Papa Telesforo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:stemma papale con antenna.jpg|left|thumb|320px280px|Lo stemma del suo papato a 430 MHz. Il suo codice da [[radioamatore]] era ''[[Salume|Soppressata Acida]]''.]]
Secondo fonti attendibili, quanto un [[exit poll]] di [[Rete 4]], sarebbe nato a Terranuova di [[Calabria]], all'epoca facente parte della diocesi dell'agro Thurino, un luogo così ostile all'insediamento umano che alla [[Santa messa|Messa]] partecipavano di solito più [[Geco|gechi]] che persone. Prima di giungere a Roma avrebbe vissuto da [[Anacoreta]], ma non pagava l'affitto della camera e quest'ultimo lo cacciò in malo modo. Per un lungo periodo svolse il suo servizio pastorale in [[Palestina]] ed [[Egitto]], fu uno dei promotori dell'occupazione della [[piramide di Cheope]] assieme al comitato "La casbah è un diritto per tutti", da lui stesso fondato. Lo sgombero avvenne non senza incidenti. Nel disperato tentativo di resistere tre famiglie si persero nel dedalo della piramide, furono spacciate nel [[1883]] come [[La mummia|mummie]] della corte di ''Sfrattatis III'' e vendute al museo di [[Londra]]. Durante la sua permanenza nelle prigioni de Il Cairo, Telesforo realizzò l'importanza della comunicazione di massa nel diffondere una [[religione]], ciò avveniva puntualmente ogni giorno alle 5.00, orario in cui un [[Figlio di puttana|figlio incerto di Allah]] saliva sul minareto di Qalʿat Ṣalāḥ al-Dīn, sulla collina del Muqaṭṭam, e inziava a strillare come se gli stessero polverizzando i menischi con un [[pestacarne]]. Il risultato era comunque eccezionale, una festosa moltitudine di fedeli si incamminava in direzione della moschea, alcuni senza forcone.<br /> In seguito, tornato libero, si trasferì in [[Israele|Alta Galilea]] e fu tra gli eremiti del Monte Carmelo. Per questo motivo, i Carmelitani lo annoverano tra i loro santi e hanno dato il suo nome ad un tipo di
sandali con due buchi, i Telisforo<ref>conosciuti oggi come "occhialoni"</ref>. Durante questo periodo apprese il valore della [[preghiera]] solitaria, della [[Autolesionismo|mortificazione della carne]], dell'essiccamento del [[baccalà]], e di come si prepara un [[nocino]] veramente squisito.
[[File:Papa Telesforo martirio.jpg|right|thumb|320px280px|Telesforo subì il martirio per aver inventato [[Radio Maria]].]]
=== Il pontificato ===
Il suo papato iniziò durante il regno di [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]], continuò attraverso quello di [[Ronaldinho]], e terminò col regno di [[Cesare Tito Elio Adriano Antonino Augusto Pio|Antonino Pio]], primo monarca ad avere come successore un [[Pulcino Pio|Pulcino]] al posto di un [[Delfino]].<br /> Appena arrivato a Roma, Telesforo capì subito che avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e dare una scossa all'ambiente. Le [[Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano|persecuzioni]] di [[Nerone]] avevano lasciato il segno, la generazione di cristiani precedente ancora [[Caccia al cristiano|puzzava di pollo bruciato]], quindi c'era una certa titubanza ad avvicinarsi al culto. Memore di quanto appreso durante la prigionia egiziana, ideò un sistema di diffusione del verbo basato su alcuni [[Megafono|grossi coni cavi]], installati sui sette colli romani, gettando le basi per la futura Radio Maria. Nella sua enciclica ''Fides et Radio'' fissò il palinsesto delle {{s|trasmiss}} preghiere.
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