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Nonciclopedia è fatta da persone inutili e dannose al mondo che meriterebbero di non esistere
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<abc>Sul giornale in prima pagina: <ins><nowiki>''</nowiki></ins>Il nostro paese è appena entrato in guerra<ins><nowiki>''</nowiki></ins>, <s>TU</s><ins>tu</ins> come <s>reagirai</s><ins>reagiresti</ins>?
== Capitano Schettino ==
hola
== La canzone del Capitano Schettino ==
 
|<ins><nowiki>''</nowiki>"</ins>Non me ne frega<ins> <nowiki>[[niente]]</nowiki></ins> della guerra, ora voglio solo farmi la doccia.<ins>"<nowiki>''</nowiki></ins>
[[File:Schettino.jpg|thumb|right|120px|Capitan Schettino]]
*Porta in alto la mano...
*Segui il tuo capitano...
*Muovi a tempo il bacino...
*Sono il capitan Schettino!!
 
|<ins><nowiki>''</nowiki>"</ins>Mi precipito ad arruolarmi.<ins>"<nowiki>''</nowiki></ins>
*Un passo avanti ondeggiando...
*Un' altro dietro affondando...
*Muovi a tempo il bacino...
*Sono il capitan Schettino!!
 
|<ins><nowiki>''</nowiki>"</ins>Apro un'armeria.<ins>"<nowiki>''</nowiki></ins>
*È notte fonda...
*È come su una barca che affonda...
*Faccio un gran casino...
*E poi scappo con il pattino!!
 
|<ins><nowiki>''</nowiki>"</ins>Creo un fossato intorno alla mia <ins>[[</ins>casa<ins>]]</ins>, mi armo come un terrorista e arruolo un esercito di marines per proteggermi ancora meglio!<ins>"<nowiki>''</nowiki></ins>
*Mi giro attorno guardando...
*Mi accorgo che ho fatto danno...
*Scappo a bordo del pattino...
*Sono il capitan Schettino!!
 
</abc>
*Porta in alto la mano...
*Segui il tuo capitano...
*Muovi a tempo il bacino...
*Sono il capitan Schettino!!
 
'''<big>[[Collegamento ipertestuale]]</big>'''
*Un passo avanti ondeggiado...
*Un' altro indietro affondando...
*Muovi a tempo il bacino...
*Sono il capitan Schettino!!
 
[[Grammatica|Il]] [[collegamento ipertestuale]][[Grammatica|, dai]] [[Milanesi|semi-conoscenti]] [[Grammatica|della]] [[Inglese|lingua anglofona]] [[Grammatica|spesso definito "]][[link]]"[[Grammatica|, è una]] [[funzione]] [[Grammatica|molto]] [[Sonno|comoda]] [[Grammatica|che ti evita di]] [[Bestemmia|bestemmiare]] [[Grammatica|ogni]] [[Tempo|55 millisecondi]] [[Testa|di fronte]] [[Grammatica|ad una]] [[Sito web|pagina web]] [[TU|completamente inutile]].
 
<code>[[Perché|Perchè]] [[Grammatica|le]] [[Parole a caso|parole]] [[Grammatica|sono]] [[blu]][[Grammatica|???]]</code>
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== Borriello Marco - Uomo immagine, playboy, indossatore, calciatore (?) ==
 
Borriello Marco nacquett…nascè …nasciù .. ( quando imparerò i passato remoto dei verbi, andrò a scrivere per la Gazzetta dello Spread ), insomma venne al mondo il 18 giugno 1982 a Napoli, nella clinica Maradona Diego Armando. Appena nato, guardò la avvenente dottoressa che ne aveva curato il parto e gridò ( notare: ho centrato il passato remoto,ì ( nda ) : “ goooool “ levandosi la fasciatura di dosso. Come diretta conseguenza, la ginecologa gli sventolò in faccia un pigiamino giallo, sussurrandogli “ Il prossimo pigiamino sarà rosso “. La madre, una contessa di Lecce, lo guardava con grande amore, suscitando però l’invidia dei due fratelli che sarebbero arrivati dopo, Matri e Pazzini. Deposto nella nursery, il neonato Marco si diede un’occhiata in giro e notò una giovanetta che lo guardava intensamente. Subito Marco lanciò un paio di vagiti verso la biondina dichiarandole il proprio amore. Nonostante la differenza di età la giovane ( aveva un giorno , sei ore e trentotto minuti in più ) diede segno di gradire le attenzioni. La mamma si insospettì per le avances del figliolo e lo portò a casa. Marco reagì duramente al forzato ritiro e cominciò a scalciare tutto quanto gli veniva a tiro. Il padre esclamò “ Sarà sicuramente un grande ortopedico “. Il tempo passava velocemente ed il giovane Marco cresceva. All’età di tre anni si trasferì a Cassano Magnago e fu mandato a frequentare l’asilo del Bunga Bunga a Milanello. Qui gli furono insegnati i primi rudimenti di quella che divenne una delle sue più importanti attività, la frequentazione di top models. A 4 anni già giocava nella squadra degli “ Ovetti “. Dopo una covata di 12 mesi passò tra i “ Pulcini “ . I suoi progressi erano evidenti. Passava le serate a guardare “ Striscia la notizia “ e si annotava le misure delle veline. Intanto , come tutti i ragazzi della sua età, si dedicava alla collezione di figurine, le famose “ Panine “. A 8 anni ebbe la sua prima esperienza …. di calciatore, partecipando alla coppa rionale del salame d’oca. Fu alquanto deluso perché si accorse che non si trattava di una avventura con una ragazza bella, ma frivola ( oca ), ma proprio di una partita di calcio. A nove anni si fidanzò ufficialmente con la sua maestra delle elementari , 48 anni, vedova piacente, con una figlia di 23 anni. Ammaliato dalla bellezza di quest’ultima, dimostrando una grande capacità nei riflessi, da vero rapinatore d’area, ne chiese la mano alla madre, sua fidanzata, ma ne ottenne un netto rifiuto. La cosa fece scalpore e diede vita ad una puntata di “ Chi l’ha visto “ in TV, dove lui non si fece vedere. Offeso dal no della maestra, Marco cambiò scuola elementare e ruppe il fidanzamento. La vedova, inconsolabile, si iscrisse al vicino Inter Club.
Il Milan AC capì che il ragazzo aveva stoffa e decise di ordinare a lui le divise sociali, ma la Adidas si oppose. Marco si arrabbiò anche con la dirigenza del Milan AC e pensò in cuor suo di trasferirsi alla Roma SS non appena avesse avuto l’età. La sua caparbietà e coerenza nelle sue idee, lo forgiarono nel carattere. Decise di non fidanzarsi più con donne troppo più mature di lui, di seguire maggiormente i concorsi di bellezza e di curare particolarmente il suo aspetto. A dodici anni si fece crescere una barba leggermente incolta per crearsi un aspetto bohemienne. A sedici ne aveva già analizzate trentadue pretendenti “ da vicino “, ma si accorse che lui “ poteva avere di più “ . Parallelamente, la sua carriera di calciatore stava crescendo. Partecipò al Festival di Sanremo, dove, sul palco, segnò un paio di rigori a Pippo Baudo. Successivamente partecipò al torneo Telegatto dove si mise in evidenza con trentatrè palleggi di testa. La performance fu notata dagli emissari del Grammy Awards che lo invitarono a Los Angeles per un’esibizione. Il passo verso l’Oscar del cinema fu breve e, nel 2004, si aggiudicò la preziosa statuetta davanti a Tom Cruise. Nella stagione 2006-2007, dopo diverse peregrinazioni, ritornò al Milan AC, ma si capì subito che la sua carriera non poteva continuare in quell’ambiente. Berlusconi si preoccupò per la crisi del suo entourage di stelline e si rivolse a Fede per cercare di porre un freno alla emorragia del suo capitale e procurarsene altre. Mubarak inviò la sua nipote prediletta, ma sappiamo tutti come è finita. Marco aveva monopolizzato tutta quanta la disponibilità. Vi fu un lungo vertice tra i massimi dirigenti della squadra rossonera. Ancelotti insisteva sul confermare Boriello perché gli servivano i suoi gol, Fede premeva per una sua cessione che avrebbe permesso di ricostituire il gruppo delle ragazze. Alla fine la vinse Fede e Ancelotti, deluso, se ne andò a Londra, in un sobborgo, tal Chelsea, mentre il nostro Marco fu messo sul Milano -Ventimiglia e spedito a Genova. La AFG( associazione femmine genoane) indisse il “ Marco Borriello day ”, sfilando per le strade della città ligure in mutande, tanto “ per ridere “ dando vita al quello che divenne poi il famoso annuale “ no pants subway raid “. Gli abbonamenti a metà prezzo ( donne e bambini ) decuplicarono e lo stadio Ferraris divenne il cuore della vita vip ligure. Marco aveva finalmente raggiunto un punto alto della sua carriera, ma non l‘apice. Lui non voleva fermarsi qui, tra un “ belin “ e una Belen. Lui mirava alla gloria del Campidoglio, ad un posto tra gli dei, anzi tra le dee. Fornito di una ricca scorta di gol, si imbarcò quindi verso l’avventura romana, lasciando sul posto un campo di vedove bianche. Ci fu, è vero, un tentativo di portarlo a Torino, ma fallì miseramente nel momento in cui si interessò personalmente la torinese premio Nobel Rita Levi Montalcini. L’offerta di Luisa Enrica era sicuramente più affascinante e piena di misteriosa suspense. Il nostro Marco cedette alle lusinghe della sirena spagnola e ne accettò le avances. Ma come spesso succede nelle favole, la bella Luisa Enrica si trasformò ben presto in una brutta strega. L’incantesimo che questa gli fece lo relegò spesso seduto su una panca o addirittura su una tribuna. Certo, lui aveva di che consolarsi, ma, da saggio e provveduto , sapeva bene che anche per lui sarebbero arrivati gli ottanta anni e la diminuzione della sua capacità amatoria. Ed allora cominciò a guardarsi in giro. I suoi due fratelli, Matri e Pazzini, avevano già un’ottima sistemazione e lui, che all’inizio era il più fortunato, si sentiva molto abbacchiato ( a Roma …). Pensò che sarebbe stato bello a riunirsi con un suo fratello e, come succede sempre nelle favole, arrivò un Conte sul suo cavallo bianco e nero che lo prese in groppa e lo portò nel suo maniero di Torino. E tutti vissero felici e contenti, brindando allo scudetto ed alla nuova miss Italia, che nel frattempo aveva sostituito Alicia, che aveva sostituito Bruna, che aveva sostituito Celeste, che aveva sostituito Dalia, che aveva sostituito Edvige … che … ( le Letterine del nostro alfabeto sono tante …) nel cuore di Marco.
Picciotti, Nerdoni, Rullatori, sloggiatori
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