Rosa Russo Iervolino: differenze tra le versioni

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Fu tolta dalla naftalina da "zi Totonno" Bassolino e fatta Sindaca di Napoli. In tale ruolo vince il [[Guinness dei Primati]] come il Sindaco più bello del mondo e viene invitata in una trsmissione tv da Barbara D'Urso. In quell'occasione, tornando in aereo da [[Milano]] a Napoli, si invagische di un'hostess [[lesbica]] e si fa assumere dall'[[Alitalia]].
 
Le sue foto in divisa da [[Hostess]], dopo una cura di bellezza che la portò a somigliare ad una checca da marciapiede, vennero utilzzate per la sua campagna elettorale accompagnate dallo slogan "Io ci credo". Fu appunto grazie a questo stratagemma che molti elettori, credendo che quell'uomo in divisa sui manifesti fosse il questore Franco Malvano di [[Forza Italia]], la riconfermarono per errore sindaco di Napoli.
Dopo un annoso processo riesce a farsi registrare all'anagrafe come di sesso femminile (vai un po' a capire..), ma i problemi burocratici e il fatto che ella soffra notoriamente di anchilosi della mano destra, la costringono a far sì che le sue delibere siano firmate, ma anche scritte, pensate e contrattate con gli interessati da "zi Totonno".
 
Dopo un annoso processo riesce a farsi registrare all'anagrafe come di [[sesso]] femminile (vai un po' a capire..), ma i problemi burocratici e il fatto che ella soffra notoriamente di anchilosi della mano destra, la costringono a far sì che le sue delibere siano firmate, ma anche scritte, pensate e contrattate con gli interessati da "zi Totonno".
Superati i 70 anni è ancora tanto bella da essere costretta a dichiarare in una trasmissione tv sui mali di Napoli di "non essere la fata turchina", mentre Bassolino ripone il lei grandi speranze e, con i soldi della regione, finanzia un corso per veline iscrivendola.
 
Per qualche tempo esordisce in tv come velina, ma al tempo stesso si dedica con passione alla sua passione segreta, il calcio, che la induce a proporre di intitolare lo stadio San Paolo a Maradona togliendogli la vecchia denominazione di Stadio San Paolo.
Superati i 70 anni è ancora tanto bella da essere costretta a dichiarare in una trasmissione tv sui mali di Napoli di "non essere la fata turchina", mentre Bassolino ripone il lei grandi speranze e, con i soldi della regione, finanzia un corso per [[veline]] iscrivendola. Dopo poco tempo esordisce in tv come velina, ma al tempo stesso si dedica con passione alla sua passione segreta, il [[calcio]], che la induce a proporre di intitolare lo [[Stadio San Paolo]] a [[Maradona]] togliendogli la vecchia denominazione di Stadio San Paolo. La sua scelta fa infuriare il cardinale di Napoli e quindi è costretta a desistere dal sui proposito.
La sua scelta fa infuriare il cardinele di Napoli e quindi è costretta a desistere dal sui proposito. Per svagarsi continua quindi la sua collezione di sacchetti della monnezza, tanto che i napoletani gliene donano a migliaia ogni giorno e lei - non avendo spazio in casa per conservarli tutti - li deposita in strada e, per rispetto, lì lascia li per almeno 6 mesi.
 
===L'emergenza rifiuti===
La sua scelta fa infuriare il cardinele di Napoli e quindi è costretta a desistere dal sui proposito. Per svagarsi continua quindi la sua collezione di sacchetti della monnezza, tanto che i napoletani gliene donano a migliaia ogni giorno e lei - non avendo spazio in casa per conservarli tutti - li deposita in strada e, per rispetto, lì lascia li per almeno 6 mesi.
 
Berlusconi e Prodi, gelosi della sua collezione, hanno più volte inviato a Napoli vari commissari straordinari per rubarglieli, ma lei è sempre riuscita ad ammaliarli con la sua bellezza e la voce soave, impedendogli di portare a termine i loro incarichi.
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