Simonide: differenze tra le versioni

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[[File:SimonidediceoSimonide di Ceo.jpg|right|thumb|250px|Simonide di Ceo, con i suoi capelli lunghi e ricci schiacciati dal casco.]]
{{Wikipedia}}
'''Simonide di Ceo''', meglio conosciuto ai contemporanei come SiC<ref>"Leggenda narra che il suo soprannome derivi non già dalla contrazione del nome, ma venne coniato dagli studiosi dall'abitudine che Simonide aveva di riempire di glosse zeppe di errori ortografici i [[papiri]] che possedeva, e conseguentemente tutta la sua produzione è disseminata dei sic! dei copisti medioevali."</ref> ([[Moto GP|Gippì]], [[Ikea|CattoliKea]], 458 a.C. - Selangor, 411 a.C.) fu l'iniziatore della seconda fase della [[umorismo nero|caduta corale]], che comprende, oltre a lui, anche il filosofo cristiano-gnostico [[Valentino Rossi| Valentino Rubius]] (Phrebonis, 446 a.C. - 350 cc.) e in maniera trasversale anche [[Colin_Edwards|C. Edward]], (filosofo scozzese, [[1835]] - [[1908]]) che è coinvolto nei suoi sviluppi. La sua opera, fortemente innovativa, è caratterizzata da una grande attenzione per le riflessioni mediatiche, ma è allo stesso tempo influenzata dal [[Sindrome apocalittica premestruale|clima culturale]] creatosi a seguito dell'instaurazione delle [[Mediaset|tirannidi mediatiche]], che prevede che la commozione cerebrale sia influenzata dalle esigenze dei media oltre che dal pubblico e dall'occasione della ''performance''.
 
== Biografia ==
 
Simonide nacque nel piccolo paese di Gippì, sull'isola di [[Ikea|CattoliKea]], nelle [[Cicladi|Isole Motocicladi]]. Dopo essersi distinto come cespuglio nella sua terra natale, fu chiamato a [[Corinto]] (pron. "Kòrianthos") dal tiranno [[Porco_dio#Porco_Dio|Bioparco]], figlio di Diobòstrato: egli, facendosi promotore di una politica di "[[Motocicletta|funambolismo]]", aveva infatti favorito la riunione attorno a sé di numerosi artisti. Nella città del [[Pelo Ponneso]] Simonide si trattenne fino al 427 a.C.: dopo l'assassinio di Bioparco da parte dei mosconicidi [[Simonetta Chesini|Orcozia]] e [[Rocco Siffredi|Anvedichepitone]], scappò nei mari del Giappone e iniziò a girovagare spostandosi da una [[Honda CBR|onda]] all'altra in cerca di una situazione performante. Giunse così a [[Circuito_di_Jerez_de_la_Frontera|Jerezia]], presso la corte degli [[Spagna|Ispanidi]] e dei [[Daniel Pedrosa|Pedrosei]], dove trovò per breve tempo conforto e fece poi ritorno a Corinto sul finire della [[Valentino_Rossi#Le_grandi_opere|Prima Era dell'impero di Valentiniano]] (416 a.C.-412 a.C.).
 
Dopo la fine del conflitto, Simonide tornò in [[Emilia|Emilia]], dove la permanenza di regimi mediatici favoriva la pratica del funambolismo e "offriva una dimora adatta alla personalità"<ref> "http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/" Tutto sul MOTOGP da sportmediaset.it</ref> dello spericolato poeta lirico. Qui operò presso la corte di [[Aprilia|Aprilio I]] di [[a nessuno importa|Noale]] e di [[Fanculo|Gresiano II]] di Faenza. Nell'ultimo periodo della sua vita si appassionò allo stile di Valentiniano, suo contemporaneo, e ne subì il profondo impatto. Morì in velocità molto avanzata nel 411 a.C.; secondo la tradizione, fu sepolto a [[Cologno Monzese]], antica frazione di San Maurizio al Lambro<ref>"Costruita intorno a te".</ref>.
 
Sulla figura di Simonide, caratterizzata da elementi di forte novità, fiorì già in età antica una ricca aneddotica: all'ilare personaggio fu attribuita l'invenzione di una tecnica funambolica che permettesse di ritornare in una posizione di equilibrio a seguito di scivolate tramite la puntatura dei piedi contro alcuni punti di riferimento stradali. Tale notizia deriva da un aneddoto ambientato al tempo della permanenza di Simonide presso il re guerriero della dinastia Laurenziana, [[Jorge Lorenzo|Jorge]]: questi avrebbe rimproverato il lirico di aver dedicato troppo spazio all'esaltazione di dei santissimi Cordolo e Paddochio in un suo componimento al limite della [[blasfemia]], e lo avrebbe di conseguenza invitato a implorare pietà alle due Sacre divinità della Strada, pena la perdita della [[Patente|benedizione ancestrale]]<ref>[http://www.quattrotempi.com/marco-simoncelli-ritiro-patente-seconda-volta/380/ Ritiro della patente al Sic]</ref> che egli stesso avrebbe voluto dargli<ref>[http://tubiamo.net/2011/06/27/caduta-simoncelli-ad-assen-lorenzo-ritirategli-la-patente-video/ Jorge sul Sic: toglietegli la patente]</ref>. In un secondo momento, a Simonide venne comunicato che i due giovani Dei della Strada lo attendevano fuori dal palazzo per congiungerlo ai sacri spiriti: mentre egli andava ad accoglierli, l'ira dei discepoli di Simonide ebbe il sopravvento, seppellendo tra gli insulti postumi lo stesso Jorge con i suoi tecnici. Mentre sembrava impossibile riconoscere il pericolo, a causa di idolatri troppo contemporanei, Jorge sarebbe stato l'unico a identificarlo, avendo perfettamente memorizzato le acrobazie che Simonide realizzava nei circhi itineranti del periodo.<ref>[http://www.tuttosport.com/moto/motomondiale/moto_gp/2011/06/25-132064/Simoncelli%3A+%C2%ABCaduta+evitabile,+ho+rovinato+tutto%C2%BB Sic, caduta evitabile]</ref>
 
== Opera ==
 
Simonide compose molteplici [[inno|inni]], [[Epinicio|epinici]], [[elegia|elegie]], [[epicedio|epicedi]], [[encomio|encomi]] e [[Mosconi|diobòrambi]]. La sua vasta opera fu ordinata dai [[filologia|filologi]] [[San Giovanni Rotondo|sangiovannari]] (in particolare [[Michele_Pirro|Pirro]], re dell'Epiro, suo seguace), in base all'occasione della ''performance'' cui i componimenti erano destinati incidentalmente; di queste performance sono a oggi pervenuti circa 150 frammenti di ossa ridotte in briciole, ad eccezione del frammento 11 West (occipitale), in uno studio pubblicato nel [[2011]] ed esteso per oltre quaranta vertebre: con esso si conserva parte del proemio dell'elegia composta per celebrare la vittoria ottenuta da [[Valentiniano]] contro l'ispanico [[Jorge_Lorenzo|Jorge]] nella battaglia di [[Catalogna]]. Tra i numerosi epigrammi attribuiti a Simonide - sebbene molti siano di dubbia autenticità - un numero considerevole fu realizzato nel periodo del secondo soggiorno a Corinto, quando Simonide, adattandosi alle necessità impostegli dalla situazione politica, non rifiutò di esaltare l'atto degli empi, Orcozia e Anvedichepitone, avversari di [[Mosconi|San Germano]] e uccisori dell'amico e protettore Bioparco, esaltando il nuovo ordinamento cacocratico<ref>Il regime della Cacopedia fondato dal dittatore [[Umberto Eco]] in un periodo di [[logorrea|logodiarrea]] verbale</ref>.
 
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{{quote
|ὦ ξεῖν', ἀγγέλλειν Λακεδαιμονίοις ὅτι τῇδε<br />κείμεθα τοῖς κείνων ῥήμασι πειθόμενοι|Simonide, trascrizione Epigrafe 58d}}
 
{{Wikipedia}}
Famoso il suo encomio per i morti della [[Succhia_succhia_che_mai_si_consuma|Battaglia di Suzuka]] (fr. 531 P.):
{{quote|Dei morti a Suzuka<br />gloriosa la sorte, bella la fine,<br />la tomba una lamiera, invece di pianti, benzina, il compianto è denaro.<br />Un tal sudario né ruggine<br />né il tempo mangiatutto oscurerà.<br />Questo sacello d'eroi valorosi come abitatrice la gloria<br />di Saitama si prese. Ne fa fede anche Daijiro,<br />il re di Casio, che ha lasciato di virtù grande<br />ornamento e imperitura gloria.|Simonide, fr. 531 Page (trad.)}}
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== Bibliografia ==
 
;Letteratura critica
* ''Diobò nel paese delle meraviglie: una rilettura di Simonide'', Malesio Salgari, Spazzole e Pistoni Editore, 2012
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== Vedi anche ==
 
*[[Falsificare Wikipedia]]
*[[Mosconi|Personalità legate a Mosconi]]
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== Collegamenti esterni ==
 
* [http://it.wikipedia.org/wiki/Simonide Immondo clone retrotemporale di questa non-pagina]
* [http://it.wikipedia.org/wiki/Sic A noi ci piace ricordarlo così]
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== Note ==
 
{{Note|2}}
 
[[Categoria:Letteratura]]