Pop art: differenze tra le versioni

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{{Titolo|Pop Art}}
{{Artistico}}
 
[[File:Camion fatto di coca cola.jpg|thumb|280px340px|Un esempio di opera della Pop Art.]]
 
{{citazioneCit|Disimpara l’arte e mettila in disparte|Il motto della Pop Art}}
||Il motto della Pop art||}}
 
{{citazioneCit|Impara l’arte e giocatela a carte||Un altro motto della Pop art||Art}}
 
{{citazioneCit|Volete dire che questo cesso è finto??! Io ci ho appena pisciato dentro!!|Un visitatore ad una mostra della Pop art}}
 
||Un visitatore ad una mostra della Pop art||}}
{{citazioneCit|Il mio nome si scrive Warhol, non UòrolUòrol”|[[Andy Warhol||]] alla giornalista ignorante di turno| }}
 
{{citazione|Il mio nome si scrive Warhol, non Uòrol|Andy Warhol||alla giornalista ignorante di turno|}}
 
[[Immagine:Asse da stiro con canestro di frutta.jpg|thumb|''Asse da stiro con cesto di frutta'' (1962)]]
La '''Pop art''' è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Discende direttamente dal graffiante cinismo della ''Pignolik Art'' e dalla semplicità equilibrata del [[Neoplasticismo]], del [[Dadaismo]] e del [[Proibizionismo]]. Si sviluppa soprattutto negli [[USA]] a partire dagli anni '60, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale.
[[ImmagineFile:Asse da stiro con canestro di frutta.jpg|thumb|220px|''Asse da stiro con cesto di frutta'' (1962)]]
Questa nuova forma d’arte popolare (da non confondersi con la ''Popp Art'' che si limita a mettere un paio di [[tette]] dentro una cornice) era in netta contrapposizione con l’eccessivo intellettualismo dell’[[Espressionismo]] astratto, in opposizione netta col [[Concettualismo]] afinalistico e in avversione concreta col [[Disillusionismo]] torpido. Insomma la Pop Art rompeva le palle a tutti.
 
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== L’inizio ==
La Pop Art nasce in [[inghilterra|Gran Bretagna]] benché non se ne sentisse il bisogno. Il suo scopo era quello di riutilizzare il ciarpame e la roba vecchia che non si usa più, farne una accozzaglia credibile e dichiararla un’opera d’arte unica al mondo.
Gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali, come il [[collage]], la [[fotografia]], il [[cinema]], la [[raccolta differenziata]], il [[punto croce]], il [[DAS]]. La grande intuizione della Pop Art è stata proprio questa: l’aver capito che puoi essere un artista anche se metti 10 barattoli di zuppa surgelata uno vicino all’altro, pur senza saper disegnare neanche un omino col cane. Fa' una cazzata, credici fortemente e tutti ti diranno che sei un genio, questa era l’essenza della Pop Art.
[[ImmagineFile:Bambini-disegni.jpg|left|250px|thumb|Una mostra Metacolpevolista. Notate l’incapacità degli artisti. Ma il bello è che non è colpa loro, è colpa tua.]]
Il primo artista della Pop Art fu Jonathan Golgazzo, che faceva l’uomo di fatica in una casa di riposo. Golgazzo scaricava i barili pieni d’immondizia e una sera scoprì che mettendo insieme un tubetto di dentifricio, un cornicione di pizza e un limone spremuto si poteva creare una faccia. Allora fece vedere la sua opera al direttore dell’istituto che lo licenziò su due piedi, anzi peggio su un piede solo.
Ma Golgazzo non si diede per vinto ed aprì nel 1956 la sua prima mostra il cui dipinto più celebre è la famosa ''Faccia di Golgazzo'', un’opera a metà strada tra il [[Surrealismo]] e l’[[Impressionismo]], nel senso che faceva davvero impressione.
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*'''La corrente Impressionista:''' che supera il nichilismo afono e si prefigge lo scopo di impressionare lo spettatore. Le sue opere più rappresentative sono ''[[Alì Babà]] inculato dai 40 ladroni'' e ''[[Merda]] di cane su suola di scarpa''.
[[ImmagineFile:Scontrino di un bar, 1968.jpg|thumb|''Scontrino di un bar'' (1968), tipica opera fancazzista.]]
*'''La corrente Post-impressionista''', che supera l’impressionismo e crea il '''Vomitismo''', che più che un movimento artistico è un movimento intestinale. Qui l’artista si prefigge il chiaro scopo di far vomitare lo spettatore, perché odia la sua opera e per questo l’artista allontana, ripudia, rigetta. E rigetta anche lo spettatore. Le opere del Vomitismo ebbero vita breve perché le mostre si riempivano rapidamente del vomito dei visitatori e divenivano impraticabili dopo poche ore. Il loro motto è: vomita dove ti pare, ma non sulla mia opera.
 
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*'''Il Metacolpevolismo:''' in cui l’artista, superato il [[dogmatismo]], il [[pragmatismo]] e l’[[ellenismo]], dichiara apertamente di non saper disegnare e che la colpa è anche tua. Il loro motto è: le mie opere sono una ciofeca, fanno cagare? Colpa tua che non mi hai trovato un lavoro migliore, adesso te le becchi tutte e zitto.
 
[[ImmagineFile:uomo incatenato.jpg|left|250px280px|thumb|Una tipica opera di Micheal Placenta, esponente del Tengofamiglismo. Speriamo che il soggetto sia stato liberato almeno per la pausa pranzo.]]
*'''Il Minimalismo''' e la sua sottocorrente più estrema, '''il Fancazzismo:''' in cui l’opera dell’artista è ridotta all’osso perché l’artista è pure bravo ma non ha alcuna voglia di dimostrartelo. L’artista fancazzista esprime un disagio, una frustrazione anzi peggio sta pieno di complessi e lo comunica allo spettatore facendo opere senza alcun impegno o addirittura lasciando la creazione a metà con i pennarelli vicino, invitando così lo spettatore a finire il quadro al posto suo. Il loro motto è: mi rompo il [[cazzo]], fallo tu.
 
[[Immagine:uomo incatenato.jpg|left|250px|thumb|Una tipica opera di Micheal Placenta, esponente del Tengofamiglismo. Speriamo che il soggetto sia stato liberato almeno per la pausa pranzo.]]
*'''L’Iperrealismo cronico''' ovvero il '''Tengofamiglismo:''' in cui l’arte oltrepassa il [[Nepotismo]] languido e il [[Nonnismo]] purulento per arrivare ad opere tremendamente realistiche, forse troppo. Qui l’artista immortala scene di vita quotidiana e non si accontenta più dei manichini, prendendo poveri disgraziati senza lavoro con la promessa di facili guadagni, costretti a stare fermi e immobili fino alla fine della mostra. La prima opera di questo genere venne presentata alla Biennale di [[Venezia]] del 1972 e si chiamava ''Aiuto, devo andare al cesso!''
 
== Le sue ultime frontiere e la sua fine ingloriosa ==
Durante gli anni '60 la Pop Art chiarisce definitivamente i propri obiettivi: la sfrontata mercificazione dell’[[uomo]] moderno, l’ossessivo martellamento pubblicitario, il sistema di [[vita]] consumistico, i [[testimoni di Geova]] che rompono le palle quando stai a casa, il telefono che squilla sempre quando sei in bagno, l’incapacità di trovare un [[idraulico]] quando serve, sono i fenomeni dai quali gli artisti Pop attingono le loro motivazioni. In altre parole, la Pop Art attinge i propri soggetti dal quotidiano e fonda la propria comprensibilità sul fatto che questi problemi (specialmente quello dell’[[idraulico]]) sono a tutti noti e riconoscibili. Alcuni stili di rappresentazione hanno ad esempio fatto scuola:
[[Immagine:Orange Malgioglio.jpg|thumb|[[Andy Warhol]] - ''Orange [[Malgioglio]]'']]
[[Immagine:Zuppa Knorr's.jpg|thumb|[[Andy Warhol]] - ''Zuppa [[Dado Knorr|Knorr]]'']]
[[Immagine:Orange Vallespluga.jpg|thumb|Ancora [[Andy Warhol]] - ''Orange Vallespluga''. Adesso hai rotto il cazzo, Andy!]]
 
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[[ImmagineFile:Orange Malgioglio.jpg|thumb|[[Andy Warhol]] - ''Orange [[Malgioglio]]'']]
[[ImmagineFile:Zuppa Knorr's.jpg|thumb|[[Andy Warhol]] - ''Zuppa [[Dado Knorr|Knorr]]'']]
[[ImmagineFile:Orange Vallespluga.jpg|thumb|Ancora [[Andy Warhol]] - ''Orange Vallespluga''. Adesso hai rotto il cazzo, Andy!]].
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Come è stato detto, dopo tanta provocazione la Pop Art non sapeva che altro fare per stupire e generare novità.
*'''[[Andy Warhol]]''', che fotografò [[10]] barattoli di zuppa Campbell perché per sbaglio gli era partita una [[foto]] mentre metteva il nuovo rullino nella macchina fotografica. Quando si dice il [[culo]]!
La sua definitiva caduta venne sancita dall’invenzione dell’inceneritore e di altri metodi per lo smaltimento dei rifiuti, sicché scatolame, lattine e cartoni della pizza cominciarono a scarseggiare.
 
Rimangono tuttavia i coraggiosi e infruttuosi tentativi di emulazione da parte di [[Giovanni Muciaccia|Fra Giovanni Muciaccia]] nel suo [[Art attack]] e il ricordo per una corrente artistica che, tra le tante minchiate proposte, ha avuto comunque il [[coraggio]] di sperimentare. Sulla pelle dello spettatore.
 
== Gli artisti ==
 
=== [[Andy Warhol]] ===
*'''[[Andy Warhol]]''', che fotografòFotografò [[10]] barattoli di zuppa Campbell perché per sbaglio gli era partita una [[foto]] mentre metteva il nuovo rullino nella macchina fotografica. Quando si dice il [[culo]]!
Stupito dall’inaspettato successo della foto, Warhol pensò quello che pensano molti artisti emergenti stronzi che vincono [[Sanremo]]: l’anno prossimo faccio la stessa identica canzone, cambio solo il titolo e vinco un’altra volta.
Questo effetto è noto anche con il nome di ''effetto "Natale a"'', ed è il fenomeno che accade a [[Neri Parenti]] con i [[Vacanze di Natale|film di Natale]]: l’annol’[[anno]] prossimo faccio lo stesso identico film, cambio solo la parte finale del titolo così sbanco i botteghini un’altra volta.
 
Fu così che negli anni seguenti [[Andy Warhol]] propose:
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*la zuppa di lenticchie
*la polenta Valsugana
 
*la polenta Poveloce
E infine mise 10 galletti Vallespluga in fila e intitolò l’opera ''Orange Vallespluga''.
E così via con tanti altri soggetti, personaggi dello spettacolo, politici. Quando arrivò a creare ''l’Orange Malgioglio'' l’artista aveva rotto un po’ il cazzo e così avendo raschiato il fondo del barile si ritirò.
 
=== [[Roy Lichtenstein]] ===
*'''Thomas Scolo''', l’inventore del [[Meteorismo]], l’arte di accendere le proprie scorregge per impressionare la tela. Lui le zuppe non le fotografava ma le mangiava in gran quantità per avere sempre colore disponibile per la sua personalissima “tavolozza”. Tra le sue opere ricordiamo: ''Broccoli e Spinaci- 4 porzioni'', ''Fagioli con le Cotiche e tanta [[Coca Cola]]'' e ''Scorreggia d’artista'', inscatolata come la più famosa Merda del celebre [[Piero Manzoni]]. L’artista vive un disagio interiore (molto interiore), che parte dal basso e si sublima in un gesto simbolico (la flatulenza) sottoposta al passaggio catartico del fuoco. Ecco il messaggio recondito dello Scolo, le cui opere non saranno di grande impatto visivo, ma d’impatto olfattivo sicuramente. A suo modo un genio.
[[ImmagineFile:Opera Roy lichtenstein2.gif|200px220px|thumb|Un'opera di [[Roy Lichtenstein]].]]
Uno abbastanza normale finché non è andato [[Seconda guerra mondiale|in guerra]]. Durante un bombardamento [[Nazismo|nazista]] particolarmente da [[cagarsi addosso]] giura solennemente a [[Dio]] che se l'avesse fatto sopravvivere avrebbe passato il resto della vita a dipingere [[santino|santini]] di [[San Firmino]]. Ritornato sano e salvo in patria ovviamente dimentica tutto e, senza alcun motivo logico, comincia a fare gigantografie di fumetti con i punticioni colorati belli grossi. Fa una valanga di soldi facili, con grande disappunto di San Firmino, che sui santini d'autore ci contava proprio.
 
Tutt'oggi i critici sono concordi nel dire che Lichtenstein era portatore di una "idea di una realtà mediata dalla mole di immagini che nella realtà contemporanea vengono stampate e trasmesse", che è un modo forbito per dargli del fottuto rottinculo che vende stampe di opere altrui, che a pensarci prima c'era da fare una valanga di soldi facili.
*'''Edward Supruso''', l’italoamericano esponente dell’''[[Oltraggismo avverso]]'', l’ultima e definitiva frontiera della Pop art, la corrente che determinerà la vera fine del movimento. L’''[[Oltraggismo avverso]]'' si prefigge l’obiettivo di far incazzare lo spettatore, di determinarne una reazione. ''“L’arte non è arte se il pubblico non reagisce”'' furono le ultime parole di Supruso prima di essere pestato selvaggiamente alla sua ultima mostra dal titolo ''“Mi sono fatto le vostre mamme”'', del 1984.
 
=== Thomas Scolo ===
[[ImmagineFile:Thomas Scolo.jpg|left|thumb|260px|Due spettatori davanti ad un’opera di Thomas Scolo.]]
*'''Thomas Scolo''', l’inventoreInventore del [[Meteorismo]], l’arte di accendere le proprie scorreggescoregge per impressionare la tela. Lui le zuppe non le fotografava ma le mangiava in gran quantità per avere sempre colore disponibile per la sua personalissima “tavolozza”. Tra le sue opere ricordiamo: ''Broccoli e Spinaci- 4 porzioni'', ''Fagioli con le Cotiche e tanta [[Coca Cola]]'' e ''ScorreggiaScoreggia d’artista'', inscatolata come la più famosa Merda del celebre [[Piero Manzoni]]. L’artista vive un disagio interiore (molto interiore), che parte dal basso e si sublima in un gesto simbolico (la flatulenza) sottoposta al passaggio catartico del fuoco. Ecco il messaggio recondito dello Scolo, le cui opere non saranno di grande impatto visivo, ma d’impatto olfattivo sicuramente. A suo modo un genio.
 
=== Edward Supruso ===
*'''Edward Supruso''', l’italoamericanoItaloamericano esponente dell’''[[Oltraggismo avverso]]'', l’ultima e definitiva frontiera della Pop art, la corrente che determinerà la vera fine del movimento. L’''[[Oltraggismo avverso]]'' si prefigge l’obiettivo di far incazzare lo spettatore, di determinarne una reazione. ''“L’arte non è arte se il pubblico non reagisce”'' furono le ultime parole di Supruso prima di essere pestato selvaggiamente alla sua ultima mostra dal titolo ''“Mi sono fatto le vostre mamme”'', del 1984.
Tra le sue opere ricordiamo:
''“Che [[cazzo]] guardi?”'' (1980) e ''“[[Scemo chi legge|Stronzo chi legge]]”'' (1981).
 
Come è stato detto, dopo tanta provocazione la Pop Art non sapeva che altro fare per stupire e generare novità.
La sua definitiva caduta venne sancita dall’invenzione dell’inceneritore e di altri metodi per lo smaltimento dei rifiuti, sicché scatolame, lattine e cartoni della pizza cominciarono a scarseggiare.
[[Immagine:Thomas Scolo.jpg|left|thumb|Due spettatori davanti ad un’opera di Thomas Scolo.]]
[[Immagine:Opera Roy lichtenstein2.gif|200px|thumb|Un'opera di [[Roy Lichtenstein]].]]
Rimangono tuttavia i coraggiosi e infruttuosi tentativi di emulazione da parte di [[Giovanni Muciaccia|Fra Giovanni Muciaccia]] nel suo [[Art attack]] e il ricordo per una corrente artistica che, tra le tante minchiate proposte, ha avuto comunque il coraggio di sperimentare. Sulla pelle dello spettatore.
 
== Voci correlate ==
*[[Andy Warhol]]
*[[Arte moderna]]
*[[Leonardo da Vinci]]
*[[Pop up]]
 
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