→Elementi generali della specie e sue evoluzioni (si fa per dire): Varie
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Per dimostrarlo, dichiarò che il sangue della scimmia contusa era rosso. Il suo (non essendo visibile) blu. Da cui la stronzata sul sangue blu a cui non ha mai creduto nessuno.
==Elementi generali della specie e sue evoluzioni (si fa per dire)==
Esistevano diversi gradi di nobiltà, grosso modo
Le suddivisioni in diversi gradi, in sostanza, non erano altro che delle baggianate volte a organizzare in capitoli o sezioni quei libroni inutili patinati e stampati male, chiamati Registro Araldico, Annuario della Nobiltà o Libro d'Oro (che non è d'oro altrimenti l’avrei già venduto a un Compro Oro all'angolo). Senza sezioni, quei tomi sarebbero risultati non dissimili dall'elenco telefonico.
Già dai tempi, almeno dal XIII secolo, stando alle analisi autorevoli di Federico Chabod e a quelle che hanno sgamato il marciume degli alberi genealogici privati (quasi sempre truccati, e quindi dubbi) la classe nobile
==Elementi di distinta civiltà della specie==
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*Il [[fancazzismo]];
*Il possesso di uno stemma da
*I figli illegittimi con le contadine della proprietà fondiaria (nel caso di nobile maschio);
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*I figli illegittimi con i contadini della proprietà fondiaria (nel caso di nobile femmina);
*L’attività [[Letteratura|letteraria]], [[Arte|artistica]], [[intellettuale]], [[Critico|critica]] o [[Scienza|scientifica]] (rare, ma ammorbanti), nonché la micidiale cinefilia alla maniera del potentissimo professor [[Guidobaldo Maria Riccardelli]];
*La decadenza oppure il [[matrimonio]] con una/un consorte abbiente onde salvare capre e cavoli (e non è affatto un modo di dire).
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==Estinzione==
Quando non estintasi del tutto per malattie ereditarie o dilapidazione, la classe nobile si chiamò, definitivamente, [[borghesia]]. Nuova classe nobile per eccellenza già prima di [[Stendhal]] (v. Sopra), che nel suo lunghissimo tomo ''Luciano Leuwen'' fa dire al [[banchiere]]:
“Noi, nuova nobiltà conquistata tradendo la rivoluzione!”
Con l’abrogazione della Monarchia più ignorante d’Europa - quella di [[Casa Savoia]](rdi) - a favore della Repubblica, il nobile è sopravvissuto soltanto come sfigato galoppino nel film ''Il vedovo'' di [[Dino Risi]]. Qui infatti il marchese Stucchi viene trattato come una pezza da piedi dal suo capo Alberto Nardi ([[Alberto Sordi]]), industriale degli ascensori malfunzionanti. Vive in una stanzetta a pigione, lavora duramente ed è sempre maltrattato, ma sopra il lettino ha un grosso stemmone che lo consola della sorte di pezzentone.
[[Categoria:Forze del Male]]
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