Sandro Botticelli: differenze tra le versioni

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[[File:Presepe.jpg|thumb|right|250px|"L'adorazione dei [[Magi]]", cartapesta su scatole di scarpe.]]
A questo primo periodo appartiene il ''"San Sebastiano''", opera in cui Botticelli mostra già un avvicinamento alla filosofia dei [[circoli culturali]] colti vicini alla famiglia [[Lorenzo de' Medici|Medici]], animati da [[Marsilio Ficino]] e [[Agnolo Poliziano]]. Botticelli venne accolto con cordialità all'interno della combriccola soprattutto perché faceva un [[daiquiri|banana daiquiri]] importantissimo e serviva velocemente.<br />
Di quegli anni l’[[infortunio sul lavoro]] causato da un [[Marsilio Ficino]] in manifesto stato di [[ebbrezza]], il quale prendendo unaun [[pistolaarchibugio]] ordinava a Botticelli di [[ballare]] e per incitarlo faceva partire diversi colpi mirando vicino ai [[piedi]], tra le grasse [[Risata malefica|risate]] degli astanti. Purtroppo un [[proiettile]] lo colpì in pieno, staccandogli l’[[alluce]] sinistro. Per questo motivo, da quel giorno, fu chiamato da tutti “'''Ragazzo, smettila di zoppicare e portami il mio [[cappuccino]]'''”.
Dalla frequentazione del salotto, fatta di umiliazioni e pernacchie, spesso intramezzate da un “'''[[Coglione]]'''” pronunciato dal [[Poliziano]] di turno per far ridere le ragazze, Botticelli acquisì nuova sicurezza nella pittura, espressa principalmente nella sua '''Adorazione dei [[Magi]]''', quadro eseguito tra il [[1473]] e il [[1474]].
 
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