Partito Metallico Italiano: differenze tra le versioni

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Il '''Partito Metallico Italiano''' (per gli amici ''PMI'') è un'organizzazione [[politica]] volta a sostenere e rappresentare il [[metal]] e i suoi cultori all'interno del [[Parlamento Italiano]]. Molti gruppi anche solo di derivanza metallica hanno aderito a questo progetto politico. Molto spesso nemmeno sapendolo
 
[[Immagine:Dondlo.jpg|right|thumb|200px|Uno dei primi iscritti al Movimento (si noti la capigliatura, come da regolamento)]]
 
==Storia Vecchia==
La formazione del partito si perde nella notte dei tempi. Fin da quando i [[cristiamesimo|cristiani]] fondarono il metal suonandolo nelle loro [[cripta|cripte]], esisteva il Sindacato dei Metallari che aveva premura di salvaguardare i diritti dei musicisti che esercitavano la propria arte suonatoria in questo [[genere]]. Per moltissimo tempo la situazione politica, all'interno del Sindacato, rimase immobile; la dirigenza de [[Il Profeta]], cantante anch'esso nella band [[disco]] [[country]] "[[Gli Atroci]]" era dispotica e totalizzante. Il potere veniva accentrato nelle mani dell'eccentrico [[leader]] e tutti i metallari del mondo iscritti alla sua organizzazione (ed erano tanti, davvero!) dovevano tributargli un sacchetto di pezzi d'oro (andavano bene anche i denti, purché fossero interamente costituiti d'oro e non solo placcati) e un disco originale dei [[Modena City Grinders]] ogni anno. Questa situazione però non durò in eterno e quando, molto più avanti nel tempo (qualche centinaio di anni) venne fondato il Parlamento Italiano, ci fu una ribellione spontanea dei metallari italiani che detronizzarono Il Profeta e decostruirono il Sindacato dei Metallari, per costruire dalle ceneri di quest'ultimo il Partito Metallico Italiano.
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