Richard Nixon: differenze tra le versioni

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==La presidenza==
Nixon, assieme al Segretario di Stato [[Henry Kissinger]], l’uomo che aveva imparato a gestire le controversie internazionali giocando a [[Risiko]], diede una svolta alla politica facendosi portatore di una gestione per la quale gli [[Stati Uniti|USA]] sarebbero intervenuti con azioni militari solo se gli interessi americani fossero stati realmente in gioco o in alternativa se a Nixon stava antipatico qualcuno.
[[Immagine:Nixon-mao-19721.png|thumb|300px|Nixon incontra Mao Tse-tung.]]
 
Essi quindi unirono a una politica innovativa di distensione e di dialogo alcune [[cazzata|cazzate]] madornali come ad esempio il sostenere segretamente il Colpo di Stato del generale [[Augusto Pinochet]] contro l'allora [[Presidente]] cileno [[Salvador Allende]], inviando al dittatore cileno armi, munizioni, sigarette e palloni di cuoio.
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Fedele alla necessità di aprire un dialogo con le potenze mondiali solo dopo averle umiliate, Nixon mantenne una linea di equilibrio, se continuare a bombardare col [[napalm]] i civili in Vietnam può definirsi equilibrio.
Fondendo la retorica conservatrice e l’approccio liberale ad un assoluto disprezzo per la diplomazia nel campo dei diritti civili e dell'iniziativa economica, Nixon si pose al centro di alcune importanti situazioni che lo videro protagonista, di solito inconsapevole.
[[Immagine:Nixon-mao-19721.png|thumb|300px|Nixon incontra Mao Tse-tung.]]
Fra gli eventi più importanti della sua presidenza si ricordano:
*Il ritiro graduale dalla [[guerra]] del Vietnam (iniziata col ritiro di un soldato e di un asino all’anno, giusto per permettere ulteriori attacchi, non si sa mai)
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Abile quanto intemperante di carattere, anche a causa dell'atteggiamento ostile nei suoi confronti da parte dei giornalisti (che per una strana coincidenza iniziò quando lui prese a chiamarli ''“quegli impiccioni saputelli del [[cazzo]]”'') nel [[1974]] fu coinvolto nello ''scandalo Watergate'' e costretto a dimettersi, dal momento che le pratiche per la sua procedura di ''impiccment'' (rimozione) erano talmente avanti che il nuovo presidente aveva già portato gli scatoloni di cartone con la sua roba alla [[Casa Bianca]]. Il nuovo [[pollo]] da mettere pro tempore dietro la scrivania in attesa di un alternativa seria si chiamava [[Gerald Ford]], e fino ad una settimana prima faceva il custode della cantina della [[Casa Bianca]], che non aveva una cantina.
[[Immagine:Nixon6.jpg|left|thumb|270px|Nixon acciuffa mosche con le [[mano|mani]] invece di rispondere alle domande dei giornalisti.]]
 
La presidenza di Richard Nixon fu oggetto di critiche soprattutto per il suo uso spregiudicato del [[potere]], tant'è che essa venne definita come "imperiale", ma Nixon si difese sempre da queste accuse: la poltrona con l’aquila sullo schienale l’aveva vinta con i punti dei formaggini.
Nixon fu accusato di aver allargato a dismisura i suoi poteri, stravolgendo di fatto una costituzione già stravolta dai suoi predecessori.
''Sono un presidente democratico e liberale''- disse Nixon alla stampa mentre spruzzava acqua gelata sui manifestanti.
 
Il presidente faceva inoltre un uso massiccio dei servizi segreti, oltre che di [[assorbente|assorbenti]] con le ali e di dopobarba al mango: infatti, fece spiare molti dei suoi collaboratori, segretari e faceva pedinare in continuazione sua [[moglie]] da un finto camioncino della [[pizza]].
Le operazioni di spionaggio e di controspionaggio raggiunsero un livello tale che una sera Nixon trovò una cimice perfino in una delle sue [[emorroidi]].
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