Panacea: differenze tra le versioni

m
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{incostruzione}}
{{CitCit2|Io la uso al posto della pasta Fissan|Gaio Plinio Secondo su Panacea }}
{{CitCit2|Quindi ora aggiungiamo in forno a 180°?|[[Antonella Clerici]] su Panacea }}
'''Panacea''' (in greco Πανάκεια, in sloveno Irina) è una figura della mitologia [[Greci|greca]], arrivata fino ai nostri giorni grazie a continui interventi di chirurgia estetica.
Compagna di banco di [[Raffaella Carrà]] si distingue subito dai suoi compagni di classe in quanto rappresenta la personificazione della guarigione universale, mentre tutti gli altri poveretti avrebbero potuto al massimo combattere qualche guerra punica o condurre [[Ok il prezzo è giusto]].
Figlia di [[Asclepio]] aveva altri cinque fratelli, Asclepio infatti era noto per essere il [[dio]] della [[Medicina (scienza)]] che aveva inventato prima una cura alla disfunzione erettile e solo in un secondo momento un metodo contraccettivo.
 
==Panacea nella storia==
Seguire i percorsi storici che ci riportano a Panacea non è semplice, possiamo ritrovare testimonianze della sua esistenza ancora all'epoca dei romani. Qui svolgeva l'attività di massaggiatrice per ricchi patrizi, riuscendo anche a trovare una raccomandazione per presentare i “Ludi Romani” del 138 D.C..
 
L'ultima testimonianza scritta della sua vita la ritroviamo però datata nel [[141]] [[D.C.]] In quanto poi trasferì la sua residenza nel [[Montecarlo|piano immaginario dell'esistenza]] per non dover pagare 6000 sesterzi di multa per aver evaso le tasse..
 
Da qui in poi in molti hanno tentato di rintracciare Panacea per poter curare i mali che affliggevano la propria epoca. Alcuni si facevano chiamare alchimisti, i quali però persero presto interesse per cercare pietre che trasformavano i metalli in oro, altri erano medici che per combattere la peste prescrivevano un bel salasso, alcuni erano agenti delle tasse che non si erano ancora dati per vinti e altri ancora erano i giapponesi che volevano farne una versione robot.
Riga 17:
Dopo molti secoli di silenzio, durante i quali l'umanità aveva partorito modesti movimenti culturali quali ad esempio [[Illuminismo]] o il [[Risorgimento]], Panacea ritornò in tutto il suo splendore in quei posti dove poteva essere apprezzata al meglio.
Si trasferì infatti, agli inizi del [[1900|'900]], nel selvaggio [[West]] Americano[[americano]], patria di [[Coglione|grandi filosofi e pensatori]]. Qui riusciva a vendere i suoi unguenti miracolosi alla scaltra gente del posto, promettendo un grande sviluppo delle facoltà intellettive, guarigione dalle ferite minori, agevole ripresa dai grandi sforzi e uno sviluppo maggiore di fiamma durante le gare di "accensione della [[Scoreggia|scoreggia]]".
 
Ovviamente i grandi ricavati da questo commercio non erano da attribuirsi solo alla validità del prodotto, ma anche dalla grande abilità comunicativa di Panacea, laureata con master in Management Multimediale , la quale aveva inventato il sistema di vendita "mostra il prodotto ma anche le [[Tette|poppe]]". Grazie a questi grandi introiti nel [[1918]] mise in piedi la sua prima acciaieria a [[Detroit]], svolgendo anche ruoli filantropici, offrendo lavoro ai piccoli orfani del posto.
 
Oggi, grazie all'incessante crescita culturale che sta vivendo il nostro paese, la sua grande azienda è riuscita a sdoganarsi dalle infondate paure dell'uomo medio italico e i suoi prodotti possono essere acquistati in tutti i negozi [[MediaShopping]].