Petano: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Petanoformula.JPG|thumb|300px|La formula di struttura del petano.|right]]
Il '''petano''' è un [[chimica|idrocarburo]] ramificato culifatico appartenente alla famiglia degli alcani di formula bruta C<sub>48</sub>H<sub>98</sub>. Si produce naturalmente attraverso la fermentazione di sostanze organiche che vengono trasformate nell' apparato digerente umano, come i fagioli borlotti con la cotica di maiale, crauti, cavolfiore, [[caponata]], peperoni, hamburger, birra e salsicce, ecc. Viene emesso spontaneamente e senza preavviso dallo sfintere anale anche in grosse quantità.
 
 
== Proprietà chimico-fisiche ==
[[ImmagineFile:No-petano.jpg|right|thumb|150px|Divieto di emissione di petano. Le regole esistono per essere rispettate, ricordatelo.]]
Malgrado l'alto peso molecolare (circa 682 dalton) il petano, a temperatura e pressione normali, è un gas altamente volatile. È chimicamente inerte, sebbene una sola molecola sia capace di stimolare contemporaneamente un gran numero di chemiocettori olfattivi (con un coefficiente di 6,9 · 10<sup>4</sup>). Il petano presenta un punto di infiammabilità T<sub>I</sub> molto basso (compreso fra 0°C e 25°C), che ne rende particolarmente pericolosa la manipolazione in presenza di qualunque tipo di agitazione termica, sia pure minima. Sono stati osservati numerosi casi di innesco sponteneo di miscele aria-petano (esplosive se in rapporto a/p superiore a 10<sup>30</sup>/1), circa [[quintordici]] ppb).
 
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