Rosa Russo Iervolino: differenze tra le versioni

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=== Sindaco di Napoli ===
Dato temporaneamente l'addio al porno e al doppiaggio, si dedica alle attività culturali e fondaprende in gestione la scuola del patrigno, un istituto per il recupero degli anni scolastici e aldel quale conserverà per prestigio il suo nome, chiamandolo appunto Istituto IervolinoJervolino.
Tra i banchi della sua scuola conosce Antonio Bassolino che, a causa della sua balbuzie, non è mai riuscito a conseguire alcun titolo di studio facendo addormentare le commissioni. In un solo anno, Rosa conferisce a Bassolino licenza elementare, media e superiore e finanche una laurea, mentre lui, per gratitudine, la candida a Sindaco di Napoli.
 
La campagna elettorale è durissima e altrettanto duro è lo scontro con l'avversario di Forza Italia Novi, ma per vincere Bassolino si rivolge ai ceti meno abbienti della città con un efficace slogan "Meglio una Rosetta che un NOVI", mentre ai più ricchi la Iervolino e Bassolino fanno credreastutamente credere che Novi sia svizzero e pertanto estraneo ai problemi della città.
 
Convinti dall'impellente necessità di avere panini gratis piuttosto che cioccolata, i napoletani la eleggono Sindaca di Napoli e a nulla vale la campagna di spot dell'avversario che si dichiara italiano al 100% con lo spot "svizzeroSvizzero? no! Novi".
 
Indossata la fascia tricolore durante una manifestazione a Salsomamggiore, Rosa Russo Jervolino viene scambiata dall'anziano e miope MiriglainiMirigliani per una Miss e così, da lui trascinata di peso sul palco, viene eletta Miss Italia, guadagnandosi poi il [[Guinness dei Primati]] come il Sindaco più bello del mondo.
 
Invitata in una trasmissione tv da Barbara D'Urso e tornando in aereo da [[Milano]] a Napoli, si invagische di un'[[hostess]] [[lesbica]] e si fa quindi assumere dall'[[Alitalia]].
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Dopo un annoso processo riesce a farsi registrare all'anagrafe come di [[sesso]] femminile (vai un po' a capire..), ma i problemi burocratici e il fatto che ella soffra notoriamente di anchilosi della mano destra, la costringono a far sì che le sue delibere siano firmate, ma anche scritte, pensate e contrattate con gli interessati da Bassolino. Lei, orgogliosa per avergli personalmente insegnato a leggere e scrivere ai tempi dell'Istituto Jervolino, accetta di buon grado.
 
Nello stesso frangente inoltre lo appoggia nella lotta elettorale per la carica di presidente della Regione Campania e ancora una volta studia un astuto sistema per sconfiggere l'avversario Italo Bocchino dichiarando a più non posso "Votate Bassolino che a Bocchino ci penso io". Molti napoletani intravedono in quella frase la disponibilità della sindaca a concedere facili rapporto orali e così, ancora una volta ammaliati dal suo fascino, votano tutti per Bassolino.
Superati i 70 anni è ancora tanto bella da essere costretta a dichiarare ufficialmente in una trasmissione tv sui mali di Napoli di "non essere la fata turchina", anche per rispondere ad alcuni fan giunti apposta da Roma e che le gridano " 'A fata!!" pur di non farla parlare.
 
Superati i 70 anni è ancora tanto bella da essere costretta a dichiarare ufficialmente in una trasmissione tv sui mali di Napoli di "non essere la fata turchina", e lo fa anche per rispondere ad alcuni fan giunti apposta da Roma ei chequali le gridano " 'A fata!!" pur di non farla parlare.
 
Bassolino intanto ripone il lei grandi speranze e sogna di sfruttare la sua bellezza al meglio. Così, per ricambiarle il favore dei diplomi avuti, finanzia con i soldi della regione un corso per [[veline]], iscrivendola. Dopo poco tempo Rosetta esordisce quindi in tv come velina e spopola da Maria De Filippi con il nome d'arte di Rosetta show girl perfetta, ma dopo poco - avendo attirato le gelosie della conduttrice che se invaghisce - lascia il posto alla sorellastra siciliana Angela favolosa cubista.
 
Detenendo il diploma regionale di velina, decide di sfruttare tale titolo al meglio e, come da tradizione, manifesta quindi la ferma volontà di diventare a tutti costi la ragazza di un calciatore.
 
Ogni giorno si reca quindi negli spogliatoi del Calcio Napoli e sfinisce i calciatori con estenuanti e lussuriose prestazioni, fin quando le viene impedito di continuare, con la grave accusa di essere unica resonsabile della retrocessione in serie B.
 
Poco entusiasta del suo lavoro da sindaco, inizia così una tormentata e burrascosa storia d'amore con [[Maradona]] che, pur di allontanarla, le fa costosi regali indebitandosi ancora di più con il fisco, fin quando, disperato, fugge dall'Italia facendo credere a Rosetta di essere morto in un incidente aereo.
Disperata, Rosetta, inizia ad assumere psicofarmaci e cade in uno stato di perenne torpore senza quindi potersi più dedicare all'attività di Sindaco.
Curata con il Viagra e con gli scioglipancia di Wanna Marchi, si fa anche predire il futuro, ma insoddisfatta delle prestazioni della teleimbonitrice (e gelosissima dei suoi acuti che a lei non riescono uguali) si presenta senza trucco a Striscia La Notizia e - fingendosi un'ottantenne signora del nord - la fa arrestare. Successivamente si pentirà di tale scelta avendo scoperto che in realtà il mago do Nascimiento è Bassolino sotto mentite spoglie, fuggito da Napoli per la vergogna dopo essersi fatto fare una tintura dal parrucchiere di Rosetta.
All'increscioso incidente - com'è noto - Bassolino porrà rimedio assumendo alla Regione il suo barbiere personale che ogni mattina gli ripassa la tinta nouance melanzana sulla testa canuta.
 
Nonostante ciò la strana cura di Wanna Marchi fa effetto sia pure con con ritardo e così Rosetta si risveglia brevemente dal suo letargo. A questo punto, onde esorcizzare il dolore per la scomparsa del suo Diego - urla a gran voce che lo stadio di Napoli dev'essere a lui intitolato togliendogli la vecchia denominazione di Stadio San Paolo. La sua scelta fa infuriare il cardinale di Napoli e la induce a recarsi in Duomo per convincerlo.
L'altro prelato è però irremovibile e si scatena quindi una furiosa lite: nella cattedrale le sue urla risuonano talmente tanto che il sangue di san Gennaro si scioglie e lei grida al miracolo, ma il cardinale interpreta tale evento come segno infausto e non concede il suo benestare costringendola quindi a desistere dal suo proposito. sebbeneIntanto, molti cittadini, terrorizzati dalla sua ricomparsa e dagli urli bestiali che emette facendo dichiarazioni, sembrano sulle prime volerla accontentare.
 
Fallito l'intento commemorativo, Rosa decide allora di vendicarsi e dà ad alcune strade di Napoli dei simpatici nomi "a cazzo" , ma che tuttavia le ricordano la sua infanzia. Battezza così alcune strade Via Walt Disney (creatore della sua tutrice Amelia), Via Charly Chaplin, Via Misteri di Parigi (in ricordo di una sua fantastica trombata al Crazy Horse)e tanti altri, mentre si mostra anche superiore dando ad una strada il nome di Marilyn Monroe, dicendo con modestia che la nota attrice era di poco più bella di lei. La sua furia commemorativa si interrompe quando qualcuno le fa notare che Filumena Marturano non è un personaggio realmente esistito e lei - che gli ha appena intitolato una via - ne resta delusa.
Fallito l'intento commemorativo, Rosa si dedica allo sport e ne inventa uno nuovo - il salto della buca - al quale vuole che tutti i napoletani partecipino in massa. Fa quindi praticare enormi buche su tutte le strade e i marciapiedi della città e nel contempo apre una ditta di riparazione gomme che viene però ben presto chiusa per intrallazzi e lauti e illeciti guadagni del primo cittadino.
Firma quindi solo la delibera relativa a Via Pinocchio e per il momento tralascia quelle di Corso Babbo Natale e Piazza della Befana, tanto più che per quest'ultima la solita opposizione di destra aveva ravvisato un intento chiaramenente autocelebrativo.
Tuttavia fa ancora molto per la città e sotto la sua amministrazione fa ultimare i lavori di sistemazione di Piazza Nazionale dicendo poi nel giorno dell'inaugurazione che era un atto doveroso per quella piazza che peraltro porta il nome di una grande cantante. Un assessore colto le fa notare che la tabella stradale non si riferisce però a Maria Nazionale e così lei su tutte le furie, abbandona la cerimonia e torna a casa i lacrime interrogandosi su se davvero quel corso Umberto - ove abita - celebri il Re e non il taglio di capeli di suo padre che nei primi anni del secolo a Napoli era assai invidiato.
Nel dubbio, decide da quel giorno in poi, di tagliarsi i capelli " all'Umberto".
FallitoA l'intentoquesto commemorativo, Rosapunto si dedica allo sport e ne inventa uno nuovo - il salto della buca - al quale vuole che tutti i napoletani partecipino in massa. Fa quindi praticare enormi buche su tutte le strade e i marciapiedi della città e nel contempo apre una ditta di riparazione gomme che viene però ben presto chiusa per intrallazzi e lauti e illeciti guadagni del primo cittadino.
 
Nuovamente annoiata, torna al porno e, con l'imprenditore Romeo, apre una lussuosa casa d'appuntamento a Via Marina, facendo sì che il suo socio entri in possesso del palazzo della Flotta Lauro a prezzi ridotti per farvi un bordello, camuffato da albergo. E' lei stessa ad inaugurarlo e, la sera dell'evento, si offre al socio senza veli per farsi possedere, ma lui vedendola nuda, svela tutto ai giudici e preferisce piuttosto farsi arrestare.
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Lusingata dai suoi comunque numerosi ammiratori che ne lodano le parti intime, lavora per farne crescere il valore, ma i suoi colti e fidi assessori la fraintendono e creano così, al Comune, un buco di 2 miliardi di euro.
 
Uno dei suoi assessori, il professor Realfonzo dell'IDV minaccia di sfiduciarla non appena scoperto l'inghippo, ma Rosetta telefona ad Antonio Di Pietro comunicandogli che, se così sarà, si recherà a Roma completamente nuda e a gran voce manifesterà per riavere la sua carica. Di Pietro, spaventato, accetta il compromesso e la lascia al suo posto.
Di Pietro, la ascolta letteralmente basito e ammirato per i troppi congiuntivi presenti nel suo discorso e, tuttavia spaventato, accetta il compromesso e la lascia al suo posto.
 
Tornata ad assumere potenti psicofarmaci, scompare nuovamente dalla scena per lungo tempo e si dedica all'arredamento della sua casa svuotandola di una preziosa collezione di sacchetti dell'immondizia che generosamente dona ai napoletani lasciandoli in strada a loro completa disposizione. Ormai anziana e smemorata, si procura nuovi pezzi d'arredo di gran valore in vari modi e, quando ci si accorgerà che dal suo ufficio in Comunne mancano 20 pastori del Settecento e un quadro di Luca Giordano (sostituito da una copia), dichiara di non ricordare nulla.
 
Priva di ingaggi nel mondo dello spettacolo, trova in Pierluigi Bersani un nuovo agente che cerca di riportarla in auge suggerendole però - così come Mina e Lucio Battisti - di non farsi più vedere in giro. Per lungo tempo, quindi, Rosetta scompare dalle scene e non rilascia dichiarazioni, ma la tattica di Bersani non produce grandi risultati e l'unico ingaggio di questi anni è in occasione dei Mondiali di calcio ove viene assunta a tempo determinato come doppiatrice di Wuvuzela nelle partite trasmesse in differita.
Afflitta da una fastidiosa raucedine, si cura efficacemente con il tantum verde e viene chiamata a girarne alcuni spot, ma durante le riprese - quando un giovane su motorino passa e le grida "ciao Boccasana" - lei ormai semi sorda capisce altro e inizia ad inseguirlo vogliosa, non consentendo di girare il filmato per intero.
In vista delle elezioni 2011 torna a fare il sindaco ed appoggia il bassoliniano Andrea Cozzolino, il quale le promette in cambio molte prestazioni sessuali con gli elettori extracomunitari e corrotti che voteranno alle primarie. Lusingata dalla promessa e illudendosi di fare a breve incontri hot con neri e marocchini, accetta immediatamente, ma non appena viene a sapere che gli extracomunitari sono cinesi, denuncia tutto e fa sparire Cozzolino dalla scena.
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