The Punisher: differenze tra le versioni

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Frank Castle, in origine, era una persona tranquilla e posata. Di carattere contemplativo, era tornato in America dopo aver trascorso un rilassante periodo in [[Guerra_del_Vietnam|Vietnam]], insegnando ai [[Vietcong|Charlie]] il modo giusto di usare le armi da fuoco: al'esplosione dei colpi, trovarsi dalla parte del grilletto.
Nella natìa New York, aveva solo un desiderio: giocare a football con i propri figli e metter sù la caratteristica panza da Americano medio, frutto della tipica dieta a base di ''hamburger'' e birra fredda.
Proprio all'inizio di questo suo cammino verso il mitico "sogno americano", accadde il fattaccio: mentre Castle e la sua famiglia stavano dedicandosi allo strafogamento di un cestino da pic-nic, due piccole bande di mafiosi italoamericani decisero di fare a gara di tiro a segno.[[File:Marvel_Comics_-_Punitore,_primo_piano..jpg|left|thumb|214px|Uhmmm, no... Non l'ha presa benissimo...]]
Come capita sempre quando s'improvvisano competizioni di questo tipo, il fuoco incrociato ridusse Frank e la sua allegra famigliola a scolapasta umani.
[[File:Marvel_Comics_-_Punitore,_primo_piano..jpg|left|thumb|214px|Uhmmm, no... Non l'ha presa benissimo...]]
Frank sopravvisse e dopo aver pianto sulle tombe dei propri cari fece quello che farebbe ogni bravo cittadino americano: andò dallo strizzacervelli, il quale gli consigliò di trovare qualcosa che consentisse al Nostro di elaborare il lutto e dare un nuovo scopo alla sua vita.
{{Dialogo2|Psicologo|Blablabla...Perchè le assicuro, signor Castle, che la vita continua nonostante tutto! Provi ad aprirsi ad essa! Guardi il sole splendere! Sorrida!}}
Dopo aver defenestrato l'esimio specialista della psiche umana,
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