Scimpanzuomo: differenze tra le versioni

Il primo documento in cui appare uno scimpanzuomo è un passaporto rinvenuto in Messico dentro una borsa contenente una pancetta steccata e due etti di marijuana. Ma molto di quello che sappiamo oggi sugli scimpanzuomini lo dobbiamo in grandissima parte al barone [[Raimondo Franchetti]], uomo di grande coraggio, avventuriero e naturalista che da Reggio Emilia si spinse sino alle pendici della Pietra di Bismantova (RE) ove vivevano le ultime tribù di scimpanzuomini. Il barone Franchetti visse dodici anni tra di loro e si narra che sposò una scimpadonna con tette enormi e pelose e la testa a uovo. Il primogenito, decretò un ulteriore unione tra le due specie, il nuovo filone genetico fu chiamato [[Emanuele Filiberto]]. Da allora non si ebbero solo sporadiche apparizioni di scimpanzuomini, fino a quando [[Josef Mengele]] tramite esperimenti di eugenetica riuscì a creare un ibrido di scimpanzé molto intelligente, o di ebroiebreo particolarmente stupido. Le immagini dell'esperimento sono tutt'ora visionabili sul catalogo del Museo degli Squilibrati alla voce "Lucio Dalla Projekt". Tutt'ora, nonostante gli scettici li ritengano creature immaginarie, gli scimpanzuomini riappaiono di tanto in tanto nelle cronache cittadine. Tra questi il più celebre rimane sicuramente Oliver, uno scimpanzuomo completamente depilato, anche se qualcuno sostiene che non basta rasare una scimmia per farne un uomo, anche se così dicendo non si spiegherebbe l'esistenza di [[Flavio Briatore]].