Non aprite quella porta 3d (film 2013): differenze tra le versioni

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Mentre la nostra eroina è in attesa della triste fine, arriva il tritatutto che, improvvisamente, la riconosce come parente e , mezz'ora dopo aver cercato di ridurla ad una sottiletta Kraft, la libera e prova inutilmente a difenderla dal sindaco e da uno dei suoi bifolchi di fiducia. Evidentemente però diventare buoni nuoce alla salute di un serial killer, perchè in tre minuti il bestione è messo fuori combattimento da due vecchi rottami come il sindaco e il suo socio. A questo punto salta fuori Heather che soccorre il cugino mostruoso ammazzando il bovaro e mettendo faccia di cuoio in condizione di spingere il sindaco in un tritatacarne. Improvvisamente irrompe lo sceriffo che, omertoso e codardo come tutti i neri, evita di aiutare il sindaco lasciandolo morire e poi, per trenta denari, si offre di coprire anche questa storiella. Dalla mattanza è scappato solo il figlio del sindaco che si è allontanato in fretta garantendo cosi un bel sequel.
 
[[File:‎ Leatherface2.jpg‎ |right|thumb|640 × 344 px|{{cit2|Il simpatico e dolce cuginetto. Non è carino?}}]]A questo punto Heater insieme al tritatutto,che nel frattempo è diventato buono come un cagnolino, ritorna alla villa. Qui, invece di approfittare della prima occasione per far saltare tutto con 100 tonnellate di tritolo , per poi bruciare le macerie e spargere il sale sulle rovine, si adatta a convivere con l'assassino di tutti i suoi amici.
La pellicola termina lasciando allo spettatore l'orrenda impressione che ci sarà un seguito.
Utente anonimo