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Affidato alle cure del chimico Ernio Fosfato, il lavoro venne svolto nel massimo della segretezza e fu classificato con il nome in codice di ''Progetto Tresette''. Arroccata sulle pendici di Coriaceo sul Fugone, questa fortezza, vera e propria opera di ingegneria pionieristica, fu progettata con il preciso scopo di impedire agli anziani l'accesso al mondo esterno, torturandoli nel mentre. <br />
"''Se proprio devono ostinarsi a voler vivere''" - dice Ernio Fosfato, in una rara cronaca dell'epoca - "''tanto vale che ci allietino soffrendo, no?''" <br />
'''Il Malfugone''': questo il tenero appellativo con cui gli addetti ai lavori battezzarono il neonato colosso di marmo e feci. Esso divenne ben presto meta di pellegrinaggio per tutti i [[emo|giovani depressi]] che cercavano nel disprezzo agli anziani un'efficace forma di terapia. Era infatti costume fra gli adolescenti dell'antichità recarsi sui bastioni del Malfugone per lanciare carogne di animali morti ai residenti, che venivano trascinati per il membro lungo tutto il cortile da un manipolo di [[Village_People|boia ermafroditi]].
 
[[Immagine:Uomo_con_turbante.jpg|thumb|right|140px|Pasquo Efferati, magnate dell'''edilospizia'', osserva soddisfatto il decesso di un anziano]]
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* Una ''sala hobby'' fornita di mangani d'acciaio, mazzafionde e trabucchi. I proiettili per questi ultimi non sono mai stati ritrovati: possiamo perciò dedurne che gli anziani venissero usati come [[truzzo|munizioni umane]] a difesa del castello durante gli assedi, nell'epoca buia delle invasioni giargianne;
* L'assenza di una ''sala ristoro'' ci lascia intendere come i vecchi dell'antichità non sentissero il bisogno di nutrirsi.
 
 
== Evoluzione storica ==
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