Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico: differenze tra le versioni

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{{Storia}}
[[File:Primo piano di Grendel dal film La leggenda di Beowulf.jpg|right|thumb|200px|L'immagine più presentabile dell'imperatore Claudio.]]
 
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{{cit2|Ma quanto ci mette a crepare?|Agrippina durante ''quella cena''.}}
 
'''Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico''' ([[latino]] ''Tiberius Claudius Cæsar Augustus Germanicus''), per gli amici '''Klaus''', per i [[Rosicone|detrattori]] '''[[Emorroide]]''', fu un [[imperatore]] [[burino]], anche se lui se ne rese conto solo il giorno prima di morire<ref>Nel senso che sì, sapeva di essere imperatore, ma si rese conto di essere anche burino solo il giorno prima di morire.</ref>. Variamente giudicato nel corso dei secoli, è stato recentemente rivalutato grazie ad [[Sega mentale|approfondite analisi]] della moderna [[NonLibriNonsource:Critiche ad oggetti a caso|critica storica]]. Ciononostante, il resto del mondo continua a vivere la sua vita fottendosi serenamente di tutto ciò.
Ma chi era veramente Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico?
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[[File:Nerone Colosseo che brucia.jpg|right|thumb|200px|'''[[Nerone]]''', la [[fine]] ingloriosa della '''Dinastia Giulio-Claudia'''. Non si nota alcuna somiglianza con l'illustre avo.]]
 
Prima di addentrarsi nel dettagliato resoconto della vita di Claudio imperatore, è necessario effettuare un sia pur fugace ''excursus'' sulla sua famiglia, o meglio, sulla sua ''Gens''. La Dinastia Giulio-Claudia (da qui in avanti DGC) inizia con '''Caio {{<u|>Giulio}}</u> Cesare''' e finisce con '''Tiberio {{<u|>Claudio}}</u> Nerone''', così abbiamo dato un senso al suo nome. La DGC si distingue dalle altre ''gentes'' romane perché pare che uno dei bisbisavoli di Giulio Cesare, di passaggio nell'[[Africa]] nera, si sia trattenuto alquanto tempo come [[Parassita|ospite]] presso una tribù di scimpanzè [[Bonobo]], assimilandone usi e costumi, che trasmise alla sua stirpe e che diffuse per [[Roma]]. A cagione di ciò, la DGC non è altro che un [[casino|guazzabuglio]] di accoppiamenti, unioni, [[Incesto|incesti]] tale da far impallidire [[Beautiful]], facendo la fortuna dei suoi sceneggiatori. Al tirar delle somme, la DGC non è stata la peggiore dinastia di imperatori romani, anche se tutto il popolo era costretto a sottoporsi alle [[Stupro|attenzioni]] dei loro principi, i quali facevano rapire dalla milizia coloro che gli ispiravano desideri goderecci<ref>Sesso, età e ''status'' sociale non erano determinanti ai fini di questa scelta.</ref>. Si riporta qui un solo dato statistico: durante il periodo della DGC si avrà un'impennata inaudita nel consumo di strutto di [[Porco|maiale]], usato come lubrificante nei cosiddetti ''[[sesso anale|rapporti contro natura]]''.
 
 
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Caligola, in soli quattro anni, aveva raggiunto un indice di gradimento che i suoi predecessori non avrebbero potuto neanche lontanamente immaginare: solo un altro [[Silvio Berlusconi|leader carismatico]] avrebbe eguagliato un tale consenso popolare, duemila anni dopo. Come ben si sa, l'invidia è una brutta bestia: un gruppo di senatori, [[Sindrome dei sentimenti offesi|totalmente privi di senso dell'umorismo]], organizzò l'[[omicidio]] di Caligola, reo di costringerli a mangiare la stessa biada che dava al famoso [[cavallo]] ''Incitatus'', da poco loro collega, per di più nella stessa mangiatoia. Fatto fuori Caligola, i senatori decisero che il suo successore dovesse essere uno di loro, per ridare forza all'autorità senatoriale, che Caligola aveva ripetutamente ridicolizzato, guadagnandoci in popolarità, garantendo comunque la prosecuzione della DGC. L'elezione di Claudio alla massima carica dell'impero fu quindi poco più che una formalità. Un drappello di pretoriani fu mandato a casa sua per avvisarlo della notizia. In quel momento, Claudio aveva avuto l'ennesima polluzione improvvisa, e si era innaffiato da capo a piedi. Lì per lì, si diresse verso gli ampi tendaggi del suo [[loft]] con vista su Piazza Navona e cominciò a pulirsi meticolosamente con essi. I pretoriani lo trovarono immerso in questa operazione, tutto avvolto nelle tende. Per questo nacque e si diffuse la [[leggenda metropolitana]]<ref>Messa in giro da '''Svetonio''' (''Gaius Suetonius Tranquillus Mica Tantus''), l'[[Alfonso Signorini]] del tempo.</ref> che lo voleva talmente timido da nascondersi dietro alle tende alla vista dei soldati.
 
=== {{s|<del>L'imperato da operatore}}</del> L'operato da imperatore ===
 
[[File:Oche in processione.jpg|left|thumb|250px|La '''patonza''' gira in grande quantità per tutto l'impero romano, per merito di '''Claudio'''.]]
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{{cit2|Vertere oportet [[patonza]]!<ref>La traduzione è presente anche su [[Google translator]]. In ogni caso, questa frase dimostra che la [[storia]] si ripete e che non c'è niente di nuovo sotto il [[sole]].</ref>|La prima disposizione legislativa di Claudio, appena diventato imperatore.}}
 
Questo fu il primo ordine di Claudio e fu prontamente eseguito. Ma non come aveva inteso l'imperatore: i suoi centurioni e i suoi pretoriani, un'accozzaglia di individui che, messi tutti insieme, non avrebbero raggiunto la metà del [[Q.I.]] di [[Costantino Vitagliano]], fecero effettivamente "girare la patonza", ma nella seguente maniera: radunarono tutte le donne di Roma e dintorni dagli undici ai settantacinque anni, le stiparono su interminabili carovane, e le mandarono in giro per tutto l'impero, compresi i luoghi più sperduti e sfigati, come la Pannonia, la Tettonia, la [[Culonia]], la Caccadocia e la Patatonia. Dunque, la patonza girò ovunque, tranne che dalle parti di Claudio. Dovettero trascorrere due anni prima che l'imperatore, che nel frattempo si era letteralmente liquefatto a forza di [[Sega|rasponi]], si decidesse a modificare il suo ordine: {{Quote2citazione|'''Vertere oportet patonza APUD ME! Eccheccazzo!'''}} Solo allora i suoi uomini capirono.
[[File:Elton John 1.jpg|right|thumb|250px|'''Claudio''' in un momento della sua precipitosa fuga dalla Britannia.]]
 
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=== Le disavventure private ===
 
[[File:Alley Baggett bella ragazzatopless.jpg|left|thumb|175px|Messalina colpita da un furioso attacco di '''prurito intimo'''.]]
 
Claudio non fu molto fortunato con le donne: non che gli mancassero, ma fu spesso manovrato da quelle che sarebbero dovute essere "le donne della sua vita". Si era sposato tre volte: la prima con '''Iulia Andreotia''', [[fellatio|fellatrice]] nota per la sua [[gobba|schiena curva]] da deformazione professionale, che lo scaricò fuggendo via con un [[Pornostar|pornodivo]] dell'epoca, un certo [[Franco Trentalance|Francus Trigintacuspides]]; la seconda con '''Valeria Messalina''', di cui si dirà più avanti; infine con '''Agrippina Minore''', della quale tutto si può dire, fuorché che fosse un'ottima cuoca. Quando Claudio l'aveva sposata, Messalina era casta ed illibata. Sarebbe ora di restituire dignità e rispetto a questa donna, che certa [[Emilio Fede|storiografia]] ha dipinto nei secoli come dissoluta, empia e cospiratrice. In realtà, Messalina fu vittima fin dai suoi tempi di una colossale [[Metodo Boffo|montatura]] mediatica, scatenata proprio da colei che l'avrebbe succeduta come moglie dell'imperatore: Agrippina, che non si faceva scrupoli di sorta pur di far diventare un giorno imperatore il proprio figlio [[Nerone Burning Rom|Nerone]], nato anni prima da un fuochista gallico di nome '''Gneo Domizio Enobarbo''', noto come "'''Banana flambè'''". Messalina era una donna di saldi pricipi morali e mai e poi mai si sarebbe sognata di [[Gossip Girl|mettere in giro voci disdicevoli]] sul suo conto, ma anch'essa, come il consorte, aveva qualche imbarazzante problema di salute: un incontrollabile [[prurito intimo]], contro il quale nulla potevano le abbondanti applicazioni di Vagisil®, le frequenti lavande con Tantum Rosa®, le quotidiane frizioni con [[olio di gomito]]. Così, la povera Messalina si attaccava a qualsiasi cosa potesse procurarle un po' di momentaneo sollievo. Che fossero ortaggi, attrezzi oblunghi, manici di scopa, membri maschili, non aveva importanza: per Messalina era imperativo infilare qualcosa nella [[vagina]], al solo scopo di placare il diuturno tormento che l'affliggeva. Fu facile, per Agrippina, mettere in giro voci malevoli secondo cui Messalina si ripassava quotidianamente tre o quattro legioni di pretoriani, tutta la serie A dei gladiatori e chiunque fosse disposto a spendere un misero semiasse<ref>Una ''piotta'', al cambio attuale</ref>. Claudio ci cascò come un [[tonno]] e fece uccidere Messalina, non prima di averla sottoposta alla [[tortura]] del solletico alle piante dei piedi per quattro ore. Era ancora calda quando Agrippina si installò al suo posto in casa di Claudio, trascinandosi dietro un [[Bimbominkia|bimbo]] paffuto, lentigginoso e rosso di capelli: Nerone. Agrippina non era bella come Messalina, anzi: era alquanto [[Cesso|bruttina]], ma per Claudio andava benissimo così: gli uomini non sarebbero caduti in tentazione davanti a lei. Agrippina era [[Stronza|scaltra, astuta, perfida e calcolatrice]] e riuscì in brevissimo tempo a tenere saldamente in mano le redini politiche, economiche e sociali dell'impero, mentre Claudio si attardava tra patonze che giravano, interminabili partite a dadi, [[Spacciatore|compravendita]] di canapa e derivati. Bastarono un paio d'anni per ridurre l'autorità di Claudio al valore di una cippa lippa: ormai non se lo cagava più nemmeno lo sgorgacessi del senato, che gli faceva trovare il bagno regolarmente intasato. Chi comandava veramente era Agrippina, che organizzò l'eliminazione di Claudio in un insolitamente torrido pomeriggio novembrino<ref>Faceva tanto caldo che fu sospeso il campionato imperiale di scoregge, che potevano generare incontrollabili incendi.</ref>.
 
=== La [[morte]] ===
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== Giudizi su Claudio ==
 
Non si sa perché, ma dall'antichità ad oggi un sacco, ma davvero un sacco di gente ha ritenuto di dover dire la sua su questo personaggio storico, suscitando profonde crisi di [[latte]] alle ginocchia e [[Tafazzi|smartellamento scrotale]] in chi ha avuto la [[sfortuna]] di ascoltarli. Non è chiaro l'intento di tutta questa moltitudine di [[Gente che non si fa mai i cazzi suoi|esegeti]], a parte una malcelata tendenza a [[Rompicoglioni|logorare la pazienza altrui]], tuttavia si ritiene giusto, in questa {{citnec|rispettabilissima}} sede, riportare almeno alcuni di questi [[ManualiNonbooks:Rosik|giudizi]], sì da poter avere un quadro il più possibile articolato e preciso.
 
=== La critica storica tradizionale ===
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{{cit2|Mi ha sempre venduto [[merda]]! E sì che gli ho mollato un pacco di soldi!|Un senatore bidonato più volte.}}
{{cit2|...|[[Tacito]] su Claudio.}}
{{cit2|Quel figlio di [[puttana]], che il [[cazzo]] di [[Nettuno]] se lo strainculi...|Il filosofo [[Seneca]] non prende bene la notizia dell'esilio comminatogli da Claudio.}}
 
=== La moderna critica storica ===
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== Note ==
 
{{Legginote}}
{{Note|2}}