Pene d'ebano: differenze tra le versioni

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Terribili prove attendevano i membri della compagnia nell'oscura caverna.
 
[[File:mandingo.jpg|right|thumb|Il sacro pene d'ebano dove si trova attualmente]]
 
{{quote| Proseguendo nel loro cammino i nostri eroi si imbatterono in una nube di tarzanelli mortali, che li aggredirono lanciandosi sulle loro minuscole liane. Solo la proverbiale aerofagia del vanitoso gigante riuscì a spazzar via la minaccia, ma subito se ne presentò un'altra, più subdola ma altrettanto pericolosa. Addormentato su di un trono sedeva russando un petofono gigante, il quale, se svegliato, avrebbe fatto dei tre un sol boccone. I tre, in punta di piedi e con in mano i loro fetidi calzari, riuscirono a passare indenni e si ritrovarono finalmene nell'ultima sala: la sala del pene d'ebano. L'eburno manganello riluceva sopra un altare di alabastro, tempestato di gomma pane. I tre tornarono al castello di Lady Marian lieti e giocosi, percuotendosi tra loro con il nero pistolone. La donzella, rossa in volto, li ringraziò con un timido peto. ''"Grazie"'' disse avvitando l'oscuro bastone sul corpo del nano Gurth, che si trasformò nel principe Foffo, nobiluomo imprigionato da un incantesimo: ''"Ora potremo finalmente unire il mio pene d'ebano con la vagina d'avorio di Lady Marian. Grazie, piccoli amici dell'amore"'' disse Foffo, e gli donò dieci luigi d'oro. I tre, felici e ormai amici per la pelle, decisero di tornare ai loro villaggi oltre la foresta di Baalaal, festeggiando e facendo tra di loro l'allegro trenino dell'amore.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo millemillesimo}}
 
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