Sandro Botticelli: differenze tra le versioni

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=== L’avvio della carriera in proprio ===
Dal [[18 agosto]] al [[1469]] al 18 agosto]] [[19491469]], lavorò alla sua prima commissione pubblica, di notevole [[prestigio]] e [[risonanza]]: si trattava di una sedia del Palazzo di Giustizia che si era irrimediabilmente scheggiata qualche giorno prima. Botticelli per quel lavoro accolse lo schema presentato dal [[Pollaiolo]] nelle sue linee generali, ma impostò l'immagine in modo del tutto diverso: conficcò sul sedile un [[birillo]] puntato verso l’alto, così volendo operare un preciso richiamo alle qualità morali inerenti all'esercizio della [[magistratura]], in pratica un'allusione simbolica all’operato del [[giudice]]. L’opera fu salutata con eccitazione dal circolo [[Arcigay]] della zona, meno dai [[magistrati]] che gli comminarono il [[supplizio della ruota]].<br />
 
Botticelli per quel lavoro accolse lo schema presentato dal [[Pollaiolo]] nelle sue linee generali, ma impostò l'immagine in modo del tutto diverso: conficcò sul sedile un [[birillo]] puntato verso l’alto, così volendo operare un preciso richiamo alle qualità morali inerenti all'esercizio della [[magistratura]], in pratica un'allusione simbolica all’operato del [[giudice]]. L’opera fu salutata con eccitazione dal circolo [[Arcigay]] della zona, meno dai [[magistrati]].<br />
Prima di produrre questi autentici aborti pittorici egli ebbe però modo di ampliare la sua esperienza con altri dipinti, che costituiscono il necessario passaggio intermedio tra lo [[spasmo diarroico]] delle prime opere ed i grandi [[capolavori]] della [[maturità]].
 
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