}
473

contributi