Principato di Seborga: differenze tra le versioni

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{{CitCit2|Che posto merdoso!, Andiamoandiamo via subito!|[[Mio padre]]}}
[[File:deserto_bianco.jpg|right|thumb|134x87px|Uno scorcio di un paesaggio desertico, molto più gradevole della brulla Seborga]]
{{CitCit2|Non è un posto per turisti quello! Tornate indietro, tornate indietro!!|[[Un coltivatore diretto a cui abbiamo chiesto informazioni lungo la strada]]}}
{{Cit|Che posto merdoso! Andiamo via subito|[[Mio padre]]}}
{{CitCit2|Un giorno non saremo più schiavi dell'Italia! Saremo un regno, forte e fiero! SEBORGA UBERÜBER ALLES!|[[Seborghino indipendentista medio]]}}
{{Cit|Non è un posto per turisti quello! Tornate indietro, tornate indietro!!|[[Un coltivatore diretto a cui abbiamo chiesto informazioni lungo la strada]]}}
{{Cit|Un giorno non saremo più schiavi dell'Italia! Saremo un regno, forte e fiero! SEBORGA UBER ALLES!|[[Seborghino indipendentista medio]]}}
 
Fondato nel [[954]] da una cellula di [[monaci benedettini]] protocrociati e particolarmente antipatici, '''Seborga''' sorge su un inospitale e brullo spuntone di [[roccia]] dell'entroterra [[Liguria|ligure]]. Questo [[fazzoletto]] di sassi è abitato da 319 persone (over 60 in maggioranza [[vecchio|vecchi]] e [[pensione d'invalidità|falsi invalidi]]) e vive principalmente di Pastorizia[[pastorizia]] e di [[turismo]].
 
 
 
Fondato nel 954 da una cellula di monaci benedettini protocrociati e particolarmente antipatici, Seborga sorge su un inospitale e brullo spuntone di roccia dell'entroterra ligure. Questo fazzoletto di sassi è abitato da 319 persone (over 60 in maggioranza) e vive principalmente di Pastorizia e di turismo.
 
== Storia ==
[[File:deserto_bianco.jpg|right|thumb|134x87px|Uno scorcio di un paesaggio desertico, molto più gradevole della brulla Seborga]]
Essendo poco importante la riassumerò, chi volesse acculturarsi in modo più preciso vada a farlo su Wikipedia.<br />
Seborga passò dall'amministrazione benedittina a quella della Repubblica di Genova nel 1181, per essere rimbalzata poi ai Savoia nel 1697. La sua storica successiva segue quella della nazione, fino alla Repubblica odierna.<br />
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