Sergej Vasil'evič Rachmaninov: differenze tra le versioni

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== La vita ==
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Sergej Rachmaninov bello come il sole"]]
Mr. Rachmaninov nasce nei sobborghi di Mosca, vicino a Vespa (non quel Vespa!) in una ricca e agiata famiglia formata da Vassyli Cinquekyli Rachmaninov, generale dello zar di Russia, da Tatiana Skopavoska, madre di Sergej e scienziata pazza presso il Cremlino (fu la prima a scoprire che si può cagare dalla bocca) e da i suoi 17 fratelli e sorelle. La famiglia di Rachmaninov discendeva da Gengis Khan, appunto Sergej sembrava un mongolo dell'Asia, e per questo era molto rispettata negli ambienti di Mosca, Vespa e di San Pietrobruco.
Rachmaninov iniziò a suonare il piano all'età di 6 anni, grazie alla madre, ma purtroppo, la prima volta che lo suonò, cadde accidentalmente dentro la cassa armonica e sbatté violentemente la testa, diventando un supergenio perverso dello strumento. A 15 si diplomò in pianoforte e tentò di affermarsi come pianista, ma fallì, perché già un suo cugino di 1° grado, Siloti Babayaga, era un affermato pianista della tundra siberiana e il suo successo era incontrastato. Allora, al perverso Rachmaninov venne un'idea geniale: quella di fare il compositore.[[ImmagineFile:GengisKhan2.jpeg|right|thumb|150px|"
Gengis Khan, l'antenato di Rachmaninov"]]
Dopo cinque ore di studi al pianoforte, riuscì a comporre il suo primo pezzo, che era il brano più difficile della Terra scritto fino a quel momento: il "Preludio in Re minore antidolorifico XXL". Mandò la sua composizione a suo cugino Siloti in modo tale che essi lo suonasse in pubblico, ma il pezzo era così complicato che dopo solo la prima pagina le mani del povero Siloti erano tutte attorcigliate su se stesse e morì in seguito a un collasso testicolare. [[ImmagineFile:siloti.jpeg|left|thumb|208px|"
Alexander Siloti Babayaga, il cugino di Rachmaninov, prima di avere un collasso testicolare."]]Rachmaninov rappresentò in pubblico la sua composizione ed ebbe un successo strepitoso, così strepitoso che [[La corazzata Potëmkin]] non è niente in confronto. A quel punto tutti targarono Siloti come un incapace e a Rachmaninov come il più grande pianista vivente. Ma a Sergej non bastava aver composto solo quello, voleva fare ancora, ancora e ANCORAAAAAAA!!!! Così ricominciò a comporre e scrisse il suo secondo concerto per pianoforte e orchestra (il primo l'aveva buttato nel cesso perché troppo penoso, l'aveva composto a solo 7 anni!). Il successo aumentò ancora e ancora, così, nel 1919 scrisse il primo concerto per pianoforte comunista: Il 3° concerto per pianoforte e orchestra, il pezzo più difficile di tutti i tempi, ma così difficile che solo una persona su un miliardo riesce a farlo e anche lo stesso Supremo ha difficoltà a eseguirlo (per questo anni dopo Rachmaninov venne calciorotato sino a Urano). Rachmaninov invecchiava diventando sempre più brutto e pian piano smise di scrivere musica (la sua ultima composizione fu il 4° concerto per pianoforte) e alla fine, un giorno, nel 1943 gridò in pubblico nella Piazza Rossa: "Nessuno sa suonare meglio di meeeeeeeeee!!!! Sono imbattibile!!!!!". Cinque secondi dopo venne calcioroteato e di lui non si seppe più nulla.
 
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