Utente anonimo
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{{Città
|Nome=Potenza
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|Posizione= Lì dove batte il sole
|AnnoDiFondazione= Mille e qualche cosa
|Abitanti= Nessun locale sa contare e nessuno di fuori
|Etnia=Nummi
|Lingua= Potente
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|Gemellaggio= Non c'è nessuna città paragonabile e quindi gemellabile a Potenza (per fortuna)
}}
{{Cit|Mi sono perso.|Turista che in realtà voleva andare a Matera}}
{{Cit|[[Cristo]] si è fermato a Eboli... per non vedere Potenza
'''Potenza''', capitale della Val di Non (perché nessuno sa dove è), zona sperduta della [[Terronia]] centrale. La città è nota per aver vinto la medaglia d'argento nel concorso "Il capoluogo di regione più sfigato d'Italia", superata solo ai tempi supplementari dalla fortissima compagine di [[Campobasso]], dopo una combattutissima finale.
Essendo collocata nella terra di mezzo tra il Tirreno, lo Ionio e l'Adriatico, ha la stessa rilevanza che avrebbe avuto un lembo di mare tra i tre tratti; collocata a 900 metri sul livello del mare per difendere la città dai truzzi [[Matera|materani]] che portavano la lebbra commerciando il lurido [[pane]] materano, ha una temperatura media di 5°C che oscilla tra i -15°C del 15 agosto e i 25°C di dicembre.▼
È
Famosa per i rapporti sociali, è stata scelta come capitale della comunità [[gay]] mondiale per due semplici motivi:
* Il rapporto uomini-donne è 8:1.
*
== Geografia ==
▲Essendo collocata nella terra di mezzo tra il [[Mar Tirreno|Tirreno]], lo [[Mar Ionio|Ionio]] e l'[[Mare Adriatico|Adriatico]],
==
I Nummi, cioè il 97% della popolazione potentina, prendono il loro nome dalla contrazione delle parole ''Nummeli fà verè'' (non me li far vedere). Essi si dividono principalmente in:
=== I [[Truzzi|tamarri]] ===
[[File:
Nei giorni di caldo torrido (10°C) sono ricoperti di pellicce esotiche (cinghiale bianco della Sellata),
▲[[File:Manicapelli.jpg|right|thumb|280px|Espressione di uno studente [[erasmus]] che viene a studiare a Potenza.]]
Per capire se una persona appartiene alla categoria dei truzzi basta chiedere all'individuo sospettato come pronunciano la parola [[computer]] (SPELLING: C-O-M-P-U-T-È-R), in alternativa essi sono riconoscibili per le seguenti caratteristiche estetiche:
*il sopracciglio curato maniacalmente (tagliato intenzionalmente per darsi un aria da duro)
*l'antiestetico e ingombrante orecchino a gemma
*le scarpe a specchio dai colori iridescenti;
*gli occhiali da sole a mosca il sabato sera alle undici, comodi per sbattere contro ogni cosa e persona;
*la sigla di [[Uomini e donne]] usata come suoneria del cellulare;
*la gigantesca fibbia della cintura (con tanto di scritta "WWE Champion"). I loro idoli musicali sono [[Gigi D'Alessio]] e [[Nino D'Angelo]]
[[File: Centauro Cheyenne.jpg|
Uno speciale [[documentario]] è stato girato da alcuni [[ragazzi]] di Bucaletto al riguardo della sottospecie Tamarra dei "Motorizzati", ossia i frequentatori dell'oratorio Salesiano del [[Don Bosco]]. Questi esemplari, dopo aver atteso 14 anni idolatrando un feticcio definito "[[motorino]]", ottenuto tramite corsi pagati (dai [[genitori]]) e che è destinato a diventare la loro [[Appendice Cecale|appendice]] VITALE. Questo piccolo e misterioso orpello diventerà infatti un tutt'uno con l'individuo e questi vi apporterà solo alcune modifiche tali da renderlo il più [[conformista]] quanto [[
I tamarri motorizzati, raggiunta la maggiore età, si procurano auto non sportive ma truccate all'inverosimile, votate allo spreco inutile di carburante. Spesso le modifiche sono solo estetiche e riguardano l'aggiunta di polle in minigonna a bordo, alettoni, prese d'aria, accecanti fari allo xenon, adesivi osceni, neon, cerchi in lega Nord e finestrini abbassati anche di inverno; il risultato è una versione [[ridicola]] (in gergo locale "pezzotta") delle auto di ''[[The Fast and the Furious]]''. Questi personaggi hanno fatto della loro automobile un'appendice del proprio culo, nel senso che non li vedrai mai camminare a piedi, nemmeno con due metri e mezzo di neve per strada<ref>Il fatto che a Potenza non nevichi è secondario</ref>. I motorizzati danno il meglio di sè il sabato sera quando iniziano a [[Rompere i coglioni|rompere i maroni]] con i loro stereo:
Dopo aver {{citnec|civilmente}} parcheggiato la loro estensione motorizzata in piazza Prefettura per guardare (benché siano per la maggior parte di loro trentenni) le [[quindicenni]] che passeggiano in via Pretoria. Dopo aver trascorso un'ora e mezza a [[farsi le pippe mentali]], non ancora soddisfatti, incominciano a fare il giro dei vicoli del centro (sempre in macchina). Li vedrai fare tre o quattro volte il giro che inizia da Piazza XVIII agosto, passa per Porta Salza, poi per Via del Popolo, poi per Via due torri e poi prosegue finché non potranno dire con soddisfazione di essere stati (virtualmente) in via Pretoria, luogo di incontro della gioventù potentina il sabato sera.▼
{{Q|m sò fatt' l'impiant cu u subbufer, mi frà}}
▲Dopo aver {{
=== I mi frà (detti anche nummi con i cani) ===
[[File:Punkabbestia con cane.jpg|miniatura|Una foto di un mi frà col suo cane, anche se nessuno è riuscito ancora stabilire quale dei due sia l'animale]]
Tipica popolazione potentina, distaccatasi dall'ambiente tamarro, non condividendone la passione per i [[trattori]] e per le persone acculturate del [[consorzio agrario]], vogliono esprimere la loro ingratitudine verso il mondo nonostante siano tutti [[ricchi]] e [[figli di papà]]. Per riconoscerli basta notare una delle seguenti cose:
* l'uso dell'espressione "mi frà" (oppure "'o frà" se hanno studiato a [[Napoli]]) ogni 5,6 nanosecondi oppure "seeh mifrà ma stai male con la pala, wuagliò".
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* il creder che affibbiandosi strani soprannomi con evidenti richiami a cioccolatini venduti nei bar più comuni (Bounty, Mars) faccia molto figo.
* l'essere parte de "gli antichi Savi protettori del Priorato di Sion", ossia avere origine un po' [[ebrea]], riscontrabile nel rapporto col denaro <ref>Per questo motivo il sabato sera nei locali sui loro tavolini c'è sempre e solo una bottiglietta d'acqua o al massimo una Dr.Pepper</ref>.
* l'aver origini romane,
* l'uso delle seguenti espressioni: "''mamma mia mi frà [[ieri]] ci siamo strippati a putischifo, ci siamo fatti certi paglioni mi frà, è stata na cosa [[allucinante]] mi frà, ce mi frà ma tu stai popo male, è popo positivo mi frà, tattico mi frà, c'hai due spicci mi frà?, hai na sigaretta mi frà";"arguto mifra"; "approssimativo mi frà", "mamma dù frà", "mi frà m vac' a pompà un po' un palestra mi frà". "t pompa l'occhi mi frà", "t dac na capata ind a i dent mi frà", "lurido", "pupo nero", "si nu tanguozz mi frà","mi fra te ne vai a duorm cu i gallin""mamma mifra a catenazz","mamma mi frà che trasferta", "T dac na tirapugni a 15 eur mi frà","N' du sug", "Mi fra sponzorizza na sigarett''".
* il mostrare una forte tendenza allo scrocco di bevande e cibi dei bar limitrofi, con la frase di rito : "E ya...e pàa na cosa"; in alternativa usano la frase più indiretta: "Che ch'hai due spicci, pure 20 centesimi, devo piglià l'autobus che sennò non so come tornà, mi frà".
=== I fricchettoni del Goblin's ===
Essendo una città di [[merda]], Potenza gode di una [[emigrazione]] del 90%, soprattutto da parte degli [[studenti universitari]], anche
* Stanno sempre davanti al "Goblin's" ("MASAI che a [[Bologna]] c'è un locale dove ci vediamo con tutti i WAGLIò").
* Hanno il cappotto [[WoolRich]] pure a [[giugno]]("MASAI che a [[Roma]] ci sono 20° di +").
* Considerano [[terroni]] i potentini nonostante lo siano anche loro, vantandosi, quindi, di essere dei senza patria.
* Credono di essere incredibilmente acculturati, nonostante frequentino facoltà come [[Scienze Politiche]] a [[Bologna]] o il DAMS ("MASAI che ho studiato 4 mesi per fare l'esame di Storia delle Donne?").
* L'80% di loro studia a [[Roma]] alla facoltà di [[Giurisprudenza]].
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=== I Nummi-zombi ===
I Nummi-zombi passano anch'essi la maggior parte della loro vita attiva la [[notte]], gironzolando per Via Pretoria e per ogni sorta di vicolo buio. Di giorno invece stanno chiusi in casa attaccati a [[Facebook]]. La sera si riuniscono tutti insieme al loro "quartier generale": le scalinate della chiesa di San Michele. Passano lì quasi tutta la sera tirando [[bestemmie]] sulla [[Madonna]], fumando la prima cosa che gli capita nella cartina, bevendo [[birra]] per il puro gusto di lasciare una dozzina di [[bottiglie]] sparpagliate per terra e discutendo su quanto la loro vita sia deprimente
=== Gli Auto-Nummi ===
[[File:Troll che esce da una caverna.jpg|miniatura|Un Auto-Nummo che si appresta a compiere la sua uscita annuale]]
A questa categoria appartengono tutti quelli che, nonostante siano residenti in città, vengono avvistati una volta all'anno al massimo (per fortuna). Incapaci di ogni rapporto interpersonale, rappresentano una categoria che comprende [[Cristiani|bigotti seguaci della chiesa]], [[agnostici]] buoni a nulla e [[
Se mai
* "Ci vediamo presto".
* "Sono cambiato/a".
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# 45% [[Tamarri]] che stanno seduti con la loro [[ragazza]], pensando di essere all'opera perché quella musica è più raffinata di quella che ascoltano di solito ([[Gigi D'Alessio]]).
# 5% Non-nummi che sperano di conoscere qualche ragazza, ma che dimenticano la legge universale che governa Potenza: '''la 8:1'''.
# N.P.% Truzzi e/o tamarri fermi con le radici piantate sul pavimento in stile latrina san marinense, prendendo in giro le persone in pista e credendosi fichi.Non attendono altro che qualcuno gli cavi un occhio con un passo cha cha e una macumba cantata sulle [[Note musicali|note]] della musica.
=== I nummi da stadio ===
[[File:Poster tifosi Potenza.jpg|
L''''ultrà''' viene allevato sin da piccolo per mezzo delle [[Viziato|cure parentali compiacenti e spesso facoltose]] e viene addestrato a ignorare le condizioni infime in cui versano i suoi [[Pene|attributi genitali]], per i quali è portato a credere di possedere un membro dalle dimensioni non dissimili di quelle della sciarpa rosso-blu. Tale illusione viene alimentata negli anni da un attaccamento morboso e patologico, non alla [[Chiesa]] o alla [[Patria]] <ref>Come il soggetto suole balbettare</ref>, ma a due figure mitologiche freudianamente devastanti: la [[Madre|Genitrice dispensatrice di luculliani banchetti domenicali]] (volgarmente conosciuta come MI MAMMA - ''mia madre'') e un banale simulacro di pietra dal berretto di foggia fallica (da cui forse la connessione con la sua natura di Protettore delle [[Teste di Cazzo]]):'''SAN'G'RARDPRUTTOR'''' (''San Gerardo Protettore''), qui rappresentato con l'indice e il medio della mano protesa in avanti deformati, non in un gesto di [[benedizione]], bensì in una [[paresi]] pericolosamente simile al gesto di esultanza di [[Gigi La Trottola]] quando va a [[canestro]].
L'ultrà, quando è ormai pubere, viene iniziato dagli [[anziani]] del suo [[branco]] alla frequentazione compulsiva di bizzarri luoghi di culto a lui deputati, riconoscibili da un aspetto postatomico non dissimile dalla periferia industriale di [[Detroit]] e caratterizzata da fasulle insegne di [[pub irlandesi]] o da porcilaie (ai quali vengono affibbiati pretenziosi appellativi tratti dal dialetto locale, come ''goblin's'' e ''sottapera'')). Destinato a indossare ridicoli e costosi [[giacconi]] con cappuccio ricoperto di [[pelliccia]], arma che lo aiuta a sottolineare la sua immaginaria mascolinità, l'ULTRÀ ormai adulto (quasi vecchio) sfoga la sua rabbia verso il nulla assoluto non solo la domenica allo stadio, con inni cantati in lingua Swaili<ref>già da soli simbolo della bassezza intellettuale dell'individuo</ref>(VOLA CU LA RADIA E LA TELEVISION/IND A TUTTI LI RION GIA SOMM A PRESSION), ma anche in altre occasioni:
* Mentre
* Mentre si espone al pubblico ludibrio dei telespettatori di [[Anno Zero]], trasmissione di [[Santoro]], dimostrando di aver frainteso completamente filosofie con le quali è venuto primariamente in contatto (''[[Fight Club]]'').
*Mentre si aggira per le sconfortanti strade cittadine accompagnato da coloro che malauguratamente contribuiranno ad assicurargli una progenie (''bambole ultrà'').
La dieta dell'ultrà è composta da cerchietti di grano lavorato e tostato, e succo d'uva acido con due centimetri di posa sul fondo della bottiglia, volgarmente noti come ''tarallucci e vino''. La bevanda in questione viene assunta non in porzioni singole e tramite contenitori di vetro detti [[bicchieri]] (inutile retaggio dell'età del ferro), bensì attraverso artefatti lignei con protuberanze nuovamente di forma fallica detti ''fiaschette'' (cannidd'). Questo non è un rituale di condivisione ancestrale con gli altri membri (per modo di dire) della comunità, bensì la prova di una totale e misteriosa ignoranza dell'esistenza dei bicchieri, di cui sopra, e la volontà di travestire sotto l'illusione del rito orgiastico dei Turchi la banale verità della frustrazione quotidiana. Una volta completata la cerimonia che ha per protagonista assoluto l'oggetto di pietra sacro di cui molte righe sopra, unico momento di svago del soggetto, arriva il momento in cui l'Ultrà si abbiglia con buffi stupidi costumi locali (cit. guzzanti) o altrettanto stupidi e inquietanti rimaneggiamenti delle divise di alcuni simpatici mattacchioni conosciuti come Ku Klux Klan (''Portatori del Santo'').
=== Gli altri poveracci ===
Chi non è Nummu e non è gay (cioè il 3%), ha una vita difficile in questa città poiché è costretto all'[[alcolismo]] cronico, denigrato per le eventuali [[Intelligenza|capacità intellettuali]] e snobbato dalle [[ragazze]] perché non possiede nemmeno una ape-car
==
[[File:Potenza di frazione.jpg|
Il suo {{
Girando per la città si noterà subito una splendida Macchia romana, famosa per essere il quartiere, esteticamente parlando, più in vista di Potenza. Osservando attentamente si nota la grande maestria e la cura con cui è stata urbanizzata la zona: i palazzi sono ammassati uno sull'altro<ref>Affacciandosi dalla finestra vedo quello del palazzo di fronte che dorme, si spoglia, piscia, mangia e viceversa</ref>. Cosa fondamentale nell'improbabile caso che vogliate costruire una città sul modello di Potenza è quella di costruire obbligatoriamente prima i palazzi e poi le strade, così che poi possiate divertirvi a cimentarvi nell'impossibile impresa posizionare quest'ultime, scendendo così al compromesso di
[[File:Potenza.jpg|right|thumb|300px|Che bella città!]]▼
Fulcro del piano urbanistico cittadino è l'assoluto divieto di costruire parcheggi/garage a fronte di palazzi che ospitano in media 16 famiglie ciascuno, poichè l'obiettivo principale è quello di far riversare tutte le macchine (si ricordi che Potenza ha la proporzione auto/abitante più alta d'Italia) sulle strettissime strade (vedere sopra). ▼
▲Fulcro del piano urbanistico cittadino è l'assoluto divieto di costruire parcheggi/garage a fronte di palazzi che ospitano in media 16 famiglie ciascuno,
La vera perla, il vanto dei vanti, è però la scultura pseudo-futuristica costruita nel mezzo della zona culturale della città: il Serpentone. Di un tenue color arancione (shkrrdente, come viene definito nella lingua autoctona) non-ti-scordar-di-me (cosa peraltro impossibile data la cagata enorme che è), la scultura è stata costruita secondo il progetto: "Diffondiamo l'arte nelle case", nel senso letterale dell'espressione, essendo stata costruita a due centimetri dalle abitazioni.
Altro punto nevralgico di questa {{citnec|viva e pulsante megalopoli}} è Via Verrastro, più comunemente nota come "salita della Regione": qui ogni giorno gli "affaccendati" impiegati della Regione si riversano in massa, rendendo la via impercorribile, in particolar modo nella pausa caffè quando affollano uno dei dieci bar, i quali sono stipati tutti in meno di dieci metri l'un dall'altro. A peggiorare la situazione per questa via passano tutti gli autobus provenienti dalla città e dai paesi limitrofi (che raggiungono il centinaio verso l'una e mezza), il circo con tanto di camper annessi e la cinquantina di cortei mensili di scioperanti.
[[File:Tgr basilicata ospite.jpeg|thumb|right|350px|Tipico ospite intervistato su un tipico argomento al Tgr Basilicata.]]▼
In Basilicata gode dello share medio dello 0.1%, anche se registra picchi del 102% quando Tanino Brindisi dice le sue super-accurate previsioni, è famoso per il non riuscire ad azzeccare, anche dal punto di vista grammaticale, il nome in sovrimpressione delle persone che parlano.▼
== Cultura ==
'''Un grande'''
A Potenza vive un grande collezionista italiano, tale Antonio Valentino Russo. E' molto famoso su Facebook e ha fatto scambi con grandi collezionisti italiani come Yari Talevi e Marco Resta.
=== Media ===
==== Televisione ====
▲[[File:Tgr basilicata ospite.jpeg|
▲
Data la carenza quotidiana di notizie di rilievo, il Tg trasmette sempre le stesse notizie ogni giorno, arrivando al paradosso che se succede qualcosa di diverso dal solito non lo saprà nessuno, perché tanto non verrà trasmesso nulla a riguardo. Segue un elenco delle notizie (se così si può chiamarle) che ogni giorno sono riproposte:
* Il [[freddo]] invernale e il caldo (?) estivo.
* Il petrolio in Val D'Agri.
* Tutto sulla Fiat di Melfi.
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* La crisi del mobile imbottito (locuzione nominale per dire “divano” inventata dall'Accademia della Grappa dei giornalisti del TgR Basilicata) del polo materano.
* La centrale del Mercure che non verrà mai aperta.
* Le utilissime opere di infrastruttura cittadina che
* Le inutili iniziative culturali su sconosciuti pittori/scultori della minchia.
[[File:Tgr basilicata attack here.jpg|
▲[[File:Tgr basilicata attack here.jpg|thumb|left|250px|Tra le varie teorie, ce ne è una che teorizza un patto tra Tanino Brindisi e gli [[alieni]].]]
#'''Le previsioni del tempo''': l'appuntamento più seguito della settimana trasmesso (non si sa perché) solo il [[venerdì]]. È Condotto dal figlio illegittimo del Colonnello Giuliacci, ovvero Tanino Brindisi (che in realtà è il figlio del mitico Iuccio che potete trovare ogni giorno in via Orazio Flacco). È la prima rubrica di meteorologia in Italia che tratta di previsioni del tempo senza alcuna competenza di sorta, sia scientifica che grammaticale, inoltre è molto apprezzata dai telespettatori ultra-settantenni perché ricevono consigli sull'ora e il giorno migliore in cui piantare le patate e i cavoli. Tanino è l'unico essere umano che riesce a fare le previsioni con il solo ausilio del suo callo sull'alluce.
#'''Lo Sport''': Risulta l'unico modo per vedere il gol del Potenza (quando il Potenza era una squadra), visto che TeleCento non prende neanche a due passi dallo stadio, ed è condotto dall'attraente Beatrice Volpe, che cattura gli spettatori dalle grinfie della Canalis e di Controcampo. È il contenitore ideale per lo straripante numero di squadre lucane che militano nelle {{citnec|serie maggiori dei campionati nazionali}}. Nonostante il grande Potenza S.C sia l'unica compagine lucana di un certo rilievo nazionale, viene sempre smerdato a colpa della stragrande maggioranza di giornalisti filo-materani o filo-melfesi (quali Umberto Avallone che tifava per il Benevento durante il commento del ritorno dei play-off dell 17/06/2007, e ricorda che l'attaccante si chiama Pignalosa e non PIGNALOSHA).
#'''Usciamo stasera?''': verrebbe da rispondere "FATT I CAZZ TOI", visto che ti prendono per il culo facendo finta che ci sia qualcosa da fare.
#'''Ditelo al TgR''': condotto dal mitico Nino Cutro, riceve le lettere di telespettatori che vogliono denunciare in tv i disservizi fruiti nella nostra regione, ma purtroppo, a causa dell'analfabetismo generale dell'ascoltatore medio del TgR, nessuno riesce a capire quello che chiedono:
{{
== Note ==
{{note}}
[[Categoria:
[[Categoria:Città romane]]
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