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[[File:Infarto.jpg|right|thumb|200px|"E con questa somma dovrai arrivare alla fine del mese!"]]
La '''pensione''', dal latino ''penis'', "pene", e ''sionis'', "atto di ricevere qualcosa nell'orifizio anale", è un contributo versato dallo Stato a cadenze regolari (ovvero ogni allineamento di [[Marte]] con [[Nettuno]]). I beneficiari sono inutili vecchiacci (in particolare i dipendenti pubblici meridionali, che possono raggiungere la veneranda età di ventisette anni), persone colte da gravissime patologie [[Lamberto Dini|che ne deformano le fattezze, rendendoli simili a Pokémon]] e [[Comunisti]].
L'età pensionabile è stata recentemente portata da 65 anni a "quando morirà [[Pippo Baudo]]".
I [[Precariato|precari]] non riceveranno la pensione, bensì trattamenti alternativi. Il tipico precario, un laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica e Otorinolaringoiatria, impiegato in un centralino, può ricevere al termine del suo rapporto di lavoro dai 5 ai 10 buoni pasto.
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