→Cenni storici
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== Cenni storici ==
[[File:Vetrata con preti e bambino in posa ambigua.jpg|left|thumb|280px]]
Il termine deriva dal [[latino]] ''sacrilegium'' (se fosse derivato da ''domus'' sarebbe stato parecchio strano) e significa ''"colui che porta via (legere) oggetti sacri"''. Si riferiva in particolare al furto di oggetti religiosi, o del contenuto delle tombe. All'epoca di [[Cicerone]] aveva assunto già un valore più ampio, che comprendeva anche l'atto di "urinare sulla tomba di qualcuno", anche se in vita era stato un'emerita [[testa di cazzo]].<br /> Concezioni analoghe a quella di sacrilegio si ritrovano anche in gran parte delle religioni antiche, spesso nell'ambito delle credenze relative ai tabù, che in particolare vietavano ai [[negri]] di toccare le sacre liquirizie senza guanti, e affermiamo questo supportati da {{u|{{tooltip|{{colore|blue|prove inconfutabili}}|[[File:Pubblicità caramelle Tabù.jpg|200px]]}}}}.<br /> Il furto di oggetti sacri veniva punito soprattutto in presenza di una potente casta sacerdotale, che considerava sacre tutte le sue proprietà (comprese le [[Patata|patate]] dell'orto e le terga dei nuovi adepti).<br /> Con l'affermarsi del [[Cristianesimo]] come religione ufficiale del [[Sacro Romano Impero]], si giunse a sanzionare le offese verbali alla religione e la profanazione di oggetti sacri, tipo usare sulla spiaggia un ostensorio al posto del racchettone.
[[File:sacrilegi varie religioni.jpg|center|thumb|
== Dottrina cattolica ==
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