Totò Cuffaro: differenze tra le versioni
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L' estenuante viaggio verso Puffopolis era ,per il nostro Totò, lungi dalla fine : calcolando il tempo grazie ad una meridiana improvvisata (ovvero l'ombra riflessa sul suo corpo dall'aspro e consumato nella notte capezzolo ) stimò che fossero passate circa 5 ore dalla partenza da casa dell'amato Berny. Era ,dunque, da troppo che cibo non arrivasse entro le sue larghe mascelle per rinsanarlo e restituirgli l'antica magnitudine di forza e temperanza. Passò un altra ora in tanto nefaste condizioni e quasi perse il senno e la ragione : decise perciò che avrebbe ingerito qualunque cose avesse trovato pe'l cammino.
Trovò allora un campo coltivato e ben tenuto di piante a lui estranee e dalle caratteristiche alquanto esotiche : avevan fusti di quasi 3 metri ,foglie verdi con sette punte ed emanavano un odore tanto fresco e rigenerante che Totò non ebbe dubbi sul da farsi. In meno di venti minuti divorò ,come fosse un parassita, 10 ettari di coltivazioni di quelle superbe piante.
Era così sazio e soddisfatto! Quella colossale
<<"Ventisette anni
invece di parlare io canto tutto il dìììì.
La vita è solitaria se puoi solo cantar
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e se non ne hai una di scorta stai in campana!!!!">>
Il nostro puffo rimase estremamente allibito e ,data la sua momentanea incapacità di parlare, rimase ad ascoltare la capra che seguitava
<<"Questa è la fine ! Cavalca il puffo gigante !
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la luna di energia cinetica. Non c'è corruzione.
Non capisci? E' aspra e amara linfa vitale
quella per cui sei qui!
e vedrai Dio ...">>
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L'indomani mattina Totò conobbe due curiosi personaggi che l'avrebbero accompagnato per il resto di tutta la vita.
Per primo comparì sopra la sua spalla destra un esserino grande quanto un cappello puffesco con delle piccole ali bianche attaccate alle spalle, una coppola dello stesso colore sul capo e una piccola croce d'oro sul petto. Apparì poi sopra la spalla sinistra un altro esserino delle stesse grandezze del primo, con una falce nella mano destra ,un martello nella sinistra ,due corna nere e un paio d'occhiali da intellettuale satanista. Esordirono così :
<<Totòòò!!L'angelo di Democrazia Cristana sono! Mi trovo qui per il sommo volere del Grande Puffo Gobbo (Puffandreotti) e ho il compito di guidarti per la giusta via della carità cristiana e dello scambio di favori tra "amici"...
<< ... >> non-disse quello con falce e martello.
<< Ancelùùùùùù! (trad: Angiolettooo !) Il Grande Puffo Gobbo mi conosce? Ma che emozioneee!! >> rispose Totò.
<< 'Nca certu (trad: ovvio )! Non ti scordare che Puffandreotti conosce tutto e tutti ...Iddu sape pure chi manciasti a cina (trad : lui sa anche cosa hai mangiato a cena )...>>
Felice d'aver finalmente un
[[Categoria:Mafia]]
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