Suoi gusti: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Tonio_cartonio.jpg|left|thumb|250px|Questo avrebbe “i suoi gusti”.]]
Questa buffonata clamorosa nacque in una non sconosciuta [[Repubblica delle banane]] intorno al 320 a.C. (avanti Chuck). La leggenda vuole che fosse un re di origine greca il primo ad usare la frase, riferendosi ai gusti alimentari di sua figlia. La figlia era infatti cannibale: “ognuno ha i suoi gusti”, secondo il re. L’espressione evidentemente piacque, o forse riuscì bene a mettere in ombra il difetto della fanciulla, fattostà che cominciò a diffondersi tra i popoli del Mediterraneo pre-cristiano. I fenici commerciavano le loro stoffe, e se non piacevano, beh, ''“ognuno ha i suoi gusti”'', una valida [[emo|alternativa]] ai ''“cazzi tuoi”''.<br>
La superbia collettiva di autoattribuirsi “i suoi gusti” calò nel [[Medioevo]], quando chi aveva i [[Satana|Suoi]] gusti era punito sul rogo. Bei tempi quelli. L’espressione ritornò invece in auge durante l’Illuminismo, secolo di rinascita culturale, ma di immensa stupidità. Poiché andava di moda fare i democratici, allora Tutti potevano avere “i suoi gusti”. La [[presunzione]] scriteriata di avere “i suoi gusti” è rimasta poi invariata nell’uso fino ad oggi.<br>
Ricordiamo per esempio quando lo stesso [[Adolf Hitler|Hitler]], accusato da Churchill di compiere atrocità nei confronti degli [[ebrei]], dichiarò che: “Insomma, ognuno ha i suoi gusti!”<br>
L’espressione fu ripresa efficacemente anche dalle femministe degli anni sessanta, che professavano che anche le donne potessero avere “i suoi gusti” e, in tempi recenti, dall’America di [[Bush]], che ha “i suoi gusti” se vuole attaccare l’[[Iraq]].<br>
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