Sandro Ciotti: differenze tra le versioni

m
nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 6:
'''Alessandro Ciotti''' ([[Roma]], [[4 novembre]] [[1928]] - [[Rai Due]], [[18 luglio]] [[2003]]) è stato un [[giornalista]], [[calciatore]], [[radiocronista]] e [[telecronista]] sportivo e musicale italiano. Dotato di garbato humour, non mancava mai di inserire nei suoi interventi qualche arguta o colorita osservazione.
{{cit2|Collaborano con Di Cola i signori Calabassi e Sancricca. Come è noto, solo i [[guardalinee]] riescono ad avere certi nomi.|Tipica ironia di Sandro Ciotti.}}
Il suo "marchio di fabbrica" era la peculiare [[Raucedine|voce roca]], che lo ha reso per anni il commentatore più riconoscibile dai [[Cane|canidi]], dai [[koala]] e da tutti gli ascoltatori che riuscivano ad udire le frequenze sotto i 55 Hz.
 
== Biografia ==
[[File:Sandro Ciotti nella Lazio e con Raimondo Vianello.jpg|left|thumb|450px|A sinistra: Ciotti (ultimo {{s|accasc}} accosciato a destra) nelle giovanili della [[S.S. Lazio|Formellese]].<br />A destra: al termine della partita ''Nazionale Attori Anziani - Nazionale Cronisti Afoni'', Ciotti stringe la mano al [[Raimondo Vianello|marito di Sbirulino]].]]
Sandro Ciotti nasce a Roma, durante le celebrazioni per la ''[[4 novembre|Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate]]'', il suo primo vagito è coperto dal tradizionale colpo di cannone del Gianicolo e, probabilmente scioccato da questo, è l'ultima volta che alzerà la voce in vita sua. È figlio del giornalista Gino Ciotti e sua madre, vincolata da un [[contratto]] capestro firmato dal marito, lo partorisce nella [[Fontana di Trevi]] davanti alle cineprese dell'[[Istituto Luce]]. Il documentario, voluto fortemente dal [[Benito Mussolini|Duce]], dal titolo: "I figli della Lupa vanno subito a dorso", è la sua prima apparizione sullo schermo. Questa notorietà, e una buona mancia, gli garantiscono come padrino di [[battesimo]] il poeta [[Trilussa]].<br /> Il padre muore quando lui ha solo 15 anni, in maniera tragica mentre pratica il [[canottaggio]]. La causa è una [[leptospirosi]] fulminante contratta nelle acque del [[Tevere]], dopo aver ciucciato un remo per aver perso la prestigiosa gara: "Ponte Mammolo-Fosso della Magliana". Da giovane studia [[violino]] con il Maestro Corrado "Bum Bum" Archibugi e, grazie a questo tirocinio di musicista, si esibisce in piazza Barberini angolo via del Tritone. Ha una buona carriera calcistica, iniziata dapprima nelle giovanili della [[S.S. Lazio|squadra di Roma che non è "maggica"]] e, dopo una fugace apparizione nel [[Forlì]] (giocando in difesa), continuata all’Anconitana (come mediano) e al [[Frosinone]] (col ruolo di centropanchina riscaldista). Il provino allaal [[Torino F.C.|Grande Torino]], fatto nel marzo del [[1949]], andò invece male. L'unico posto che si sarebbe liberato nel breve era quello per il ruolo da [[Test:Sei un portasfiga?|portasfiga]],: Ciotti prese tempo. Dopo un paio di mesi si era deciso ad accettare l'incarico, ma la [[tragedia di Superga]] convinse la dirigenza granata a rinnovare il contratto in scadenza.
 
=== La carriera giornalistica ===
[[File:Sandro Ciotti ad inizio carriera.jpg|right|thumb|380px|I difficili inizi: quando era centralinista e poi inviato alla ''[[Guerra della marmitta|Sagra della Marmitta Modificata]]'' di Trebisonda (JFK).]]
Deluso dal mondo del [[calcio]], iniziò nel [[1954]] a lavorare come [[centralinista]] a ''La Voce Repubblicana''. Conservò l'incarico per soli due mesi, tempo necessario alla moglie del direttore per capire il perché, ogni volta che chiamava il centralino dell'azienda, il suo [[Boxer (cane)|boxer]] tedesco ''[[Kriminal]]'' gli ringhiava contro furiosamente. Passò poi come [[cronista]] eno-gastro-musicale a ''Il Giornale d'Italia'', scrivendo recensioni sui cantanti alcolizzati, reportage sugli [[Complessoartista emergente pugliese|artisti emergenti]] e ottimi articoli sul valore nutrizionale di un cantante dello [[Zecchino d'Oro]]. A causa di quest'ultima occupazione gli venne affibbiata l'etichetta del [[comunista]], che faticò a scrollarsi di dosso per anni, come {{citnec|l'abbondante [[forfora]] che gli cadeva dalla chioma fluente|e=da verificare}}. La scrittura non era però il sogno della sua [[vita]], la radiofonia (con cui aveva in comune il rumore della mancata sintonia) lo attraeva da sempre. Collaborò a diverse rubriche radiofoniche di successo (''Sagre di paese, Paese che vai, Tutto il mondo è paese, Voci dal mondo e Voci dall'altro mondo''), ma l’esordio come conduttore avvenne nel [[1956]] con ''K.O. - Incontri e scontri della settimana sportiva'', una delle prime trasmissioni di [[satira]] musicale e sportiva, nella quale gli allenatori di calcio, durante l'intervista, venivano frustati da [[Orietta Berti]].
 
[[File:Sandro Ciotti a fine carriera.jpg|left|thumb|320px|Sandro Ciotti, cullato dalla sua stessa voce, si addormenta durante ''[[La domenica sportiva]]''.]]
Riga 22:
* ''Il film all'italiana'' ([[1967]]), con l'opinionista [[Alvaro Vitali]];
* ''Il liscio'' ([[1974]]), che offriva uno spaccato sul mondo del [[jazz]].
Parallelamente, insieme a Lello Bersani (fratello di [[Lello Arena]] e [[Pier Luigi Bersani]], due comici in declino) condusse per otto anni di seguito la prima rubrica radiofonica interamente dedicata al cinema:, ''Ciak'' (1962-1974), durante la quale venivano offerte [[Ciambella|ciambelle fritte]] ai convenuti, ma non sempre.<br />
I suoi interventi infiammarono gli ascoltatori, nel corso della popolare trasmissione ''[[Tutto il calcio minuto per minuto]]'', fino al [[1996]]. La sua ultima [[radiocronaca]] fu per la partita di campionato [[Cagliari]]-[[Parma]] nell'ultima giornata della stagione '95-'96, ringraziando i radioascoltatori con questa frase:
{{cit2|Vi rubiamo soltanto 10 secondi per dire che quella che ho appena tentato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca per la RaiRAI, un grazie affettuoso a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno!|Ultimo intervento di Sandro Ciotti.}}
Ovviamente il mio [[American Pit Bull Terrier|pitbull]] ne fu entusiasta.
 
=== Il Ciotti sconosciuto ===
Come inviato seguì: 40 [[Festival di Sanremo]], 24 [[Coregone|Sagre del Coregone]] a [[Papa Gelasio II|San Gelasio]] (KO), 14 [[Olimpiadi]], 15 [[NonNotizie:Giro d'Italia 2009|Giri d’Italia]], 9 [[Tour de France]], 6 [[Cammello|Cammellate nelle Oasi]] e circa 2.400 partite di calcio, tra cui la leggendaria [[Clamoroso al Cibali|Catania-Inter 2-0, allo stadio Cibali]].<br /> Fu autore di apprezzati documentari e inchieste per la televisione, due in particolare: la prima sul cantante [[Luigi Tenco]], morto nel gennaio del [[1967]]; la seconda sullo sfortunato pilota di [[Formula 1]] [[Lorenzo Bandini]], schiantatosi alla ''chicane del porto'' al [[Principato di Monaco|Gran Premio di Monaco]], nello stesso anno. Durante quell'[[estate]] cercò di convincere i vertici della RAI ad inviarlo in [[Bolivia]], per intervistare [[Che Guevara]], che morì ad ottobre. Per evitare ulteriori perdite, fu vietato a Ciotti di avvicinarsi (anche solo col pensiero) a personaggi di spessore.
[[File:Sandro Ciotti ritira per premio una scatola vuota.jpg|right|thumb|320px|Sandro Ciotti ritira il premio "[[Niente]] [[1996]]" alla carriera.]]
* Dal [[1986]], condusse otto edizioni de ''[[La domenica sportiva]]'' accanto a [[Maria Teresa Ruta]], il rischio era minimo, la tipa poteva essere sacrificata e comunque non era di spessore, al più di caviglia grossa. Andò bene.
* Scrisse alcune canzoni di successo, tra queste: "Volo" (per [[Peppino Di Capri]], di cui furono vendute 42 copie al mercato ambulante di [[Ventotene]]) e "Veronica" (per [[Enzo Jannacci]], che fu censurata perché raccontava di una fugace trombata al [[cinema]]).
* Nel [[1974]] doveva essere il cronista della seconda fase dei [[Mondiali di calcio Germania 1974|mondiali di calcio Germania '74]], gli [[Nazionale di calcio dell'Italia|Azzurri]] uscirono però al primo turno e Sandro Ciotti, che aveva già l'albergo pagato, ripiegò su una serie di umoristici reportage di costume, tra cui: "Dopo le 23 stai alla larga dalla metropolitana di [[Berlino]]", "Ne ho bevute solo tre ma [[Urina|urino]] da dieci minuti" e l'apprezzatissimo "Quando il [[würstel]] avanza non va sprecato".
* Ebbe anche un'esperienza come [[regista]], nel [[1976]], firmando un documentario calcistico incentrato sul [[fuoriclasse]] olandese [[Johan Cruijff]], dal titolo: ''Il profeta del gol''. Per non essere da meno, il suo amico-rivale Enrico Ameri girò: ''Il messia del pachino'', imperniato sulla leggendaria figura di Gennaro Lallera, ''Gran Maestro Pizzaiolo'' del [[Napoli|Rione Sanità]].
* Nel [[1996]] fa il doppiatore nella pellicola ''[[Space Jam]]'', dando la "voce" italiana del radiocronista della partita di [[Basket|pallacanestro]]. Enrico Ameri non volle restare indietro e doppiò un [[rutto]] di [[Arnold Schwarzenegger|Mister Freeze]] nel film ''[[Batman]] & [[Robin]]''.
* Nel [[1997]] pubblicò la sua autobiografia:, "Quarant'anni di parole", lasciando tutti senza fiato.
* Nel [[1998]] ottenne il premio ''[[Niente]]'' alla carriera, che consiste in una scatola vuota ma di alto valore simbolico.
Sandro Ciotti è morto a Roma nel [[2003]], a 74 anni, dopo una lunga [[malattia]]. [[Romeo Benetti]] lo ricorda in un'intervista fatta nel [[2007]]:
Riga 61:
** Hall conosce la brutta fama degli italiani, averli dietro è poco salutare e in un ultimo disperato sforzo, chiude in seconda posizione. Zotto è terzo.
* Cari ascoltatori, è davvero con immenso rammarico che mi trovo costretto a commentare un fatto davvero increscioso: nella finale maschile dei [[100 metri piani]], le varie tonalità di grigio che vedete sui teleschermi, e che tendono inesorabilmente allo scuro, non sono un difetto del tubo catodico, non vorrei dirlo ma... ebbene sì, sono tutti negri. A voi, studio.}}
 
[[Categoria:Calcio]][[Categoria:Giornalisti]]
[[Categoria:Telecronisti]]
{{Giornalismo}}