Pene d'ebano: differenze tra le versioni

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Il '''pene d'ebano''' è una creatura leggendaria che si trova in molti racconti dell'[[Africa]] occidentale.
 
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{{quote|Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato, quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati nelle segrete. Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano, quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi. Era il nano Gurth, che sbuffando dalle enormi froghe li liberò: per sdebitarsi, i due gli regalarono un tozzo di pane ed un piccolo crogiuolo. ''"Potrai forgiarci ciò che vuoi"'', gli dissero. Una festosa salva di peti salutò la loro partenza ... ''"Ma dove andrete ?"'', domandò Gurth. ''"Andremo alla ricerca del pene d'ebano"''.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo secondo}}
 
[[immagine:watusso.jpg|right|thumb|Il watusso Ganassa]]
 
Giorgio e Piero vennero aiutati nella loro spedizione da un gigante watusso incontrato per caso.
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I due annuirono e si incamminarono verso il bosco, dandosi tra loro dei piccoli ma simpatici calcetti nelle terga, lieti di aver trovato un nuovo amico.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo decimosesto}}
 
[[immagine:giorgio_e_piero_3.jpg|right|thumb|George Peterson all'occorenzaoccorrenza sapeva come smerciare il suo corpo]]
 
La compagnia si avventurò nelle profondità della foresta del Congo, sfidando perigli e trappole. Avendo terminato i soldi, Giorgio fu costretto da Piero a [[Prostituzione|prostituirsi]] nei villaggi che incontravano: una volta raccolta una somma sufficiente ripresero le loro ricerche.
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