Sguardo da triglia: differenze tra le versioni

Lo '''sguardo da triglia''' è una particolare espressione facciale che l'[[Uomo|homoHomo trogloditum]] sfoggia puntualmente con poca grazia e molta mestizia, davanti ad un esemplare adulto di [[Donna|femmina single taglia 42]] che abilmente propone [[culo|le proprie argomentazioni]] cimentandosi nella tipica ''camminata sculettantem'', avvalendosi di potenti armi tra le quali rientrano ''gonna ascellarem'', ''reggisenum balconcinum e/o push-upporum'', ''tacchi a spillas'' ecc.

Ovviamente l'[[Uomo|homoHomo trogloditum]] difficilmente riesce ad avere pieno controllo di sé stesso dopo aver captato un fondoschiena sufficientemente sodo (che ricordate, sarà sempre e comunque più sodo del vostro, anche se avete passato gli ultimi 363 giorni a sudare su un tappetino in [[palestra]]). Inoltre, nel caso in cui il soggetto in questione abbia lo status impegnato e sia malauguratamente accompagnato dalla corrispettiva partner quando si verifica l'[[Imprevisto|evento imprevisto]], ancor più difficilmente riuscirà ad inventare una scusa plausibile in tempo utile ad evitare la tragedia imminente, considerato lo stato confusionale causato dal deflusso sanguigno dalla [[Zona Nord]] alla [[Zona Sud]], con corrispettivo cedimento delle funzioni intellettive superiori.

Ovviamente perché si giunga a questo livello ci vorrà un tempo variabile a seconda dello stadio evolutivo raggiunto dal soggetto, può oscillare da alcuni secondi ad alcuni giorni, tempo in cui vegeterà in stato catatonico tanto per intenderci) per l'esemplare di [[Uomo|homoHomo trogloditum impegnatum]] è la fine. Interrotta ogni forma di comunicazione con le parti evolute del cervello umano,la parte istintuale avrà preso il sopravvento causando aumento di pressione sanguigna, aumento di frequenza cardiaca e respiratoria, aumento di temperatura e sudorazione, e soprattutto, avrà indotto come unico riflesso condizionato un’intensa salivazione visibile ad occhio nudo ed inesperto, simile a quella del cane di Pavlov. <br>

Passando rapidamente e automaticamente dalla modalità [[Donna|donna che fa shopping col partner]] alla modalità [[Donna|donna gelosa su tutte le furie]] inizierà a berciare in strada in una lingua arcaica e sconosciuta, di cui l’uomo aveva ignorato l’esistenza fino a quel giorno. Passati circa dieci minuti, nei casi più fortunati, l’ [[Uomo|homoHomo trogloditum]], svegliatosi dallo stato catatonico a causa delle grida ad alta frequenza, dopo aver appurato che non si tratta di un caso di possessione demoniaca improvvisa, riuscirà a fatica a collegare le urla all’ipotetica causa e ancor più a stento riuscirà a pronunciare le prime parole che il suo cervello riesce a recitare in maniera ormai meccanica.

ad espressioni molto più evolute e articolate che sembrano essere segno attendibile di una qualche forma di attività cerebrale residua nell'homoHomo trogloditum quali

{{Cit2|Amore ma lo sai che io vedo te in ognuna di loro|homoHomo trogloditum di secondo livello}}

Ovviamente nel secondo caso vi è un tentativo molto sottile di sfruttare il tallone di achille della [[Donna|donna gelosa su tutte le furie]], cioè il suo intrinseco bisogno di essere al centro dell'attenzione che è in fondo ciò che guida il suo comportamento per il 99% del tempo. Potete facilmente intuire da questo che in questo caso l'homoHomo trogloditum ha manifestato capacità di ragionamento.

*Pare che la frequenza delle onde sonore emesse dalla [[Donna|donna gelosa su tutte le furie]] sia inversamente proporzionale alla distanza tra [[Uomo|homoHomo trogloditum impegnatum]] e la [[Donna|donna single taglia 42]].