Potenza (Italia): differenze tra le versioni

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*Se vuoi conoscere una ragazza devi nascerci insieme, nel senso che se superi la quinta elementare senza averne conosciuta una non ne conoscerai mai più di nuove.
[[File:Potenza.jpg|right|thumb|210px|Che bella città!]]
 
== I Nummi ==
I Nummi, cioè il 97% della popolazione potentina, ereditano il loro nome dalla contrazione delle parole ''Nummeli fà verè'' (non me li far vedere). Essi si dividono principalmente in:
 
=== I [[Truzzi|tamarri]] ===
Nei giorni di caldo torrido (10°C) sono ricoperti di pellicce esotiche (cinghiale bianco della Sellata), ''Mentre nei giorni più rigidi esibiscono il petto villoso'' penserete, e invece no! Esibiscono un qualcosa che assimilare a un petto di pollo in besciamella sarebbe blasfemo, essendo esso senza alcuna tonicità né pelo alcuno, costantemente DEPILATO e LUCIDATO con la cromatina per scarpe e possibilmente anche lampadato, che sgorga da striminzite canotte fucsia o [[rosa]] a punta. Frequentano principalmente il Basiliko's o il Flamingo Bowling; il sabato invece esprimono tutta la loro virilità sul parquet di via Pretoria, accompagnati da coltissime ragazze che si vantano della loro meritata licenza elementare. Il loro sogno nel cassetto è possedere un motozappa da 400 Cv e vivere in un mondo senza persone istruite (e senza tecnologia).
[[File:Manicapelli.jpg|right|thumb|280px|Espressione di uno studente [[erasmus]] che viene a studiare a Potenza.]]
 
Per riconoscerli basta chiedere come pronunciano la parola computer (SPELLING: C-O-M-P-U-T-È-R), in alternativa sono riconoscibili anche dal sopracciglio curato maniacalmente, dall'orecchino a gemma vistosamente grosso e antiestetico, dalle scarpe a specchio dai colori iridescenti, dagli occhiali da sole a mosca il sabato sera alle undici, dalla suoneria del cellulare che riproduce la sigla di [[Uomini e donne]] o dalla gigantesca fibbia della cintura (seconda solo a quella che si vince al [[wrestling]] o alla boxe). I loro idoli musicali sono [[Gigi D'Alessio]] e [[Nino D'Angelo]]. La camminata dei tamarri si distingue per la tentazione di simulare una sfilata, nei casi più gravi si può riscontrare una somiglianza al movimento androide causata dall'oscillazione delle scapole, diretta conseguenza della tendenza a tenere il petto in posizione eretta a tutti i costi, per apparire attraente agli occhi degli esemplari femminili.
 
Un documentario speciale è stato girato da alcuni ragazzi di Bucaletto al riguardo della specie "Motorizzata", ossia i frequentatori dell'oratorio Salesiano del Don Bosco. Questi esemplari, si presume, dopo aver atteso 14 anni idolatrando un feticcio definito "patentino", generano (dal portafogli di mamma e papà generosissimi e sempre disponibili a versare per la questua del figlio per bene) la loro [[Appendice Cecale|appendice]] VITALE, da cui non si separeranno mai più e alla quale apporteranno modifiche tali da renderla il più efficiente possibile. Pardon, ho detto efficiente? Intendevo conformista quanto antieconomica. Tra le più note vi sono: " 'a zzetaiccs cromata ", i LED (preferibilmente di colori in completo disaccordo cromatico con la scocca del veicolo) e infine, gli adesivi più orrendi reperibili al momento (che spaziano da quelli dieggì, armani o DATCH a quelli MALOSSI).
 
I tamarri motorizzati hanno auto non sportive ma truccate all'inverosimile votate allo spreco inutile di carburante, spesso le modifiche sono esterne e riguardano minigonne, alettoni, prese d'aria, adesivi, neon e cerchi che si notano; insomma una versione ridicola (in gergo locale "pezzotta") delle auto di ''The Fast and the Furious''. In alcuni casi sono presenti peluche sui sedili o strani accessori. Questi personaggi hanno fatto della loro automobile un'appendice del proprio culo, nel senso che non li vedrai mai camminare a piedi, nemmeno con due metri e mezzo di neve per strada. Il meglio di loro stessi viene manifestato il sabato sera quando ti spaccano i maroni con le loro autoradio (m sò fatt' l'impiant cu u subbufer, mi frà), dopo aver civilmente parcheggiato la loro protesi (l'automobile, se non si era capito) in piazza Prefettura per guardare (benché trentenni) le quindicenni che passeggiano in via Pretoria. Dopo aver trascorso un'ora e mezza a farsi pippe mentali, non contenti, incominciano a fare il giro dei vicoli del centro (sempre in macchina). Li vedrai passare tre o quattro volte da piazza XVIII agosto, porta salza, via del popolo, via due torri e così finché potranno dire con soddisfazione di essere stati anche loro (virtualmente) in via Pretoria (luogo di incontro della gioventù potentina il sabato sera). Sono riconoscibili dagli sputtanatissimi fari allo xenon, alettoni e marmittoni cromati, imbarazzanti adesivi (i più in voga al momento sono i cuoricini sweet year), cerchi in lega (i più inguardabili sono quelli dorati), finestrini abbassati in pieno inverno, autista con occhialoni da sole e sorrisino ammiccante (secondo lui, ma da ebete per chi lo vede). Spesso si intravedono nei pressi delle scuole medie per rimorchiare dodicenni in piena tempesta ormonale, visto che le coetanee per lo più li scagano.
 
=== I mi frà (detti anche nummi con i cani) ===
Tipica popolazione potentina, distaccatasi dall'ambiente tamarro non condividendone la passione per i trattori e per le persone acculturate del consorzio agrario; essi vogliono esprimere la loro ingratitudine verso il mondo nonostante siano tutti ricchi e figli di papà. Per riconoscerli basta notare una delle seguenti cose:
* dicono "mi frà" (oppure "'o frà" se hanno studiato a [[Napoli]]) ogni 5,6 nanosecondi oppure "seeh mifrà ma stai male con la pala, wuagliò".
* dicono te lo scendo e/o te lo salgo (invece di "te lo porto giù o su).
* non usano il complemento oggetto, es: Dado chiama a Matteo...
* cane al seguito (talvolta sostituito da un monociclo, delle palline da circo o una bmx).
* stanno in piazzetta.
* vestono con abiti pseudo-straccioni (comprati da Underground a peso d'oro).
* credono di darsi un tono affibbiandosi strani soprannomi con evidenti richiami a cioccolatini venduti nei bar più comuni(Bounty, Mars).
* sono "gli antichi Savi protettori del Priorato di Sion", ossia un po' ebrei e taccagni. Li riconosci perché il sabato sera nei locali, sui loro tavolini c'è sempre e solo una bottiglietta d'acqua o al massimo una Dr.Pepper.
* di sicure origini romane, al momento di pagare il conto chiedono sempre "scusa mi frà ci fai il conto diviso dieci?"
* dicono le seguenti frasi: "''mamma mia mi frà ieri ci siamo strippati a putischifo, ci siamo fatti certi paglioni mi frà, è stata na cosa allucinante mi frà, ce mi frà ma tu stai popo male, è popo positivo mi frà, tattico mi frà, c'hai due spicci mi frà?, hai na sigaretta mi frà";"arguto mifra"; "approssimativo mi frà", "mamma dù frà", "mi frà m vac' a pompà un po' un palestra mi frà". "t pompa l'occhi mi frà", "t dac na capata ind a i dent mi frà", "lurido", "pupo nero", "si nu tanguozz mi frà","mi fra te ne vai a duorm cu i gallin""mamma mifra a catenazz''"
* mostrano una forte tendenza nello scroccare bevande o cibi nei bar limitrofi, la frase di rito è la seguente: "E ya...e pàa na cosa"; oppure più indirettamente preferiscono direttamente il contante che poi andranno a scambiare con le consumazioni, in questo caso la frase di rito è: "Che ch'hai due spicci, pure 20 centesimi, devo piglià l'autobus che sennò non so come tornà, mi frà".
 
=== I fricchettoni del Goblin's ===
Essendo una città di merda, Potenza gode di una emigrazione del 90%, soprattutto di studenti universitari.
Quando però questi esseri fanno ritorno in alcuni periodi dell'anno, manifestano tutti i segni di una rara malattia chiamata "MASAI" (il nome deriva dal prefisso usato in ogni frase di questa gente esempio: "MA SAI che a [[Bologna]]..."; "MA SAI che a Milano...". Essi presentano le seguenti caratteristiche:
* Stanno sempre davanti al Goblin's (MASAI che a [[Bologna]] c'è un locale dove ci vediamo con tutti i WAGLIò).
* Hanno il cappotto WoolRich pure a Giugno (MASAI che a Roma ci sono 20° di +).
* Considerano terroni i potentini nonostante lo siano anche loro.
* Credono di essere supercolti nonostante frequentino Scienze Politiche a [[Bologna]] o il DAMS (MASAI che ho studiato 4 mesi per fare l'esame di Storia delle Donne?).
* L'80% di loro studia a Roma alla facoltà di Giurisprudenza.
* Sono fotofobici, escono all'esterno solo di notte e solo nei pub, è pressoché impossibile vederli di giorno, sia a causa della fotofobia sia a causa delle loro abitudini nottambule.
 
=== Gli Auto-Nummi ===
A questa categoria appartengono tutti quelli che, nonostante siano residenti in città, li vedi forse una volta all'anno (per fortuna). Incapaci di ogni capacità relazionale, rappresentanti di una categoria che comprende bigotti seguaci della chiesa, agnostici capaci a nulla, studenti che hanno bisogno di 11 mesi e mezzo di studio all'anno per riuscire a fare qualcosa e per questo trascura la propria vita sociale, lamentandosi poi di aver perso gli amici o il/la ragazzo/a. L'Auto-Nummo trascorre la propria esistenza impegnato nella visione quotidiana di profondi programmi culturali quali: Uomini e donne, l'Italia sul 2, i Cesaroni, C'è posta per te, le fiction varie (d'amore per le donne e Carabinieri per i maschi), ecc.
Quando ti capita di vederli sentirai frasi del genere:
* "Ci vediamo presto".
* "Sono cambiato/a".
* "Sono già uscito a Pasqua".
* "Sono già uscito a Natale".
* "Tutto a posto?" Risposta: "Tutto a posto...", incrociandosi senza fermarsi, onde evitare che la conversazione si blocchi dopo l'originale e conclusiva frase: "Che te ne fai?" Risposta: "Un giro sopra, solito".
* "Ti ricordi quando facevamo il liceo?" (10 anni fa).
 
=== Gli eterni fidanzati ===
Tra i meno attaccabili dei nummi; conducono una vita a sé da quando avevano 6 anni, cioè da quando hanno visto la loro cagna gravida e hanno deciso che prima o poi avrebbero avuto un figlio (anche non sapendo come farlo). Influenzati da una cultura più che bigotta, hanno il primo rapporto sessuale dopo 15 anni di fidanzamento cioè dopo che il partner li ha già traditi, accettando il fatto che il figlio è la reincarnazione di Gesù (perché nato senza rapporto), con le sembianze di Didier Drogba (il marocchino di fiducia). Gli uomini sono dei puttanieri inauditi, però comunque perpetuano a stare con la propria donna e convoleranno a nozze, per non apportare giustificazioni alle rispettive famiglie.
 
=== I Nummi danzanti ===
Ultimi, ma non ultimi per voglia di menarli, sono coloro che affollano nel periodo estivo il Dancing: un insieme di piastrelle collocato nel centro dei mifrà di Montereale. La composizione delle persone che affolla questo luogo è:
 
# 10% persone iscritte alla scuola di ballo locale che ci rompe le scatole con la stessa canzone di salsa e merengue da 25 anni, e che riesce a trasformare in balli di gruppo canzoni di merda quali "La Zitella" e "Il Ballo Del Cavallo".
# 40% vecchi arrapati che guardano se qualche ragazza ha la gonna e si vede qualcosa (Consiglio: non vi sedete davanti a loro altrimenti vi rompono le palle perché non riesco a vedere le tette della ballerina 15enne).
# 45% tamarri che stanno seduti con la loro ragazza pensando di essere all'opera perché quella musica è più raffinata di quella che ascoltano di solito (Gigi D'Alessio).
# 5% non-nummi che sperano di conoscere qualche ragazza, ma che dimenticano la legge universale che governa Potenza: '''la 8:1'''.
# N.P.% Truzzi e/o tamarri fermi con le radici piantate sul pavimento in stile latrina san marinense che prendono in giro le persone in pista, credendosi fighi, e che non attendono altro che qualcuno gli cavi un occhio con un passo cha cha e una macumba cantata sulle [[Note musicali|note]] della musica. Esemplare Alpha è il Truzzo strafigo più sbrilluccicante del gruppo che, come i suoi simili, tenta di dar fastidio alla gente che balla provando a far partire risse sulla pista, ma vengono PUNTUALMENTE scaraventati fuori pista a passo di danza da "I Giustizieri del dancing": due verginelli autoctoni in perenne ricerca di figa e un immigrato di varese (che risponde al nome di Danielo, facilmente riconoscibile per la cromatura dorata che sfoggia durante l'intero periodo natalizio), che tentano di rendere quella latrina all'aperto un posto godibile.
 
=== I nummi da stadio ===
L''''ultrà''' viene allevato sin da cucciolo per mezzo di cure parentali compiacenti e soventemente facoltose, addestrato a ignorare le condizioni infime in cui versano i suoi attributi genitali, stimolato metodicamente all'autoinganno e portato a credere di possedere un membro dalle dimensioni direttamente proporzionali a quelle della sciarpa rossoblù. Tale illusione viene fomentata negli anni dall'attaccamento morboso e patologico non alla Chiesa o alla Patria come il soggetto suole balbettare, ma a due figure mitologiche freudianamente devastanti: la Genitrice dispensatrice di luculliani banchetti domenicali (volgarmente conosciuta come MI MAMMA - ''mia madre''), e un comune simulacro di pietra dal berretto di foggia fallica (da cui forse la connessione con la sua natura di Protettore delle Teste di Cazzo), l'indice e il medio della mano protesa in avanti deformati, non in un gesto di benedizione bensì in una paresi che presenta pericolosi rimandi al gesto di esultanza di Gigi La Trottola andato a canestro: '''SAN'G'RARDPRUTTOR'''' (''San Gerardo Protettore'').
 
L'ultrà, ormai pubere, viene iniziato dagli anziani del suo branco alla frequentazione compulsiva di bizzarri luoghi di culto a lui deputati, riconoscibili da un aspetto postatomico che ricorda la periferia industriale di Detroit, occultata da fasulle insegne di pub irlandesi o da porcilaie, ai quali vengono affibbiati pretenziosi appellativi tratti dal dialetto locale (''goblin's''; ''sottapera''). Destinato a indossare risibili e costosi giacconi con cappuccio ricoperto di pelliccia, arma che lo aiuta a sottolineare la sua inventata mascolinità, l'ULTRÀ ormai adulto (quasi vecchio) sfoga la sua rabbia verso il nulla assoluto non solo la domenica allo stadio, biascicando inni in lingua Swaili (VOLA CU LA RADIA E LA TELEVISION/IND A TUTTI LI RION GIA SOMM A PRESSION), simbolo della sua pochezza intellettuale, ma anche in altre occupazioni:
* Accusando di meretricio alcune appartenenti al genere femminile che hanno non la colpa, bensì la decenza di non degnarlo di uno sguardo (meretricio peraltro improbabile a causa della notoria malattia della femmina locale che la porta a una immotivata castità sintetizzabile in un'espressione: "palo nel culo").
* Esponendosi al pubblico ludibrio di fronte ai telespettatori di Anno Zero, trasmissione di Santoro, dimostrando di aver frainteso completamente filosofie con le quali è venuto primariamente in contatto (''Fight Club'').
*Mostrandosi per le sconfortanti strade cittadine accompagnato da coloro che malauguratamente contribuiranno ad assicurargli una progenie (''bambole ultrà'').
 
La dieta ultrà è composta da cerchietti di grano lavorato e tostato, e succo d'uva acido con due centimetri di posa sul fondo della bottiglia, volgarmente noti come ''tarallucci e vino''. La bevanda in questione viene assunta non in porzioni singole e tramite contenitori di vetro detti bicchieri (inutile retaggio dell'età del ferro), bensì attraverso artefatti lignei con protuberanze nuovamente di forma fallica detti ''fiaschette'' (cannidd'). Questo non è un rituale di condivisione ancestrale con gli altri membri (per modo di dire) della comunità, bensì la prova di una totale e misteriosa ignoranza dell'esistenza dei bicchieri, di cui sopra, e la volontà di travestire sotto l'illusione del rito orgiastico dei Turchi la banale verità della frustrazione quotidiana. Una volta completata la cerimonia che ha per protagonista assoluto l'oggetto di pietra di cui molte righe sopra, unico momento di svago del soggetto. L'ULTRÀ, questo singolare individuo, si abbiglia con '''buffi stupidi costumi locali'''[http://www.youtube.com/watch?v=ow1Pg6ZUohY] o altrettanto stupidi e inquietanti rimaneggiamenti delle divise di alcuni simpatici mattacchioni conosciuti come Ku Klux Klan (''Portatori del Santo''). Il loro tipico inno da mattacchioni pecorai rossoblu può sembrare una cosa molto futile, ebbene ogni tifoso lo canta sempre andandone fiero e qualche coglione ha pagato anche l'autore per scriverlo.
 
== Gli altri poveracci ==
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