Odissea: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 13:
 
L''''Odissea''' è un [[poema]] epico che narra le avventure del bello e gagliardo [[Ulisse]], noto consulente vacanziero vissuto nel XI sec. [[a.C.]], famoso per la sua fissazione per cavalli di legno giganti e per la sua incapacità nell'orientarsi. Quest'ultima caratteristica gli costò un viaggio di qualche mese per un tragitto facilmente percorribile in [[autostrada]] in meno di ottanta minuti.
 
== Trama ==
[[File:Casa_Maestro_Muten.jpg|left|thumb|250px|L'isola di Ogigia. Non c'è da stupirsi che il pacchetto vacanze abbia un costo così basso.]]
{{Cit2|Ma unn'è nemmen'un rotholo!|Omero difende la propria opera dalle accuse di eccessiva lunghezza}}
 
La [[guerra di Troia]] è ormai conclusa da dieci anni a causa dell'immane stupidità del popolo troiano. La [[moglie]] di Ulisse, [[Penelope]], e il figlio, [[Telemaco]], conducono una vita tranquilla sull'[[isola]] di [[Itaca]]. La moglie lava e stira tutto il [[giorno]] sospirando e attendendo il ritorno dell'amato, con qualche pausetta il pomeriggio per godersi una manciata di [[Telenovela|telenovelas]] quali ''L'isola degli dei'' e ''Tutti matti per Achille''.
 
Il figlio, dal canto suo, è libero di uscire con la [[fidanzata]] e di partecipare a sconsumati festini da camera con più ospiti, senza contare il fatto che può riempirsi di [[hamburger]] del [[McDonald's]] nella camera del padre godendosi le partite dell'[[Olympiakos]].
 
Ulisse intanto si gode una meritata vacanza sull'isoletta di Ogigia, dove trascorre buona parte della giornata ad abbronzarsi sorseggiando delicati drink ai [[Frutta|frutti tropicali]], per poi trascorrere feroci serate di [[sesso]] con l'[[amante]] Calipso, da poco conosciuta.
 
Intanto, in questo clima di assoluta tranquillità, gli [[Dei]] meditano sul da farsi per accrescere il proprio divertimento, notevolmente diminuito dopo che gli [[umani]] hanno smesso di ammazzarsi a vicenda davanti alle mura di [[Troia]] per un furto di motorino ai danni del re [[Agamennone]].
 
'''[[Zeus]]:''' ''«[[Poseidone]], dobbiamo trovare qualcosa da fare per divertirci. Comincio ad annoiarmi»''
 
'''Poseidone:''' ''«Ti sei già stancato di rovinare la vita ad [[Enea]]?»''
 
'''Zeus:''' ''«Quell'uomo ha troppe risorse. È più irritante di [[Achille]]»''
 
'''Poseidone:''' ''«Ma lui è morto»''
 
'''Zeus:''' ''«Ah già (ride). Com'è successo, a proposito?»''
 
'''Poseidone:''' ''«Gli hai perforato un tallone»''
 
'''Zeus:''' ''«Giusto, giusto! (ride). Bella scena! Hai visto lo sguardo di Briseide? LOL»''
 
'''Poseidone:''' ''«Ah! Ah! Ah! Memorabile! Comunque, rompiamo un po' le palle a Ulisse?»''
 
'''Zeus:''' ''«Non ti sei ancora stancato? Bah, contento tu... io vado a mettere incinta qualche vergine, ci vediamo dopo»''
 
'''Poseidone:''' ''«Ti aspetto per cena»''
[[File:Delfino_Ulisse.jpg|right|thumb|350px|Ulisse: ''delfino curioso!'']]
 
 
Fu così che mentre Zeus si concedeva alle più belle fanciulle della [[Magna Grecia]], Poseidone incaricò il [[postino]] [[Ermes]] di consegnare un messaggio a [[Ulisse]].
 
 
Giunto su quello scoglio che era Ogigio, Ermes chiamò a gran voce l'uomo:
{{quote|Ulisse! Gli dei vogliono che tu torni ad Itaca.}}
''«E non potevano farmi uno squillo?»'' rispose lui
{{quote|Ulisse, non dire cazzate e parti immediatamente!}}
{{quote|Ma scherzi? Qui ho tutto quello che voglio. Una bella casa, tranquillità e una bellissima donna. Che dovrei volere di più?|Ulisse}}
 
Poco dopo Poseidone folgorò la casa e trasformò Calipso in un uomo grasso e barbuto. Ulisse afferrò di corsa due [[tartaruga|tartarughe]] e se le legò alla pancia, pronto a partire alla volta di nuove avventure.
 
== L'arrivo a Scheria ==
Utente anonimo