Utente anonimo
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{{Cit| Esci, maledetto austriaco, esci!
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{{Cit| Da quando la particella di sodio gioca a calcio ed è bionda?| Chiuque altro su Manninger}}
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Alexander fugge di casa sconvolto dall'infrangersi dei suoi sogni. Arrivato in [[Germania]] non trova altra soluzione per diventare qualcuno che arruolarsi nelle [[SS]]. Mandato sul fronte russo, rimane ibernato nella [[neve]] per cinquant'anni e viene riportato alla luce dal direttore sportivo del [[Siena]] che era lì in cerca di un portiere a costo zero. Da lui Alexander apprende di aver perso la guerra, cosa che da' il colpo di grazia alla sua sanità mentale. Da allora non sa più bene chi è. Tuttavia, ricordando vagamente di essere stato un portiere, riesce a farsi ingaggiare per riprendere il vecchio mestiere e rifarsi una vita. Recentemente è stato ipotizzato che sarebbe arrivato in Italia ben prima grazie all'operazione Odessa e che usi la sua professione come copertura; si dedicherebbe di notte al vampirismo e alla conseguente eliminazione di sottouomini per progressivo debilitamento. Il che spiegherebbe la sua età apparente di trentun anni, tutti i delitti irrisolti che affliggono l'italia da cinquant'anni a questa parte e i misteriosi cali di forma di cui soffrono i giocatori della Juve da quando c'è lui.
Accetta di andare alla [[Juventus|Ladrentus]] per mettere in atto un diabolico piano finale: svenare brutalmente [[Buffon]] e rubargli il posto da titolare. La squadra galoppa quindi verso la finale di Champions league e lo scudetto, grazie alla porta serrata che non subisce una rete in oltre 1150 minuti di gioco. Il giorno dopo aver alzato al cielo la coppa dalle grandi orecchie, Alexander si sveglia in una vasca da bagno piena di ghiaccio senza un rene<ref>(lui, non la vasca, né il ghiaccio!)</ref>. Il suo è stato solo un bel sogno provocato daglie ffetti collaterali della morfina. Il rene è stato venduto da Secco sul mercato nero per ripianare il bilancio della Juventus. Risulta che sia stato poi ceduto al Vattelapesca F.C., squadra che gioca nel campionato del Ma-dove-sta Inferiore.
Secondo Scotlad Yard invece, che si è servita per l'indagine del [[dottor Watson]] e del [[capitano Hastings]], Manninger avrebbe invece riportato nell'intervento lesioni tali da rimanere invalido al 70%. Secco l'avrebbe quindi nascosto nel sanatorio "La Quiete" <ref>(quella del "Tristano" di Thomas Mann, non la clinica di Udine!)</ref> dove oltre
== Caratteristiche ==
Da quanto detto sopra, ma anche a guardare una sua partita a caso, Manninger non è un calciatore e ci sono fondate ragioni per credere che non sia nemmeno austriaco. Infatti si è dato al calcio e non allo sci, sport nazionale autriaco. Altre ipotesi sono state fatte sulle sue origini.
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==Carriera==
Quel che è certo è che una volta visto quanto è brocco, l'hanno sempre infilato nella porta per nascondere dietro un muro di difensori (di cui ha notoriamente un bisogno patologico) un simile obbrobrio.
Di fronte alla celebre difesa alta delle Juventus sono diventate pubbliche le sue fobie. Lo spirito incrollabile e i nervi d'acciaio sono fasulli: in realtà ha un'aria spiritata semplicemente perchè è un nevrastenico incazzato con il mondo intero. Soffre di una combinazione di un complesso di inferiorità e un terrore panico del vuoto (e delle palle su cui deve uscire lui). Una sindrome che i [[ricercatori Oral-B]] hanno recentemente battezzato col suo nome. Come risultato o sta inchiodato sulla linea della porta, o sta sulla tre quarti. In area come dovrebbe, mai. Sue caretteristiche spiccate sono la cieca obbedienza, l'imperativo che basti resistere a oltranza (leggi: suicidarsi) per vincere e la meticolosità con cui fa qualunque cosa (esclusi i rinvii).
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