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== Infanzia ==
[[File:Steve McQueen schedato.jpg|left|thumb|
Figlio di uno stuntman che abbandonò la moglie, il piccolo Steve (appena nato) fu mandato a vivere presso uno zio a Slater nel Missouri, un luogo che, per vita notturna, contende il 7348° posto al monastero degli [[Hare Krishna]] di Lhasa nel [[Tibet]]. <br /> Quando aveva 12 anni seppe che la madre si era trasferita a [[Los Angeles]], non si lasciò sfuggire l'occasione di raggiungerla. Dove trovò i [[soldi]] per il biglietto del [[treno]] non l'ha mai raccontato, però lo zio non riusciva a spiegarsi perchè la sua [[Ford]] ''Falcon'' consumasse due galloni di benzina per fare tre miglia.
{{Quote|{{Dimensione|120%|Me lo ricordo! Vivace e con grandi occhioni azzurri. Un termine per descriverlo? Mi lasci pensare... senz'altro '''Bastardo criminale!!'''}}|La signora Jägermeister, sua vicina di casa.}}
A 14 anni era già membro di una gang di strada e la madre si vide costretta a mandarlo presso una scuola di correzione, la ''California Very Bad Evil Junior Damned Boys School'' a Chino Hills. [[File:Steve McQueen fa il bagnino.jpg|right|thumb|
A 16 anni dopo aver bruciato sei Pontiac, come ebbe a dire: ''"per scaldare i [[Marshmallows]]"'' , il giudice Theodore Adam Brewster lo obbliga a prestare servizio come [[bagnino]], fino al risarcimento del danno. La signora Evelyn Springsteen, assidua frequentatrice della piscina, lo prende a ben volere e, mossa da un istinto quasi materno, gli impartisce lezioni di [[matematica]], lo inizia al sesso tantrico e al [[Alcolismo|consumo smodato di alcool]]. Una volta entrato in possesso dei rudimenti delle divisioni, realizza che per ripianare il debito, con la paga percepita, gli occorrerebbero circa 163 anni. La seconda opzione del giudice erano i [[Marine|Marines]], McQueen vi prestò servizio dal [[1947]] al [[1950]].
== I primi lavori ==
[[File:Steve McQueen fa vari lavori.jpg|
Tornato civile, Steve si trasferisce a [[New York]] per imbarcarsi come mozzo sulla ''Princess of Cock'', un mercantile che trasporta [[frigo a pedali]] destinati al mercato africano. La ferrea disciplina militare ha "ammorbidito" il suo carattere esuberante, prima di essere ricercato in tredici stati deve fare ben cinque viaggi.
{{Quote|{{Dimensione|120%|Quando l'ho visto arrivare di corsa, inseguito da un'intera tribù Bantu, ho detto: ''Stavolta lo caccio a pedate!!''}}|Angus Clifford Barney, comandante della ''Princess of Cock''.}}
La ''Broadway'' degli anni [[1950|'50]] è la patria del musical e della recitazione. Steve ne è inesorabilmente attratto. Per pagarsi i corsi all'Actor's Studio, accetta di impersonare il clown ''[[Belfagor]]'' presso il celebre negozio di Fao Schwarz. Risulta simpaticissimo ai bambini, anche alle mamme, soprattutto alle mamme. Con molte di loro si accoppia nei camerini mentre il pargolo gioca col [[Lego]]. Scoperto dal proprietario, in seguito alla spiata di una commessa-[[cesso]] rifiutata, viene cacciato. Il fatturato del negozio cala del 16%
[[File:Steve McQueen fa il fornaio.jpg|
Dopo una breve parentesi lavorativa presso la ''More Pets 4 all'', come shampista di [[Chihuahua]], Steve approfitta di un prestito per ex militari e apre un forno a Little Italy. In poco tempo il suo negozio comincia ad essere ben frequentato.
{{cit2|Aveva un notevole sfilatino!|''Me li ricordo tutti! Anche le misure.'' Biografia non autorizzata di [[Elizabeth Taylor]] (Ed. Lo Turco)}}
[[File:Steve McQueen la patente.jpg|
Un giorno [[Marlon Brando]] entra per comperare una [[Ciriola romana|ciriola]], è l'inizio di una grande amicizia. Con lui condivide la passione per le [[Motocicletta|moto]], le scorribande notturne "a tutta birra" e una trentina di notti in [[galera]].
Steve acquista una Triumph ''Bonneville'' (il sogno della sua vita) e Brando lo convince a ''"bagnarla degnamente"''. Dopo aver fatto adeguata scorta di bevande (5 bottiglie di [[whisky]], 3 di [[Dry gin|gin]] e uno scatolone di [[Vino|Barolo Chinato]]) partono per un [[coast to coast]] sulla mitica [[U.S. Route 66]]. <br /> Alla partenza dal Molo di [[25 agosto|Santa Monica]] sono già completamente ubriachi, Brando si siede al contrario sulla sua ''Thunderbird 6T'' e grida: ''"Maledetti negri!! Mi hanno fregato il manubrio"''. I due custodi notturni del [[Luna Park]] sono di colore, uno dei due è Jack Johnson campione WBA nel [[1915]] ma ancora straordinariamente in forma. Il rumore delle costole rotte fu udito fino a Venice.
▲[[File:Steve McQueen la patente.jpg|left|thumb|320px|Una delle 300 copie della patente di Steve McQueen. Ricorse spesso ad un falsario, perché gli veniva ritirata mediamente due volte a settimana.]]
▲Steve acquista una Triumph ''Bonneville'' (il sogno della sua vita) e Brando lo convince a ''"bagnarla degnamente"''. Dopo aver fatto adeguata scorta di bevande (5 bottiglie di [[whisky]], 3 di [[Dry gin|gin]] e uno scatolone di [[Vino|Barolo Chinato]]) partono per un [[coast to coast]] sulla mitica [[U.S. Route 66]]. <br /> Alla partenza dal Molo di [[25 agosto|Santa Monica]] sono già completamente ubriachi, Brando si siede al contrario sulla sua ''Thunderbird 6T'' e grida: ''"Maledetti negri!! Mi hanno fregato il manubrio"''. I due custodi notturni del [[Luna Park]] sono di colore, uno dei due è Jack Johnson campione WBA nel [[1915]] ma ancora straordinariamente in forma. Il rumore delle costole rotte fu udito fino a Venice. <br /> Il mese in ospedale consolida il rapporto, si conoscono meglio e si danno dei nomignoli: Steve è ''[[Babbi l'orsetto|Orsetto Puccioso]]'' e Marlon invece ''[[Bambi]]''. McQueen confida all'[[amico]] il suo desiderio di recitare, Brando gli suggerisce di recarsi dal [[regista]] Robert Wise. L'amore di quest'ultimo
per la [[baguette]] è noto in tutto l'ambiente.
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== Il successo ==
[[File:Steve McQueen in moto.jpg|
Dopo aver partecipato a diciannove film (due in ruoli minori, sette come comparsa e dieci come fornitore del catering) viene chiamato a Los Angeles da John Sturges per il western ''[[I magnifici sette]]''. La pellicola si ispira a ''[[I sette samurai]]'' di [[Akira Kurosawa|Kurosawa]] e la parte del [[Cowboy]] Vin gli calza come un [[preservativo]]. Il nome Vin è il diminutivo di Vincenzo, secondo il copione il personaggio ha origini italiane. McQueen sfodera un insospettabile e perfetto dialetto messinese, vorrebbe anche apportare lievi modifiche (tipo usare [[lupara]] e coppola) ma Sturges gli dice: ''"Adesso stai a cacà fori der vasetto!"''. Steve non comprende a fondo la frase, ma intuisce che il regista non è entusiasta della sua [[idea]]. Sfodera comunque una grande interpretazione, è l'inizio della sua fortuna.
{{Quote|{{Dimensione|120%|Steve ad ogni battuta aggiungeva: ''"miiinchia!"'', alla fine l'abbiamo doppiato.}}|Il regista John Sturges.}}
[[File:Steve McQueen fa acrobazie in moto.jpg|
L'anno successivo fu la volta del film bellico ''L'inferno è per gli eroi'' di Don Siegel, in cui interpretò il difficile ruolo di John Reese, un ex sergente che viene degradato per insubordinazione e per ubriachezza. Praticamente sale sul set essendo semplicemente se stesso. La firma del contratto fu tuttavia complicata, McQueen pretese che fosse inserita una speciale clausola:
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